
Un piccolo libretto, curato da N. Bonaldo, con immagini, preghiere e semplici parole, per ricordare con gioia il giorno della Prima Comunione, il primo incontro con Gesù. Età di lettura: da 9 anni.
Sulla base dell'edizione tipica latina, la nuova edizione contiene l'errata corrige emanata dopo l'uscita dell'edizione ufficiale del catechismo ed e stata ampliata nelle note.
Un libretto curato da N. Bonaldo, con immagini, preghiere e semplici parole, per ricordare con gioia il giorno della Cresima.
I quaranta racconti contenuti nel libro sono uno strumento per aiutare i catechisti e gli educatori a trasmettere in maniera coinvolgente e piacevole i valori evangelici fondamentali. Ogni racconto è preceduto da una citazione che ne sintetizza l'idea centrale, ed è seguito da una serie di domande per il dialogo e proposte di attività.
La cura di fidanzati e giovani sposi sta diventando un impegno sempre più significativo nelle comunità parrocchiali. In genere ci si preoccupa di aiutarli a crescere come coppia, li si affianca nei momenti di difficoltà, si cerca di avviare un discorso che si spera ovviamente di continuare. Al di là degli interventi di sostegno e della preparazione a vivere bene la celebrazione del matrimonio e altri momenti importanti della loro vita familiare, oggi si comincia a dedicare attenzione alla loro crescita spirituale, aiutandoli a vivere quella spiritualità coniugale e familiare che i documenti della chiesa non si stancano di raccomandare. Il testo, adottando il sistema di entrare nelle "case" del vangelo guida le coppie a rileggere "il mistero grande che Cristo accende nella vita coniugale", e "scrutare con delicatezza le tracce che lo Spirito Santo disegna nell'amore di tutti gli sposi". Insieme a un discorso che guida nella comprensione dei temi delle singole unità il volumetto prevede indicazioni specifiche per la riflessione in coppia.
Gli autori, due pedagogisti amati dai lettori, suggeriscono una provocazione sull’amore tra uomo e donna: invitano Marco e Maria, i fidanzati cui si rivolgono, a «uscire dal gruppo», a superare pregiudizi e ipocrisia, e a fondare un’esperienza di coppia che sia davvero ricca di senso e proiettata verso l’avvenire.
Dalla quarta di copertina:
Dice un manifesto di giovani nati e approdati all'esistenza contorta dopo il boom degli anni '70: «La rivoluzione sessuale ci ha lasciato il divorzio, l'Aids, l'herpes, stupri all'ordine del giorno… Al posto dell'esplorazione della sessualità c'è rimasto il caos sessuale. Facciamo ancora sesso, ma non ci innamoriamo più… Siamo meno prevenuti e meno sessisti di ogni generazione precedente, eppure i sondaggi dimostrano, stranamente, che siamo facilmente soggetti al bigottismo… La nostra attenzione è rivolta più al futuro che al passato – siamo stanche di tutto questo schifo di nostalgia 'retrò'» (cfr. S. Mizrach, Manifesto X, Ed. Theoria).
In questo panorama di giovani in ricerca di motivazioni vere per scrivere in maniera originale l'esperienza 'mitica' dell'amore si colloca questa lettera dei coniugi Zattoni-Gillini. Essi, nel pieno della loro intensa esperienza d'amore e della loro conoscenza approfondita del disegno di Dio e della ricchezza umana, affidano ai cuori di giovani disposti a «uscire dal gruppo» o meglio, ad essere «signori del loro castello», una lettera provocatoria, latrice di un progetto non solo umano che rimane sempre sconvolgente da ogni punto di vista: l'amore tra uomo e donna.
Opera di uno psicologo e saggista di fama come Amedeo Cencini, il libro svolge il tema della vocazione delineandola come un’avventura controcorrente, come un itinerario avvincente alla scoperta di se stessi. L’autore si indirizza a un ragazzo-tipo, Marco, ma anche a tutti i presbiteri e i religiosi che - sfiduciati e delusi dalla vita - hanno smesso di chiamare le giovani generazioni.