
"La teologia dialogica interreligiosa non è una nuova stanza che si aggiunge a quelle già esistenti della teologia biblica, sistematica, dogmatica e fondamentale, ma un modo diverso di abitare ogni stanza". In pagine di ampio respiro, l'autore - riprendendo le riflessioni metodologiche della teologia delle religioni svolte da alcuni suoi esponenti di spicco come Jacques Dupuis, Michael Amaladoss, Claude Geffrè - raggiunge le ultime frontiere del pensiero su cristianesimo e religioni, attingendo al pensiero di David Tracy, Felix Wilfred, Paul Tillich, Raimon Panikkar, Francis X. Clooney e James Fredericks. Sullo sfondo dell'emergente pluralismo religioso e della condizione postmoderna, l'Autore esplora poi alcuni degli ambiti e dei temi critici della prassi e della teoria dell'incontro tra le religioni così da enucleare orientamenti inediti per un ripensamento della metodologia teologica. Di qui l'attenzione specifica a due grandi religioni orientali: l'induismo e il buddismo.
Notevoli sono le difficoltà che gli operatori del diritto affrontano quando si tratta di tradurre in atti formali la normativa canonica relativa al processo penale. A partire da questa constatazione, l'autore ha inteso fornire una serie di pratici schemi operativi che contemplano ogni applicazione dell'intera normativa vigente. Si tratta di 173 formulari, accompagnati da rapide e complete note esplicative. La materia è così suddivisa: la fase pre-processuale dell'indagine previa; il processo penale amministrativo e quello giudiziale; le norme dei giudizi in generale e del giudizio contenzioso ordinario; il tema dell'azione per il risarcimento dei danni; i delitti riservati alla competenza della Congregazione per la Dottrina della Fede, tenuto conto delle recenti modifiche apportate da Benedetto XVI circa le Norme sui delitti più gravi.
Perfezionato nel corso delle tre precedenti edizioni andate esaurite, il Prontuario si presenta ora in una nuova edizione aggiornata e in versione 'atlante'. Seguendo un rigoroso ordine logico-induttivo, l'autore propone lo studio sistematico dei sette libri che compongono il Codice di Diritto Canonico promulgato nel 1983 attraverso tavole schematiche che, con immediatezza, lo rendono accessibile a studenti e operatori del diritto ecclesiastico. La redazione delle tavole è finalizzata ad accompagnare il lettore nello spirito teologico e pastorale alla base dei singoli canoni del Codice attraverso una sintetica analisi che ne mette in evidenza le specifiche peculiarità. Inoltre, attraverso i tanti richiami intertestuali, ciascun istituto giuridico è ricompreso alla luce dell'intero corpo normativo, garantendo un'uniforme visione d'insieme.
Il manuale sulle Norme Generali del Codice di Diritto Canonico del Cardinal Velasio De Paolis e di don Andrea D'Auria è arrivato alla sua seconda edizione. La necessità di questa revisione è stata dovuta soprattutto all'emanazione del motu proprio di Benedetto XVI, "Omnium in mentem", del 26 ottobre 2009, che ha modificato, per l'aspetto che interessa la presente trattazione e relativamente alla materia matrimoniale, la disciplina riguardante l'abbandono della Chiesa con atto formale. Ciò ha permesso di esporre in modo più sistematico anche il contenuto della Dichiarazione del Pontifico Consiglio per i Testi Legislativi del 13 marzo 2006 sempre vertente sul contenuto dell'espressione "formali actu ab Ecclesia Catholica deficere". Si è voluto procedere a questa seconda edizione anche per operare un'attenta revisione di tutta la materia, al fine di renderla più precisa, chiara e comprensibile.
L'annuncio del Vangelo fino agli estremi confini della terra incontra le persone all'interno di comunità caratterizzate da una propria cultura, religione ed etica. La missione evangelizzatrice dovrà pertanto fare i conti con quanto già contraddistingue le diverse popolazioni a livello di fede e anche a livello di costumi, nella consapevolezza della stretta connessione tra l'adesione a Cristo e la vita nuova che questa comporta. Obiettivo centrale del volume è mostrare come, da una parte la prassi e la teologia della missione siano arricchite dall'attenzione alla dimensione morale e, dall'altra parte, come anche la riflessione morale, pensata nella prospettiva della missione, esprima una fecondità particolare. A servizio di questo obiettivo sono posti i diversi momenti che scandiscono il percorso della riflessione e che, di volta in volta, mettono in luce alcuni aspetti particolarmente rilevanti di questo dialogo tra morale e missione. Emergono la densità teologica e pastorale della nozione di esperienza e di conversione, l'attenzione relativamente nuova al tema della "inculturazione della morale" e, soprattutto, la conferma di quanto sia centrale, per questo dialogo interdisciplinare, il mistero di Cristo, mediatore universale e unico di salvezza.
