
Queste pagine bibliche sono state scritte per noi e ci riguardano: in quelle vicende possiamo riscoprire la nostra stessa vita e considerare il nostro cammino di alleanza con il Signore.
I papà non sono tutti uguali. Possono essere alti oppure bassi. pigri o sportivi, pazienti o nervosetti. Però tutti, ma proprio tutti hanno un segreto.
Un itinerario di contemplazione del mistero Cristo suddiviso in 15 stazioni a partire dalla prospettiva di alcuni personaggi evangelici. La passione di Cristo diventa specchio per scrutare il cuore dell'uomo e rivelare quello che in esso si nasconde. Alla luce del suo Amore scopriamo gli anfratti più bui del nostro peccato raggiunti e redenti della grazia della sua misericordia.
Questo strumento vuole essere un tentativo di risposta al desiderio di preghiera e di interiorità espresso da molti in un mondo frammentato e caotico. Nasce dall’esperienza fatta in questi anni in cui assistiamo ad un crescente desiderio di riscoperta di una fede che non sia una vaga appartenenza culturale
Dal 1968 è il più qualificato e apprezzato strumento di lavoro per la comunicazione di fede nelle assemblee liturgiche. Il suo intento non è quello di sostituirsi ai responsabili delle comunità cristiane, ma di offrire loro un qualificato contributo per animare in modo sempre più adeguato e incisivo le assemblee celebranti, domenicali e festive.
Per ciascuna domenica e festa vengono proposti quattro contributi per preparare l'omelia:
– un'analisi delle tre letture bibliche, con elementi per indagare il senso originale dei testi;
– una riflessione su un tema particolare che sta al centro della Parola di Dio;
– uno schema completo di omelia, con indicazioni per la celebrazione e la regia liturgica;
– due schede (una per il presidente, una per i collaboratori) che suggeriscono gli interventi di parola adatti alle diverse figure ministeriali e alle diverse sequenze celebrative.
Ogni fascicolo è inoltre arricchito da:
– un Dossier monografico che passa in rassegna una nutrita sequenza dei nostri modi di dire: Portare la propria croce, Lasciarsi guidare dallo spirito, Vivere in grazia di Dio, Offrire le sofferenze a Dio, Con la preghiera di ottiene tutto;
– un Sussidio pratico per celebrazioni particolari durante l’anno liturgico e per interpretare cristianamente le vicende della vita civile ed ecclesiale (Celebrazioni della Parola, Via Crucis, Novene…)
– una Rubrica «Per comunicare meglio»
SOMMARIO:
L’ira di Caino (pag. 4)
Dionisio Candido
Un Mosè adirato? (pag. 10)
Michelangelo Priotto
«Non darò sfogo alla mia ira» (OS 11,9). L’ira mutata in tenerezza (pag. 15)
Guido Benzi
«L’iracondo mostra stoltezza» (PR 14,29). L’educazione e la cura (pag. 20)
Sebastiano Pinto
Discepoli di un maestro mite: la sfida evangelica dello stile che disarma la violenza (pag. 25)
Rosalba Manes
L’ira dell’agnello. La prospettiva paradossale dell’Apocalisse (pag. 31)
Claudio Doglio
Quando l’ira entra in scena (pag. 37)
Riccardo Battocchio
L’ira. La gratuità come antidoto (pag. 41)
Valentino Bulgarelli
Dall’aggressività alla nonviolenza (pag. 45)
Rosella De Leonibus
Amore, carità, misericordia, tenerezza... i nomi della prossimità di Dio verso di noi e quelli della nostra prossimità vicendevole sono infiniti, poiché infinite sono le sfumature della passione che ci accomuna nell'incontro con l'Altro e con gli altri. In Papa Francesco, questi nomi sono tutti riscontrabili e ricorrenti, quasi come un refrain della sua predicazione. Come altre parole-chiave del suo pontificato (perdono, gioia, cammino, vita...), anche queste rimangono fondamentali per incontrarne la profonda spiritualità, radicata nel Vangelo e nella tradizione della Chiesa.
Il tema del coraggio, che è al centro di questo libretto, è una costante del pensiero e della predicazione di Papa Francesco, fin dall'inizio del suo pontificato. Si tratta, volta per volta, del coraggio che ci manca come uomini; del coraggio che inseguiamo nella fatica del quotidiano; del coraggio che le sfide del mondo ci impongono... Tutto e sempre in riferimento al coraggio che fonda la vita credente: quello di Cristo di fronte alla croce, testimonianza di una possibilità che ci è data per trasformare il male in bene. Da questo "coraggio di Cristo- viene il coraggio fedele delle donne e degli uomini che, nella storia, hanno dato testimonianza di amore.
Analizzare il cristianesimo delle origini nella sua pluralità interna e nella sua interrelazione con l'ideologia imperiale: sono queste le due principali peculiarità di un'opera che elabora in modo organico i risultati di decenni di ricerche e studi. L'autore delinea i tratti salienti delle tre forme originarie che il movimento di Gesù ha assunto nei primi due secoli: il giudeo-cristianesimo incentrato sul rispetto della Legge e sul radicalismo etico; il cristianesimo ellenistico imperniato sulla sola fede nella morte e risurrezione di Gesù; il cristianesimo gnostico, sostenitore della salvezza derivante da una conoscenza rivelata che proietta il credente nel mondo divino. Di pari passo, analizza i fattori decisivi del grande e rapido successo della nuova religione e le armi culturali con cui il piccolo gruppo si è lanciato alla conquista dell'Impero. La tesi del volume è che i primi cristiani, con un atteggiamento audace e sorprendente, trasposero, risignificati, gli attributi dell'imperatore divinizzato alla figura di Gesù. Pur adattandosi alla cultura dominante, essi realizzarono un'inversione simbolica che delegittimò la funzione messianica e salvifica del culto all'imperatore, a favore della figura di un altro salvatore, un altro dio: quel Gesù che è l'unico e vero signore della storia con la sua morte e risurrezione.
Ti incontro e devo voltare lo sguardo. Ti incontro e devo cambiare strada. Non sono pronta a incontrare i tuoi occhi.
Nessuno sa che scrivo a te, nessuno sa che scrivo, che leggo libri e che amo.