
La religiosità è una caratteristica imprescindibile dell'abruzzese emigrante. A Riano, nell'esperienza che è stata approfondita in questo libro, assume un'impronta quasi esclusiva. La chiesa è il perno su cui si snoda la vita della comunità abruzzese a Riano. La tradizione ed il folklore sono un attributo della devozione a San Gabriele. Questa condizione raggiunge i limiti di una scelta che si potrebbe definire "settaria" in cui la Frazione Belvedere si autodetermina non riconoscendosi appartenente alla comunità rianese. Da qui, non solamente in termini antropologici ma soprattutto sociali, politici e religiosi, si manifesta la nascita "naturale" del paese nel paese.
Come attrezzare i giovani a camminare nella fede? Come aiutarli a crescere con una spiritualità robusta e intelligente, capace di porsi domande e insieme cercare risposte? Il percorso che don William propone in questo aureo libretto intende raccogliere questa sfida, invitando i giovani lettori a guardarsi dentro senza ricadere nell'intimismo, a guardare al Signore senza inventare un "Dio a modo mio", a guardare in faccia i fratelli senza scuse.
Perché all’improvviso i genitori non riescono più a parlare con i loro figli? Cosa si rompe? Si cerca di conquistare l’autonomia? Di essere più liberi? E i genitori sono pronti a vivere queste novità, accanto ai loro ragazzi? Riescono a cambiare linguaggio? Questo libro prova a rispondere a questi e altri interrogativi, affrontando i temi legati all’adolescenza in maniera chiara e diretta e proponendo numerosi esempi tratti dall’esperienza concreta dell’autore. Alla base c’è un chiaro invito rivolto ai genitori: recuperare un po’ di autorevolezza, richiesta che – inaspettatamente – viene proprio dagli adolescenti.
Un volume essenziale per diventare “Genitori no problem!”.
Destinatari
Genitori, educatori, insegnanti.
Autore
Saverio Abbruzzese è psicologo psicoterapeuta, criminologo clinico, docente di neuropsichiatria infantile e scienze sociali nelle scuole secondarie e di Psicologia dell’adolescenza e Psicopedagogia delle differenze individuali presso l’Università degli Studi di Bari e redattore della rivista “Minorigiustizia”. Ha curato i volumi: Minori e sessualità, vecchi tabù e nuovi diritti a cura di (Franco Angeli, 1999) e Bullismo e percezione della legalità, operatori del diritto, delle scienze psicosociali ed educatori a confronto (Franco Angeli, 2008) e pubblicato Un posto per parlare, l’ascolto a scuola (La meridiana, 2006).
Punti forti
Il volume fa parte della nuova collana Genitori No Problem! chiara, pratica e autorevole con le risposte alle domande più comuni dei genitori.
Linguaggio chiaro e autorevole: la garanzia San Paolo di un prodotto di qualità che ha la fiducia dei genitori. Box con situazioni e problemi specifici e risposte strutturate in più punti.
Il 1° febbraio 1954, durante uno degli inverni più freddi del dopoguerra, l'Abbé Pierre rivolge un appello radiofonico ai francesi di buona volontà, dando avvio a quella che fu definita l'«insurrezione della bontà» e alla sua battaglia contro l'emarginazione e la povertà nelle nostre città e nel mondo. Dopo cinquantanni l'Abbé Pierre, ormai novantenne, si rivolge alle giovani generazioni e le invita a una nuova rivoluzione, capace di assicurare all'umanità intera un'autentica prospettiva di futuro. Egli conosce i loro tormenti interiori e il loro desiderio di costruire qualcosa di duraturo e profondo, la loro difficoltà a ribellarsi a un modo omologato di vedere le cose e a trovare altre strade, i problemi concreti che assillano le famiglie, le ingiustizie che dividono il mondo e le società, e indica una rotta diversa. Ognuno di noi, con il suo lavoro e il suo impegno, può costruire un mondo migliore, semplicemente facendo bene ciò che deve. Ma è anche necessario che si instauri un ordine delle cose più equo, che preveda una reale condivisione delle risorse e delle ricchezze. Il futuro dell'Uomo e della Terra dipende in buona misura dalla volontà di costruire giorno dopo giorno una più equilibrata convivenza tra ricchi e poveri, tra paesi industrializzati e paesi in via di sviluppo. Solo questo ci consentirà di controllare i grandi spostamenti di popolazioni che assillano e mettono in crisi le nostre società ricche e fiorenti e che, senza una decisa sterzata delle politiche economiche mondiali, non potranno che intensificarsi.
