
A tutti noi è necessario un maggior radicamento contemplativo. Abbiamo bisogno di entrare di più in noi stessi, di ascoltare nel cuore la voce di Dio, di rivisitare coraggiosamente le ferite interiori che turbano la nostra gioia e di esporle alla medicina della Parola. Abbiamo bisogno di fare spazio al messaggio di Gesù di Nazareth, per un agire più costante, più perseverante, per essere operatori di pace, per superare le inquietudini nostre e del vivere civile, le litigiosità, i timori e i pregiudizi. Questa splendida meditazione sulla «gioia del Vangelo» del fine esegeta Martini - che mantiene intatta tutta la sua freschezza, originalità e attualità - è un invito ad avvicinarsi alla pagina biblica in semplicità di cuore per imparare a leggere la propria vita nell'orizzonte della fiducia e a custodire un invincibile sorriso anche fra le pieghe tortuose del cammino di ogni giorno.
Con la prefazione di Luigi Ciotti
Papa Francesco affronta in modo puntuale e chiaro il tema della corruzione: definita come un "male" intrinsecamente più grave del peccato, la corruzione può dilagare - e a volte già succede - nelle diverse realtà economiche, politiche, religiose e sociali del nostro tempo.
Porta di uscita dalla corruzione è la speranza: attraverso il pentimento e la richiesta di perdono, conduce a un senso di responsabilità volto a risanare i comportamenti, le relazioni, le scelte e il tessuto sociale, affinché la giustizia prenda il posto dell'iniquità.
Il monastero di San Girolamo a Spello (Pg) ha rappresentato per generazioni di giovani e adulti una comunità, retta dai Piccoli Fratelli di Charles de Foucauld, dove incontrarsi, meditare e pregare ponendo al centro la Bibbia. Una significativa esperienza di Chiesa nel post-Concilio che ha avuto in Carlo Carretto un compagno di strada per migliaia di cammini vocazionali e spirituali.
Il volume propone diverse testimonianze sulla nascita della Fraternità a San Girolamo dalla metà degli anni Sessanta e sul ruolo che vi ebbe Carretto. Si giunge quindi fino ai giorni nostri, con la ripresa, negli anni Duemila, dell'attività di questo "polmone spirituale", aperto a quanti cercano un luogo di silenzio, di preghiera, di formazione, in un ambiente familiare oggi curato dall'Azione cattolica italiana.
Il volume, tradotto dal francese, riprende due grandi testi di papa Paolo VI per commentarli, contestualizzarli e ridonare loro vita alla luce delle parole e degli atti di papa Francesco. L’opera e la riflessione di papa Francesco sono piene di riferimento a Paolo VI, come se quel papa del Concilio Vaticano II fosse per lui un maestro intellettuale e spirituale. Le riflessioni contenute mostrano come egli abbia attinto dai due grandi testi qui riproposti Ecclesiam suam ed Evangelii nuntiandi.
Questo volume contiene la versione integrale delle principali opere di Gibran: «Il Profeta», « Il giardino del Profeta», «Sabbia e spuma». Nella sezione «La voce del cuore» vengono invece proposti i brani, le citazioni e gli aforismi più belli e suggestivi tratti dalla sua intera produzione letteraria e filosofica. Un'opera imperdibile per gli appassionati del grande poeta e filosofo libanese.
Don Tonino Bello, come Martin Luther King, aveva un sogno. Sognava un mondo senza guerre e una società senza sfruttatori e oppressi. Non avrebbe però mai sognato che un papa sarebbe andato in Puglia, a riconoscere la sua voce profetica, come Francesco nell'aprile 2018. Dal Luogo-non luogo che i vivi possono sognare ma non vedere, Tonino dunque fa festa insieme alle anime che abitano un aldilà dove finalmente non c’è più sangue né violenza né prepotenza, ma tutti gli spiriti sono attraversati e riempiti dalla luce amorosa di Dio.
Così nasce questa visione sul sentiero di Isaia, il profeta delle spade trasformate in falci di pace. Da Maria Maddalena a Francesco d’Assisi, da Kapuscinski a Sophie Scholl, da Anne Frank ad Alex Langer, cantano i beati. Quelli che hanno avuto la forza di sognare.
L'XI volume della raccolta contiene le Omelie pronunciate da Papa Francesco nel corso delle sue celebrazioni mattutine nella Cappella della Domus Sanctae Marthae dal 5 dicembre 2017 al 13 giugno 2018.
L'insieme di questi pensieri offerti dal Santo Padre formano delle vere e proprie catechesi e contribuiscono all'educazione del popolo di Dio attraverso gli insegnamenti della Parola che grazie a lui diventa semplice e fruibile a tutti proprio perché contestualizzata nella vita di tutti i giorni.
Con ancora nella memoria l'eco della visita a Barbiana di papa Francesco, i vescovi toscani mettono a tema l'acuta riflessione di don Lorenzo Milani sul primato della comunicazione e sul valore della parola. «Da sempre la storia umana ne ha riconosciuto il potere - parola che trasforma e guarisce, ma anche immobilizza e ferisce -, al punto da elaborare vere e proprie strategie per irregimentarla e tenerla, se possibile, sotto controllo. Ed è paradossale che, proprio nel tempo in cui la comunicazione si moltiplica e tocca ogni sfera della vita, la parola umana subisce, in realtà, un vero e proprio esilio, un'incapacità a essere utilizzata con l'essenzialità e la forza che essa possiede».
Il recupero integrale del materiale filmato girato dal regista Angelo D’Alessandro nel dicembre del 1965 a Barbiana, protagonisti Don Lorenzo Milani e i suoi allievi, diventa l’occasione per far riemergere con forza l’attualità del messaggio del Priore a cinquant’anni dalla morte e ricordare a tutti la sua grande lezione.
Il cristianesimo non è innanzitutto dottrina, morale, esecuzione di riti, ma incontro con la persona concreta e reale che è stato l’uomo Gesù Cristo, incontro che riempie di gioia il cuore e la vita del discepolo. Nell’Evangelii gaudium, “La gioia del Vangelo”, papa Francesco auspica per la chiesa una “conversione pastorale” che significa: “uscire”, per andare verso gli altri, raggiungerli là dove sono, senza giudicare le loro qualità di fede o morali; non voler stare al centro o al di sopra degli altri, ma chinarsi umilmente ai loro piedi per lavarli, averne cura, servirli.
Il documento mette a fuoco il cammino che la comunità cristiana deve fare per incontrare con coraggio la società di oggi, e ha chiaramente i tratti di una provocazione: vuole scuotere e generare un mutamento del vivere della chiesa e dei cristiani in mezzo all’umanità.
Fino a che punto siamo capaci di resistere alla diversità? Quanti stranieri può sopportare una società, senza perdere la propria identità?
Una società che ha perduto la propria identità non è capace di accogliere stranieri e integrarli nel proprio tessuto vitale. Nel passato vi sono state integrazioni tra popoli ben riuscite e altre estremamente bellicose.
L’autore esamina il tema dell’essere straniero dapprima partendo dalla storia, e poi studiandolo dal punto di vista della psicologia e della fede.
''Sei un lavoratore? Sei sposato? Sei una consacrata o un consacrato? Sei genitore o nonna o nonno? Sei in autorità? Sii santo. Tutti siamo chiamati a essere santi vivendo con amore e offrendo ciascuno la propria testimonianza nelle occupazioni di ogni giorno, lì dove si trova''. Papa Francesco