
Se ci mettiamo a fare il giro del paese della parabole vandaliche, ci accorgiamo che il Maestro le inventava per rivelare il mistero di Dio e il suo regno d'amore. Questa "bella notizia", che solo il Figlio poteva comunicare, arde sotto la cenere di tanti particolare narrativi, perché le parabole di Gesù hanno questa capacità paradossale: comunicare verità universali attraverso piccole scene di vita quotidiana.
Questo libro, destinato agli insegnanti di religione della scuola dell'infanzia - frutto delle iniziative di formazione che la Diocesi di Milano ha svolto nell'anno scolastico 2012/2013 - è un breve viaggio nel paese delle parabole, per aiutare gli insegnanti comprendere il messaggio, per poi restituirlo ai bambini con competenza e passione. Perché i bambini, prima di tutto, imparano…l'insegnante!
Il cd allegato offre utili spunti didattici e formativi.
Il mondo dei giovani è un caleidoscopio che presenta volti differenti. Questo libro vuole presentarne la ricchezza e l'inesauribilità a partire dalle suggestioni fornite da alcune opere d'arte e attraverso un percorso che interroga la poesia, la letteratura e la musica, avendo sempre sott'occhio la realtà concreta e viva dei giovani. Un'opera che mostra la forza straordinaria insita nella gioventù, che più che un'età della vita è un atteggiamento di fronte all'esistenza, alle sue gioie, alle sue difficoltà, alla sua straordinaria complessità.
Gioia, paura, rabbia, noia, allegria, pudore, speranza: non è facile lavorare con le emozioni in ambito educativo. Non è facile e anche rischioso. È un lavoro che ci mostra un soggetto irrimediabilmente intero e al tempo stesso plurale, da considerare in tutte le sue dimensioni, nessuna esclusa. Questo volumetto tratta le più comuni emozioni dell'animo umano, fornendo agli educatori agili chiavi di lettura e suggerimenti pratici per il lavoro con gruppi di ragazzi di varie fasce d'età, anche tramite la segnalazione "ragionata" di poesie, racconti, film, canzoni...
L'educazione crea mondi, costruisce universi, "inaugura" calendari, mette al mondo persone... Davvero non è facile raccontare l'educazione. Questo libro ha scelto una tavolozza di colori per provare a restituire le mille sfaccettature della relazione educativa: un percorso che inizia col nero delle giornate più cupe, si diluisce nel blu della meditazione, sino a trovare forza con il rosso. Ma ci saranno anche momenti di pausa con il verde, momenti gialli di gioco dove le esperienze saranno condivise grazie alla vivace generosità dell'arancione... Per ogni capitolo un colore e un'opera pittorica di riferimento, in un itinerario che attinge sia ai significati che le culture (e artisti del calibro di Paul Klee, Piet Mondrian e Vassily Kandinsky) hanno accostato allo spettro del visibile, sia a canzoni, poesie, opere letterarie, vicende umane e riferimenti scientifici, in una contaminazione tra "generi" insieme profonda e suggestiva.
Il rispetto della natura è una questione di cultura. Richiede un percorso educativo che parte dai primi anni di vita e si rafforza nell'adolescenza. Partendo da questa convinzione, l'autore propone per ogni elemento del creato cantato da Francesco d'Assisi una lettura decisamente formativa, incentrata sulla responsabilità della persona e supportata da una serie di attività. Un percorso verso l'assunzione di un atteggiamento sanamente ecologico attraverso l'impiego dei linguaggi della letteratura, della musica, del cinema e dell'arte.
Come tradurre la pedagogia narrativa in esperienza concreta di didattica e di vita. Questo volume fa parte della collana mondialita', studiata per insegnanti ed educatori di gruppi giovanili. L'autore p resenta 35 esperienze ambientate nella scuola e fuori di essa. Un libro per rendere efficace e aumentare la dimensione formativa dell'incontro tra fo rmatore e giovane; tra i giovani fra di loro. Un sussidio valido oltre che nell'ambiente scolastico, anche in quello fo
Questo non è il solito manuale di giochi e strumenti per fare teatro in educazione. Al contrario, propone di fare dell'educazione un teatro, con le sue maschere, ruoli, materiali di scena, perché l'educazione non è la vita, ma la vita "rimemorata", inventata, giocata e recitata. Anzi, come il teatro, anche l'educazione è una struttura di finzione. Come l'arte e come il teatro, infatti, l'esperienza educativa modifica le cose per rendere possibile un'esperienza che altrimenti non sarebbe possibile.
Anna Maria e Fulvio sono i fondatori dell?Arca di Nazareth, un?associazione privata di fedeli nata ad Acireale e presente oggi anche a Verona, che ha a cuore la famiglia e che a essa si dedica. Proprio come fece san Francesco, che ricevette dal Crocifisso di San Damiano la chiamata a ?riparare la Chiesa-, così l?Arca di Nazareth si pone l?obiettivo di aiutare quante più famiglie ? in particolare le famiglia in difficoltà ? a vivere appieno la vocazione matrimoniale. Il libro racconta la storia dell?associazione, a partire dall?incontro dei fondatori ? marito e moglie ? e di come sono giunti a comprendere il disegno che Dio aveva riservato loro. Viene poi narrata la struttura e la vita spirituale di questa piccola e allo stesso tempo grande esperienza che lo Spirito ha suscitato nel nostro tempo.
Il libro vuole far emergere, in maniera serena ma seria, i possibili effetti negativi dei media sulla concezione della vita dei giovani (consumismo, banalizzazione dei sentimenti,
paura, indifferenza e diffidenza sociale, impoverimento linguistico e nei processi di apprendimento, intolleranza, aggressività, concezione oggettificata della donna e così via). Tali effetti sono individuati non sulla base di valutazioni personali dell’Autrice, ma in base ai risultati dello straordinario patrimonio scientifico internazionale sul tema, che l’Autrice ha monitorato nel corso di tre decadi (il primo libro dedicato al tema è dell’82, Età evolutiva e televisione, ERI; l’ultimo impegno istituzionale è stato il Libro Bianco Media e minori, realizzato al Censis per l’Agcom). Il volume sceglie uno stile espressivo facile, nello sforzo di accrescere la consapevolezza diffusa di genitori e insegnanti, perché siano maggiormente coscienti rispetto ai messaggi mediatici e più capaci di interagire. Non è un manuale, è un libro che in forma leggera – ma non superficiale – intende proporre una critica costruttiva al modello culturale veicolato dai media.
L'autrice
Elisa Manna è responsabile per la Fondazione Censis del Settore Politiche
Culturali. È vicepresidente del Comitato istituzionale Media e Minori e membro del Consiglio Nazionale degli Utenti (Agcom). Fa parte del Consiglio pastorale della diocesi di Roma. Nel corso di trent’anni di attività ha diretto numerosissime ricerche nel campo dei media e delle politiche culturali e pubblicato diversi studi e approfondimenti.