
Il volume presenta i viaggi del Papa in Italia. In particolare di ogni viaggio sono riportati gli interventi del Santo Padre ed i saluti che di volta in volta vengono a Lui rivolti. Numerose foto documentano ogni viaggio. Nell'insieme ne è venuto fuori una raccolta di grande interesse oltre che religioso anche sociale e politico come rilevato dalla prefazione dell'onorevole Gianni Letta. Il libro per il quale è stata coinvolta anche l'Ambasciata d'Italia presso la Santa Sede, è oltremodo elegante e di particolari dimensioni. Esso è molto adatto per essere venduto sia per i luoghi interessati sia per quanti sono soliti approfondire i messaggi di Benedetto XVI. Il curatore Prof. Pierluca Azzaro, collaboratore della LEV dal 2007, è docente di Storia del pensiero politico presso la Facoltà di Scienze Politiche della Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano.
Neppure la morte potrà tradire la vita, perché la morte stessa sarà vinta per sempre dall'amore.
DESCRIZIONE: Queste “scintille”, brevi brani da cui dovrebbe accendersi il lento fuoco d’una meditazione quotidiana, illuminano con intensità crescente squarci del pensiero teologico e spirituale di Guardini. Vi domina il senso dell’abbandono fiducioso all’occhio misericorde di Dio. Al suo sguardo, ogni inadeguatezza, tutto ciò che in noi è indegno e cattivo, che di giorno in giorno ci contrista, non è ancora mortale, se non si sottrae a quella luce di verità e insieme di amore infinito. È questa disposizione come una sorgente inesauribile donde zampilla il rinnovamento: tutto è possibile nella forza liberatrice di Dio.
COMMENTO: Un pensiero di Guardini per ogni giorno dell'anno. Una guida spirituale per scoprire nella vita quotidiana il volto di Dio. PRIMA EDIZIONE
ROMANO GUARDINI (1885-1968) è stato una delle maggiori figure della storia culturale europea del sec. XX. Presso la Morcelliana è in corso di stampa l'Opera Omnia.
Lo spagnolo Ignazio di Loyola (1491-1556), il fondatore dei gesuiti, non è un santo popolare, forse per la fama di austerità che lo circonda. Eppure è uno dei santi che più hanno segnato la storia della Chiesa e dell'Europa. L'ordine religioso da lui fondato apparve in un momento cruciale per la Chiesa, devastata dalla lacerazione luterana e dalla decadenza interna. Per contribuire a ridarle vitalità, Ignazio ricorse alle armi della preghiera, dello studio, della testimonianza personale e del servizio. Suo strumento privilegiato furono gli Esercizi Spirituali, con i quali aiutare a "discernere", cioè a scegliere liberamente ciò che è utile alla propria crescita. Questo libro illustrato ne traccia un sintetico e avvincente profilo.
Una vicenda umana, spirituale, ecclesiale, teologica unica; l'avventura di un incontro, non casuale, a Basilea in Svizzera, tra un gesuita, Hans Urs von Balthasar e la mistica di Adrienne von Speyr.
Contenuto
Di lettere ne scrive tante don Tonino Bello: ai protagonisti del Vecchio Testamento, a Gesù nella sconfinata distesa del deserto, a Maria nella notte di Efeso, a Giuseppe nella bottega di Nazareth. Ma anche alla turba dei nuovi poveri, alle comunità parrocchiali, ai sacerdoti, ai giovani sposi, agli amici e…a chi non crederesti mai. Gli è congeniale il genere dell'epistola: per immediatezza ed essenzialità. Una comunicazione vitale, animata dal soffio dello spirito e dal battito del cuore.
Autore
Don Tonino Bello. Testimone di Cristo nel tempo. Amante dei poveri e della povertà. Campione del dialogo e infaticabile costruttore di pace. Cantore della bellezza in tutte le sue espressioni, don Tonino Bello (1935-1993), intriso di spiritualità francescana, ha attraversato la navata del mondo contemporaneo facendo della sua vita un'esperienza di servizio e santià. Vescovo di Molfetta dal 1982, ha indicato con la parola, con gli scritti e la testimonianza un sentiero di autentico rinnovamento della vita cristiana, aperto alle sfide del terzo millennio.
