
"Il lavoro scientifico e appassionato di don Massimiliano Scavone sul tema della formazione dei futuri sacerdoti oggi dà molte risposte in ordine a tutte le inconsistenze che si evidenziano nei nuovi candidati al sacerdozio e che in parte sono già stratificate nei sacerdoti di ultima generazione. L'immane produzione scientifica su come interagire educativamente sui futuri sacerdoti è il campo dove don Massimiliano ha messo mano all'aratro per portare alla luce l'urgente necessità di adoperarsi una cum, vescovi, presbiteri, formatori dei seminari e laici preparati scientificamente." (dalla Prefazione)
L'Istituto Internazionale di ricerca sul Volto di Cristo, costituito per iniziativa del Cardinale Fiorenzo Angelini e della Congregazione Benedettina delle Suore Riparatrici del Santo Volto di Nostro Signore Gesù Cristo, promuove ogni anno un congresso internazionale di studi sul Volto Santo. Tema del XVIII congresso del settembre 2014 era: "Il Volto di Cristo nelle opere di misericordia". Questo volume presenta il testo - ampliato e arricchito di numerosi autografi inediti - della conferenza affidata a Leonardo Sapienza su "Le opere di misericordia in Paolo VI". Un contributo per una maggiore conoscenza di Papa Montini, in occasione della sua Beatificazione il 19 ottobre 2014.
La pastorale della famiglia si presenta oggi come la più tempestiva, la più impegnativa ed anche la più feconda di risultati benefici e duraturi. Essa può dare, sì, molto e delicato lavoro agli operatori pastorali e ai pastori d'anime, ma anche le migliori soddisfazioni ed i meriti maggiori. Tutto questo è validamente affermato da Papa Paolo VI, durante tutto il suo pontificato. Anche se risente del linguaggio e della mentalità dell'epoca, il magistero di Montini conserva ancora la sua bellezza, la sua profondità, la sua attualità.
Del Cristo trasfigurato, Paolo VI è stato il teologo e il testimone. Il grande tema della bellezza di Cristo sul Tabor lo affascinava. Basta rileggere le meditazioni che vengono riportate in questa raccolta. Sono omelie "a braccio", nelle quali Paolo VI commenta il brano evangelico della Trasfigurazione, riportato nella seconda domenica di Quaresima, mentre si trova in visita pastorale in alcune parrocchie romane. Sono riflessioni per la preghiera. Vi si nota la sua grande spiritualità, il suo lirismo, la sua mistica. E da mistico, Paolo VI indica il più bello, il più desiderabile e meraviglioso dei mondi. Da mistico, è stato anche testimone della presenza amica di Dio nell'umanità. Ora la Chiesa si appresta a beatificare questo testimone della Trasfigurazione. Paolo VI ha lavorato, ha sofferto, ha amato. Dal 19 ottobre, 2014 come Cristo sul Tabor, la sua vita si trasfigura definitivamente in Dio!
In un tempo in cui ci si accontenta sempre più del minimo e si cerca il facile, gli scritti di Paolo VI e di Andreotti suggeriscono un diverso stile, "il primato della qualità", come meta ideale le cose difficili. Non sono gli atti clamorosi, gli eroismi spettacolari a fare grande un uomo, ma l'umile e costante impegno nella vita di tutti i giorni.
Paolo VI ha amato la Chiesa. E nella sua prima Enciclica, l'"Ecclesiam suam", pubblicata cinquanta anni fa, invita la Chiesa ad approfondire la coscienza di se stessa; a confrontare l'immagine ideale con il volto reale; a scendere a dialogo con il mondo. "La Chiesa deve venire a dialogo col mondo in cui si trova a vivere. La Chiesa si fa parola; la Chiesa si fa messaggio; la Chiesa si fa colloquio". Rileggendo gli insegnamenti di un grande innamorato della Chiesa, siamo invitati tutti ad amare la Chiesa, e a sentirci fieri e onorati di farne parte.
Maria è la nostra madre e nostra maestra. La prima e la più perfetta discepola di Gesù. Nostra regina nel mistero dell'alleanza. Ella continua nella storia il ruolo che ha sempre adempiuto accanto a Gesù e ai primi discepoli di lui. Guardando a lei, noi impariamo a diventare cristiani. Sul suo volto contempliamo il primato della fede e dell'amore, valori intorno ai quali tutta la sua persona si è costruita. La sua vicenda personale ci indica che la forma più alta di eroismo non consiste nella trasformazione di una struttura sociale, ma nella conversione del cuore. Così noi, alla sua scuola, potremo cambiare noi stessi e l'ambiente in cui viviamo, saremo in grado di migliorare i nostri rapporti e realizzeremo un mondo nuovo, più vivibile e sereno, più giusto e fraterno, più libero e pieno di gioia.
Il volume è la espressione di una volontà e di un desiderio di meglio conoscere e apprezzare la singolare importanza del papa Francesco che sta rinnovando e favorendo una maggiore adesione al messaggio cristiano nella gente sempre più numerosa e desiderosa di ascoltare le sue parole e seguire il suo insegnamento. Più autori hanno concorso nella stesura del volume che diventa aiuto e sussidio a meglio cercare di capire l'attualità di una azione umana, sociale, religiosa innovativa anche nelle usanze e strutture nella Chiesa. Le voci ed i nomi degli scrittori esprimono pensieri e giudizi che stanno coinvolgendo la folla di quanti, anche non cristiani, cercano di fare esperienza immediata e personale del "fenomeno".
Il presente volume raccoglie le relazioni della XXXVIII Settimana Teologica Diocesana (18-22 febbraio 2013) e del XXVII Convegno Pastorale (17-19 giugno 2013), il cui argomento è stato: "Il volto educativo e missionario della parrocchia". Dopo aver sviluppato il tema "Educati dalla liturgia educare alla liturgia", la Chiesa ugentina ha sentito l'urgenza di volgere la propria attenzione alla parrocchia, luogo simbolo della comunità ecclesiale per riscoprire i caratteri essenziali e permanenti della sua funzione in ordine all'educazione della vita cristiana e alla sua testimonianza missionaria in mezzo agli uomini del nostro tempo. Ampia e articolata è risultata la riflessione sviluppatasi nelle due assise ugentine così come si può constatare in questa pubblicazione che costituisce il secondo volume della collana Theologica Uxentina.
Nell'anno centenario della nascita, e a quarant'anni dal famoso Convegno passato alla storia come il "Convegno dei mali di Roma" (1974), vengono pubblicate le "memorie" del Cardinale Ugo Poletti. Memorie e ricordi che vengono consegnati agli amici, e a quanti l'anno conosciuto, da Novara a Spoleto e a Roma, in un servizio sempre appassionato e fedele alla Chiesa e ai fratelli. Il Cardinale Poletti sottolinea che si tratta di "uno sguardo retrospettivo... dal vero" - Ricordi e documenti di un tempo difficile di transizione. Ritiratosi presso la Basilica di Santa M. Maggiore, "da una finestra romana" rivede avvenimenti e persone di un periodo tormentato e complesso della vita della Chiesa e dell'Italia. Rileggendo questi ricordi, quasi sfogliando un testo di consultazione, si riconosce lo stile pastorale, di parole e di opere, al quale il Cardinale Poletti è rimasto fedele.