
C'è una strada per essere "più vivi e più umani"? Sì, ci dicono gli autori di questo libro, ideale proseguimento del loro precedente Giuseppe siamo noi. È la strada delle virtù, temi forse oggi passati un poco in disuso, quasi dimenticati, ma che devono tornare a essere essenziali nella nostra vita. Le virtù, però, come occasione concreta e non come teoria, capaci di permeare la nostra esistenza nei suoi momenti decisivi: l'amore, le scelte, il discernimento, la giustizia, la famiglia... L'esistenza umana, infatti, non è evento puramente biologico, ma qualcosa di più: avventura spirituale, avventura dell'anima. E solo il ritorno alle virtù come caratteristiche umane piene può aiutarci a rendere la vita capace di generare vita: esperienza di comunità e non mero esercizio narcisistico e individuale, perché, come dicono i due autori, «una virtù che non incontra le provocazioni della realtà e le persone concrete, che non si sporca di terra e forse neanche di peccato, non è virtù».
Prendersi cura della propria anima è altrettanto importante che aiutare il proprio corpo nei momenti decisivi dell’esistenza.
Vi sono centinaia di testi che si occupano del benessere fisico delle donne in dolce attesa e della qualità psicologica della vita delle stesse; ma, in tutto ciò, mancava finora un libro sulla spiritualità del tempo della gestazione, una vera e propria guida per l’accompagnamento spirituale durante la gravidanza.
Queste pagine, scritte da una madre e pensate non solo per le donne ma per le coppie, vengono a occupare questo vuoto: Éline Landon accompagna i nove mesi dell’attesa con meditazioni, preghiere e riflessioni, ciascuna adatta al momento particolare e ai sentimenti che emergono – a volte con forza – nei giorni che precedono la nascita di un figlio.
Un libro da proporre a tutte le donne che aspettano un figlio.
Tre cose servono: l'amore per Cristo, l'amore fraterno, l'amore per gli altri.
Dalla lettera del 30 giugno 2005
Voglio solo mettere Cristo sempre più al centro della Chiesa. Poi sarà Lui a fare le riforme necessarie.
Francesco
Penso che sia importante per tutti, non solo noi artisti, fare qualcosa di buono per aiutare gli altri. Quella partita (la partita del cuore del 1993) me la ricordo benissimo e fu motivo di grande orgoglio per tutti noi riuscire ad aprire quel nuovo reparto. Ci sentimmo migliori sia come artisti sia come uomini, dopo aver fatto qualcosa del genere. La Nazionale Cantanti ci ha insegnato a elevarci come persone e anche come artisti con gesti come quello.
Dalla testimonianza di Gianni Morandi
Si può dire " il popolo evangelizza continuamente se stesso". Qui riveste importanza la pietà popolare, autentica espressione dell'azione missionaria spontanea del Popolo di Dio.
Francesco
Gli gnostici concepiscono una mente senza incarnazione, incapace di toccare la carne sofferente di Cristo negli altri, ingessata in un'enciclopedia di astrazioni.
Francesco
Il libro parla del dolore.
Non per offrire una soluzione o una via di fuga: al discepolo la sofferenza non è evitata.
E nemmeno la Bibbia offre una soluzione univoca e condivisa.
Dobbiamo arrenderci all’evidenza: la sofferenza è un mistero che ci sfugge, nella sua complessità.
Eppure possiamo provare a riflettere, a mettere in gioco la conoscenza e la dignità, l’intelligenza e il ragionamento, perché così vuole il nostro Dio.
Nonostante tutto, Dio è buono.
Nonostante tutto, possiamo amare.
Nonostante tutto, la vita è straordinaria.
Perché esistono il dolore e la sofferenza? Paolo Curtaz riflette su uno dei grandi misteri della vita di ogni persona.
La sofferenza, specie la sofferenza dell'innocente, è l'unica seria obiezione all'esistenza di un Dio buono e compassionevole e, da sempre, rappresenta un problema serio per chi accoglie il volto del Padre che Gesù ci ha svelato. Perché soffriamo? A cosa serve il dolore? Questo saggio riflette, con semplicità , sulla sofferenza, interrogando la Parola di Dio, senza voler dare una risposta esaustiva che la Bibbia stessa non offre. Paolo Curtaz, uno degli autori spirituali più apprezzati e originali di questi anni, porta in questo volume intenso e profondo vicende personali e di altre persone segnate dal dolore, senza nessuna pretesa di dare risposte scontate, ma con il desiderio di seguire le poche tracce di luce che emergono dalla riflessione biblica e dall'esperienza di chi è passato attraverso la sofferenza riuscendo a scorgere una prospettiva di speranza.
Questo strumento vuole essere un tentativo di risposta al desiderio di preghiera e di interiorità espresso da molti in un mondo frammentato e caotico. Nasce dall’esperienza fatta in questi anni in cui assistiamo ad un crescente desiderio di riscoperta di una fede che non sia una vaga appartenenza culturale.
Nel Campo, i ragazzi si “trasformano” in esperti archeologi con il compito di ricostruire l’antica città del Re Davide. Scoprendo i resti delle mura o ritrovando la corona, giorno dopo giorno, i ragazzi, entrano nella storia del giovane re, raccontata nei libri di Samuele, imparando a guadare oltre ciò che appare. 0
Sul Testo Ragazzi 2019 “Come se vedessero l’invisibile”, che si suddivide in 6 giorni, trovate:
l’itinerario per le preghiere quotidiane
un fumetto su Davide e l’archeologo
testimoni vocazionali
Testo adatto per guidare le preghiere di campi scuola, o incontri di animazione, sul tema della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni 2019, in collaborazione con l’Ufficio Nazionale di Pastorale Vocazionale.
Associato alla Guida Animatori del CampoRagazzi 1