Come e perché pregare? Carlo Maria Martini tocca uno dei temi più importanti non solo per il cristiano ma per chiunque si trovi ad affrontare le innumerevoli circostanze della vita. “La preghiera” scrive il Cardinale “è la risposta immediata che ci sale dentro il cuore quando ci mettiamo di fronte alla verità dell’essere, momenti in cui ci sentiamo come tratti fuori dalla schiavitù delle immanenze quotidiane”. Ma la preghiera è anche “la forza che si oppone alla paura di cambiare, di lanciarsi su nuove vie.”
Il silenzio è forza, il silenzio è pienezza. È una qualità che ci fa bene. Ma come trovare la strada del silenzio? Il benedettino Anselm Grün ci conduce al silenzio contemplativo: lì potremo ritrovare noi stessi, lì potremo aprirci – nella meditazione – al mistero che sostiene e alimenta la nostra vita profon-da.
Dalla quarta di copertina:
Anselm Grün, che vive della ricca tradizione del silenzio monastico, ci indica come trovare la strada del silenzio: come ritrovare noi stessi e aprirci alle forze portanti della nostra vita. Diversi tipi di contemplazione e meditazione, facili da comprendere, permettono di individuare un percorso personale nel silenzio. E già la lettura ci fa intuire qualcosa di ciò che il silenzio è: forza e pienezza e unione con ogni cosa.
«Preghiere che toccano i temi intimi della mia anima» (A. Grün). Preghiere del cuore, preghiere di benedizione, preghiere per il corso dell’anno liturgico, preghiere del silenzio, preghiere senza parole. Perché sulla faccia della terra non c’è nulla di più prezioso della preghiera.
Dalla quarta di copertina:
Preghiere del cuore, per sentire il pulsare della propria vita.
Preghiere di benedizione, per sentirsi vicini ad altri con pensieri buoni.
Preghiere secondo il corso dell’anno liturgico, per sentirsi in sintonia con il ritmo del tempo.
Preghiere del silenzio, per creare uno spazio salutare per l’incontro con Dio.
Preghiere senza parole, per entrare nello spazio interiore del silenzio.
Ci vuole audacia.
La Vita che state vivendo vivetela in modo denso. Poichè non tornerà più. E non abbiate paura di entusiasmarvi per le cose.
Molti di voi hanno paura. Hanno paura che un giorno la Storia, il loro futuro possa ridacchiare sul loro presente. Molti hanno paura di esporsi. Per non correre il rischio di subire il contraccolpo di questa disunione tra i sogni di oggi e la realtà di domani, preferiscono non sognare.
E questo significa dare le dimissioni dalla Vita.
Aver paura di entusiasmarsi oggi, alla vostra età, significa suicidio.
Un giorno vi scalderete alla brace divampata nella vostra giovinezza.
Non abbiate paura di entusiasmarvi.
C'è tantissima gente che mangia il pane bagnato col sudore della fronte dei sognatori.
Ci sono tanti sognatori.
Meno male che c'è questa dimensione del sogno nella vita: sporgenze utopiche a cui attaccarci. Meno male che ci sono dei pazzi da slegare, da mettere in circolazione perchè vadano a parlare di grandi utopie.
Quello che è pericoloso, è che le grandi utopie si raffreddino nel cuore dei giovani.
Io vi voglio augurare che non abbiate a perdere la dimensione della quotidianità e del sogno.
Scavate sotto il vostro lettuccio e troverete il tesoro.
Non siate inutili, siate irripetibili.
Gli scritti di Simone Weil sul colonialismo (quasi tutti inediti in italiano), sollevano impetosamente il velo sulla miope gestione politica di un problema la cui soluzione la Weil avvertiva come fondamentale affinchè i paesi che, come la Francia, si ispiravano a principi di libertà ed uguaglianza, potessero affrontare in modo credibile il montante totalitarismo. Le sembrava particolarmente tragico che, proprio negli anni del Fronte popolare e delle sinistre al potere, la politica coloniale della Francia non fosse cambiata, perseverando nell'opprimere popoli di altra storia e cultura in spregio delle loro identità e dignità, così come la Germania nazista aveva iniziato a fare nei confronti degli stessi popoli europei.