
Girardus Tinctor (Girardus de Tinctoribus) nasce nel 1134 a Monza in una "famiglia antica e honorata" di ricchi produttori e tintori di stoffe. Rimasto orfano, continua con successo l'attività famigliare, fino a quando decide di dedicarsi ai poveri ammalati, destinandovi il patrimonio ereditato dal padre. Gerardo fonda in casa sua un ospedale, dando personale assistenza ai malati, ai pellegrini, ad anziani e orfanelli e ben presto diviene un punto di riferimento importante per quanti in città sono in stato di necessità. Gerardo fa voto di castità, consacrandosi a Dio. Pur non avendo competenze mediche specifiche, dimostra che la generosa carità, la buona volontà e la preghiera sono efficaci per guarire le malattie, tanto che in poco tempo si diffonde la voce del suo potere taumaturgico; si tramandano numerosi suoi miracoli in vita e dopo la morte. Mentre con gli anni l'ospedale si ingrandisce, Gerardo può contare sull'aiuto di alcuni compagni, che organizzerà in vita comune, povera, con una precisa disciplina, con l'impegno del celibato ma senza i voti religiosi, tra assistenza ai malati e tempi di preghiera. Gerardo muore il 6 giugno 1207.
Maria Pasqualina Luciani nasce a Montegranaro (FM) il 2 maggio 1920. Trasferitasi nel 1927 con la famiglia a Morrovalle, durante la giovinezza comincia a maturare nel suo cuore il desiderio di consacrarsi al Signore. Il 4 giugno 1945 entra nel monastero delle Passioniste di Ripatransone. Il 22 agosto dell'anno successivo veste l'abito passionista e assume il nome di Maria Addolorata del Sacro Costato. Il 15 novembre 1947 emette la professione religiosa. Cominciano a manifestarsi vari problemi di salute. A settembre del 1950 viene ricoverata all'ospedale di Macerata. Rientrata in monastero, il 30 novembre emette la professione perpetua. A giugno dell'anno dopo deve passare un altro periodo di degenza in ospedale lasciando a malincuore l'amata clausura. Ritorna in monastero a ottobre, per poi ricoverarsi ancora a dicembre all'ospedale di Ripatransone. A luglio del 1952 continua il calvario: malata di tbc lascia per sempre il monastero ed è portata prima al sanatorio di Groppino (BG); qualche giorno dopo all'Ospedale Maggiore di Bergamo; infine, il 31 marzo 1954, è trasferita al sanatorio di Teramo, dove muore il 23 luglio. L'8 novembre 2018 è dichiarata Venerabile da Papa Francesco.
La venerazione della Madonna "che scioglie i nodi" ha origine da un dipinto votivo del '700 conservato ad Augsburg in Germania. Il quadro rappresenta Maria Immacolata nell'atto di sbrogliare un lungo nastro aggrovigliato apparentemente inestricabile; il nastro mirabilmente sciolto e senza nodi è poi presentato da un angelo ai fedeli osservatori. L'ex voto testimonia la risoluzione felice di una disperata situazione coniugale e il ritorno dell'armonia famigliare, grazie all'intercessione amorevole ed efficace della Vergine Maria.
Ci sono esperienze di vita che per la loro singolare unicità, per la loro dolorosissima drammaticità, per la loro edificante luce di fede, speranza e carità, lasciano un segno indelebile in chi vi viene in contatto: la storia straordinaria raccontata nel libro è sicuramente una di quelle; sono presentati i tre simpatici fratellini Rosaria, Giastin e Cosimo Gravina, accomunati da una terribile rarissima malattia e da un'esistenza breve ma intensa, gioiosa, realizzata, colma della presenza di Dio. Grazie ai ricordi e alle testimonianze dirette dei loro eccezionali genitori e delle persone che li hanno conosciuti, si ripercorrono fatti ed episodi che strapperanno al lettore sorrisi e lacrime, insieme ad un sincero sentimento di gratitudine per il loro passaggio-dono fra noi.
Il sacerdote anglosassone Winfrido, nel 719 è inviato dal Papa ad evangelizzare i popoli germanici. Per tale missione cambia il nome in Bonifacio. Tre anni dopo è consacrato Vescovo di tutta la Germania transrenana e legato pontificio. Intraprende una formidabile opera di evangelizzazione e di consolidamento della Chiesa, coinvolgendo nel rinnovamento anche l'intera Chiesa dei Franchi. Morirà martire quasi ottantenne, in Frisia insieme ad un gruppo di missionari.
Il 7 aprile 1994, Cyprien Rugamba, sua moglie Daphrose e alcuni dei loro figli vengono trucidati in odio alla fede, durante il genocidio in Ruanda. Cyprien era un famoso intellettuale e artista ruandese; dopo la sua conversione a Dio, con Daphrose iniziò un intenso cammino con la Comunità Emmanuel. Nel suo attivo apostolato si impegnò sempre per il superamento delle divisioni etniche in nome della comune fratellanza cristiana.
Dopo aver conseguito la laurea in Medicina, Erminio Filippo Pampuri (1897-1930) diventa medico condotto a Morimondo (MI), dove rimarrà per sei anni. Emerge per la straordinaria carità cristiana. Intanto matura nel suo cuore la vocazione di consacrarsi al Signore e nel 1927 entra nell'Ordine di San Giovanni di Dio (Fatebenefratelli) prendendo il nome di Fra Riccardo. Sarà proclamato santo nel 1989.
Questa donna messicana, innamorata di Dio, cercò la parola che Gesù voleva dire al mondo attraverso di lei per tutta la sua vita, fin quando in età matura sentì che il Signore le chiedeva di realizzare un'opera singolare e per certi versi "fuori moda", ossia quella di seguire le orme di Cristo, amando e prendendosi cura in modo speciale dei sacerdoti anziani, ammalati e in difficoltà. La testimonianza di Madre Maria di Gesù Guízar Barrágan risulta di grande attualità per la Chiesa di oggi e questo breve contributo di carattere divulgativo in lingua italiana, senza alcuna pretesa di esaustività, vorrebbe con ogni modestia contribuire a farne conoscere maggiormente la figura in Italia, dove per giunta le sue discepole Ancelle Guadalupane di Cristo Sacerdote operano da diversi decenni, dal loro arrivo il 25 agosto 1991.
La biografia di un uomo di quelli che, con spirito di fede, non ha mai ceduto di fronte a una chiamata personale impegnativa, da perseguire fino in fondo, per buone ragioni. Chi lo ha conosciuto è pronto a testimoniare questa sua tenacia, e nello stesso tempo è felice di dare atto della sua fedeltà nel viverla con pienezza e con slancio. È di certo questa sua costanza a fare di lui un esempio luminoso di uomo e di religioso, in un contesto socio-culturale ed ecclesiale certamente non dei più favorevoli, entro il quale si è mosso con intelligente generosità, prendendo iniziative incisive, che ancora oggi si riflettono nell'attualità corrente.
"Conoscere Santa Cabrini equivale a immettersi in un mondo che parla di santità quotidiana. Quella della "porta accanto" per dirla con le parole di Papa Francesco. Madre Cabrini la percepisci, infatti, come la compagna di strada che ti aiuta a vivere le vicende della vita, belle o tristi non importa, con il sorriso della speranza". (dalla prefazione di Mons. Rino Fisichella)