
La lettera pastorale indirizzata dal card. Roncalli nella quaresima del 1956 al clero veneto non è solo un documento storico, ma anche un testo che conserva, a tutt'oggi, un valore profetico capace di confortare e di suggerire indirizzi da meditare.
Nereo e Achilleo erano soldati romani pretoriani che a causa della loro fede cristiana vennero imprigionati e giustiziati nel 304 durante la grande persecuzione voluta dall'imperatore Diocleziano. Dall'antico Martirologio Geronimiano sappiamo che nelle Catacombe di Domitilla si celebrava con solennità il dies natalis dei martiri Nereo e Achilleo il giorno 12 maggio. In questo modo ci è stata tramandata la data certa del loro martirio per decapitazione. Nereo e Achilleo sono infatti sepolti nelle Catacombe di Domitilla sulla Via Ardeatina. Per la grande venerazione di cui godevano i due martiri Nereo e Achilleo, nelle Catacombe si realizzò una basilica a loro dedicata, una delle più antiche chiese paleocristiane di Roma.
Il 6 luglio 1902 si chiudeva l'avventura terrena di Maria Goretti, "l'Agnese del ventesimo secolo, il Giglio ammantato di Porpora", secondo le parole pronunciate da Papa Pio XII il 25 giugno del 1950, giorno della sua Canonizzazione, in una Piazza San Pietro traboccante di popolo. Da quel giorno, Maria Goretti insegna un cammino, il suo nome significa un messaggio preciso e limpido, anche se spesso incompreso. Maria nasce a Corinaldo (AN) il 16 ottobre 1890 da Luigi Goretti ed Assunta Carlini. Costretta dalla povertà ad emigrare, l'intera famiglia si trasferisce prima a Colle Granturco, vicino a Paliano e poi a Le Ferriere di Conca, nell'Agro Pontino, a pochi chilometri da Nettuno. La piccola Maria si fa notare per l'instancabile carità verso tutti e per la disponibilità umile e premurosa. Il 5 luglio 1902 alle 15.30 Marietta viene aggredita da Alessandro Serenelli, un giovane diciottenne che si era invaghito di lei; alla sua ferma resistenza per difendere la sua castità, viene accoltellata brutalmente e muore il giorno successivo dopo aver perdonato il suo aggressore.
Nel volume l'autore reinterpreta alcuni dei più bei passi e pensieri di Bernardo di Chiaravalle mettendo in evidenza l'elevatissimo valore letterario e la bellissima prosa usata dal grande Santo. L'autore, incantato dalla poesia di Bernardo e dal suo modo di esprime concetti alti e apparentemente difficili con eleganza e semplicità, ha avuto rendere omaggio alla sensibilità poetica e umana di Bernardo, aprendo, con una sua prosa, una ulteriore porta sulla comprensione delle sue parole e del Suo amore per Cristo. La lettura di questo libro alimenta il desiderio di fermarsi ed osservare la propria vita in modo distaccato, come un estraneo, ponendosi delle domande che necessitano risposte la a più importante: delle quali ci interroga in modo costante "È questa la vita che desidero?", "È possibile fare esperienza in questa vita esperienza della felicità?".
Se pensi di sapere tutto, ma proprio tutto, sulla vita di don Bosco, mettiti alla prova con i giochi e gli esercizi di enigmistica contenuti in queste pagine. Dopo un breve ripasso degli episodi più importanti della sua incredibile storia, leggendo le filastrocche in compagnia di Fido, prendi penna e matite colorate e... buon divertimento! Età di lettura: da 6 anni.
Questo testo vuole stuzzicare il desiderio della preghiera a partire dalle fibre del cuore di un uomo e di un maestro che ha fatto della preghiera la sua vita: sant'Agostino. Perché pregare? Per essere buoni nella condotta e nelle opere, per sintonizzare i propri desideri con quelli di Dio.
“Andate a salutare San Michele”, è l’invito del Santo di Pietrelcina a chi andava in visita da lui.
Quando si vuol conoscere il cuore di una cosa, soprattutto il cuore di una persona, bisogna appunto seguire le vie del cuore, che sono le vie intime, le vie nascoste ai profani, le vie che iniziano ad una conoscenza psicologica e tanto commovente. Perché "il punto di incontro naturale con Dio è nel cuore dell'uomo" (Paolo VI). È quanto si propone di fare la raccolta di questi discorsi, annotazioni e meditazioni, che permette di conoscere alcuni lati sconosciuti della spiritualità di Paolo VI. Entrare nel suo cuore, condividere i suoi sentimenti, percepire qualche vibrazione dell'animo di uno che il Cardinale Carlo Maria Martini definiva "uomo spirituale". Come pochi, Paolo VI è riuscito a risvegliare nell'uomo d'oggi il brivido del mistero e il senso della trascendenza. Rileggere queste pagine, nell'anno del Giubileo della Misericordia voluto da Papa Francesco, permette di assaporare qualcosa dell'esperienza spirituale di Papa Montini e del suo mondo interiore.
Si chiarisce, in questo bel libro, il ruolo di san Gabriele dell’Addolorata, patrono dei giovani nell’anno del giubileo dei giovani, all’interno dello straordinario percorso e mistero di santa Gemma Galgani, giovane santa vissuta nel mistero della croce. Pagine stupende su due testimoni dell’Amore crocifisso per la salvezza del mondo.
In occasione della prossima beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, il 1° maggio 2011, ci sembra opportuno e doveroso ricordare e rileggere alcuni passaggi del suo ricco insegnamento, per ciò che ci riguarda più direttamente come Apostolato della Preghiera. A tale scopo, abbiamo selezionato una piccola antologia, come una collana di perle preziose, che Papa Giovanni Paolo II ci ha lasciato in eredità. La nostra raccolta di testi inizia con una stupenda e profonda meditazione biblica sul costato aperto, si sviluppa nella preghiera con i commenti alle singole litanie del Sacro Cuore, per estendersi con le applicazioni pastorali e il richiamo all’attualità del culto al Cuore di Cristo. In conclusione, riportiamo uno stralcio dell’ultimo testo di Papa Giovanni Paolo II, letto il giorno dopo la sua morte.