Inculturazione liturgica, previsioni codiciali e adattamento delle Conferenze episcopali (Andrea D'Auria); A Selective Comparison of privilegium fidei Cases. Normative Differences (Elias Frank); La libertà religiosa secondo il canone 586 del CCEO (Maurizio Martinelli) From Fidei donum Priests to Fidei donum Movement (Wojciech A.); La scoperta delle nuove terre: elementi di diritto missionario negli editti papali alessandrini (Pier Virginio Aimone); Pionero en misionología, derecho misional y derecho internacional. La contribución del P. Theodor Grentrup, S.V.D. (Paul B. Steffen).
Per essere l’unico autore biblico di origine e di cultura non ebraica Luca ha vissuto sulla sua pelle il dramma dell’interculturalità e dell’interreligiosità tra mondo ebraico ed ellenista, superandolo a pieni voti (cf. At 15).
Con i suoi due scritti Luca, medico scienziato ellenista, ma anche storico fluido e teologo critico, occupa nel NT una posizione unica, intermedia e intermediaria: tra i due altri sinottici, Marco e Matteo; tra tradizione sinottica e tradizione giovannea; tra “Paolo lucano” e “Paolo epistolare”; tra ecumene ellenista e località ebraica; tra chiesa ellenista e chiesa gerusalemitana. Da questa intermediarietà scaturisce una chiesa lucana capace di fare la sua storia e allo stesso tempo di riscriverla criticamente nella discontinua continuità.
In un’epoca, come la nostra, la cui globalità supera di gran lunga l’ecumene romano-ellenista, le critiche di Luca e i suoi teoremi missionologici meritano un’attenzione speciale da parte della Chiesa in cammino verso una seconda epocale Gerusalemme. Nell’odierno metabolismo e fermentazione interreligiosa e interculturale l’evangelista Luca, teorico e testimone della missione, può essere guida e ispirazione.
P. Giuseppe Frizzi, missionario della Consolata, ha studiato filosofia e teologia all’Università Urbaniana e continuato gli studi a Mu¨nster, Germania, ottenendo il dottorato in esegesi del NT. Dal 1975 lavora in Mozambico, tra l’etnia Macua Scirima, dove ha continuato a fare esegesi non solo sui testi della Bibbia, ma anche su quelli orali-scritti della biosofia e biosfera Macua Xirima. Dirige il Centro di Investigazione Macua Scirima, distretto di Maúa (Niassa, Mozambico), dando corsi di lingua e di cultura Macua Scirima e seguendo i percorsi formativi di studenti universitari di varie nazioni. Nel 2009 la Pontificia Università Urbaniana lo ha insignito della Laurea honoris causa. È autore di lavori pioneristici come il Dicionário Xirima-Português e Português-Xirima. Gramática e Alfabetizaçaão (2005), e il poderoso volume Biosofia e Biosfera Xirima (2008), la traduzione della Bibbia in lingua Macua Scirima, la Biblya Exirima (2002), realizzati con l'intensa cooperazione di catechisti e catechiste locali.
Anche per i credenti, il mistero che si dischiude in Gesù Cristo si è posto e continua a porsi, attraverso i secoli, come interrogativo fondamentale e ineludibile. È soprattutto il punto di vista degli uomini di fede che qui è fatto proprio dall'autore. In forma agile e coincisa, egli conduce la sua indagine con l'obiettivo di individuare i termini in cui il rapporto con Gesù è andato delineandosi sul piano storico e culturale e che disegnano quello sguardo appassionato che da due millenni ogni cristiano non smette di volgere al volto di Dio. Vi sono fatte emergere con chiarezza anche le tematiche teologiche legate al difficile rapporto tra storia e fede e alle molteplici immagini del Figlio di Dio offerte dalle diverse prospettive di ricerca contemporanea.
I processi di globalizzazione con le proprie contraddizioni, i flussi migratori che sempre più stanno cambiando il volto di molte nazioni, città e persino comunità cristiane, pongono al centro dell'attenzione la questione dell'annuncio del Vangelo, in una realtà complessa segnata da un contesto sempre più multiculturale e multireligioso. Il mondo della mobilità umana diventa una vera "agorà" dove il Vangelo e l'opera di evangelizzazione entrano direttamente a contatto con persone e culture, le plasmano e le aprono alla ricchezza di espressione di ciascuno, in una prospettiva di comunione e di dialogo interculturale. La comunità cristiana è quindi chiamata continuamente ad aggiornare i propri modelli pastorali per far fronte alle nuove sfide; le varie esperienze dimostrano un continuo dinamismo in tal senso, anche se non mancano le difficoltà. Questo volume raccoglie le relazioni dell'Atto Accademico del SIMI nel 2012 e altri contributi che insieme vogliono essere non solo una riflessione, ma anche uno stimolo per gli operatori pastorali e le comunità a rispondere in maniera adeguata ai cambiamenti in atto.