Abbé Pierre Padre Pedro
Per un mondo di giustizia e di pace
Dagli inizi degli anni ’50 l’Abbé Pierre, che oggi ha 93 anni, si dedica alla causa dei senza-tetto, degli straccivendoli, dei barboni e di chi oggi, senza documenti o senza lavoro, non ha fissa dimora per sé e per la sua famiglia. Si tratta di uno dei drammi più macroscopici delle metropoli di tutto il mondo. Più di mezzo secolo fa, prima del ’68 e degli autunni sindacali, l’opera iniziata dall’ Abbé Pierre e oggi diffusasi col movimento Emmaus in 40 paesi, era un’azione profetica sul piano culturale e sociale.
Padre Pedro Pablo Opeka, sloveno, con un’infanzia in Argentina e studi di teologia a Parigi, ha fondato in Madagascar villaggi per dare lavoro, educazione e alloggio a oltre 20.000 persone. In Madagascar l’80% della popolazione vive sotto la soglia della povertà. Egli prosegue l’azione dell’Abbé Pierre nel nuovo orizzonte della globalizzazione. «La povertà ci minaccia sin nei nostri paesi ricchi», dice l’Abbé Pierre; «La povertà non è una fatalità», risponde Padre Pedro.
Questi due testimoni presentano un allarmante bilancio dello squilibrio fra ricchi e poveri, ma senza mancare di aprire la prospettiva di una speranza, quella di poter prendere in mano il nostro futuro. Questo libro, con le parole di Padre Pedro, è una sfida alle generazioni di domani: «Dobbiamo incoraggiare la gente a impegnarsi di più, non in sogno né con le parole, ma in un’azione».
Daniel e Anne Facérias, amici da anni sia dell’Abbé Pierre che di padre Pedro, sono persone di teatro che con le loro rappresentazioni aiutano l’opera dei due grandi amici. Hanno così raccolto in questo volume alcune loro conversazioni che trasmettono, in modo molto diretto, una profonda esperienza spirituale e un radicale giudizio sulle cause internazionali di una crescente emarginazione, di cui nessuno può deresponsabilizzarsi
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Dio ama l'uomo e si lega a lui con un'alleanza eterna che assume lungo la storia della salvezza - progressivamente e sempre di più - i tratti di una storia d'amore sponsale: è questo il filo conduttore del libro.
Dio e l'uomo sono i protagonisti di questa relazione amorosa: Dio, che prima che l'uomo "fosse", già lo amava di amore eterno, un Dio talmente "devastato" dall'amore per la Sua creatura da farsi carne e da scegliere di morire nella forma più patibolare e ignominiosa; e l'uomo, che - nonostante la propria finitudine e il proprio peccato - fin dagli esordi della sua stessa esistenza è oggetto dell'amore tenero e infinito del Creatore. L'autrice attraverso un'analisi puntuale delle sacre scritture, là dove si parla dell'amore tra Dio e l'uomo, scopre un appropriato parallelismo tra l'amore divino e l'amore sponsale, considerata l'esperienza umana e più simile all'amore divino.
AGATINA ABBATE è docente di religione presso la Diocesi di Noto. Dopo la laurea in Economia e commercio, ha conseguito prima il magistero presso l'ISSR all'Apollinare della Pontificia Università della Santa Croce di Roma e, successivamente, la laurea magistrale in Scienze religiose presso l'Istituto San Metodio di Siracusa. Ha conseguito inoltre un master in Bioetica presso l'Istituto Rergina Apostolorum di Roma e completato un corso di Ebrarico biblico.
Autrice di un libro di spiritualità - "Gesù è il mio unico amore". Teresa di Lisieux, Giorgio La Pira, Luigi e Maria Beltrame Quattrocchi - attualmente studia presso la Pontificia Facoltà Auxilium di Roma e sta per conseguire il dottorato in Pedagogia e Didattica della religione, con una tesi su tematiche familiari.
La parrocchia che, con l’aiuto di Dio e di Maria, vogliamo salvare, è una realtà di primaria importanza. La parrocchia è come una cellula della diocesi. Cellula, cioè parte viva che riceve e assicura la vita dell’intero organismo.
Il libro è strutturato con un sistema di schede a temi adatte per incontri comunitari, in parrocchia o con operatori del settore, e della singola coppia di sposi che vuole impegnarsi a migliorare la vita interiore del matrimonio. Gli argomenti sono legati al lavoro, ai rapporti tra la coppia, con i genitori e i suoceri, al perdono.
Una ricerca-sperimentazione sul razzismo condotta su un campione di studenti romani delle scuole superiori. Questa ricerca-sperimentazione giunge ad una nuova definizione di razzismo: razzista e`il rapporto squilibrato, ingiusto, limitante, discriminatorio verso "qualsiasi diversita" e razzista e`chiunque non riesca ad accettare il diverso da si, a partire dal diverso da si". Il progetto "non solo noi", finanziato dall'unione europe a e realizzato in collaborazione con l'istituto di sociolog ia dell'universita salesiana di roma, ha come finalita di scoprire il grado di razzismo, spesso latente, che esiste in ogni persona. La ricerca e`centrata sui soggetti del razzismo, cioh su coloro che agiscono"

