
Dal 2011, la Siria è sconvolta da una lunga e dolorosa guerra. In questa situazione, i cristiani di Siria hanno temuto per la propria sopravvivenza. Su di loro incombevano le vicende in Iraq, dove le comunità cristiane sono state ridotte ai minimi termini e il ricordo più lontano, ma non meno drammatico, dei massacri operati tra il 1915 e il 1918. Nonostante questo, la loro voce, la loro analisi della situazione, la loro protesta rispetto ad alcune decisioni dei Paesi occidentali coinvolti nella crisi è sempre stata relegata ai margini, quando non addirittura censurata. Perché? Questo libro, servendosi di testimonianze di prima mano e di una accurata ricostruzione degli eventi, cerca di rispondere a tale imbarazzante domanda. E di ridare voce ai cristiani che cercano ora di essere in prima fila non solo nella ricostruzione della Siria ma anche nella cura delle profonde ferite che il conflitto ha inferto.
La solitudine ha molte facce eppure non tutte negative, anzi! La sfida sta nel riuscire ad ascoltarla e a imparare a danzare con lei. «Spero che le mie riflessioni possano aiutarti a trovare una musica – che è senso e orizzonte – che ti accompagni. Nella solitudine e nella vita».
Papa Francesco parla spesso in «parabole» tratte dalla vita vissuta: questo è un aspetto poco studiato della sua predicazione, benché segnalato dai media a motivo di parole e immagini che risultano nuove per la lingua dei papi.
Siamo nell’epoca degli slogan, delle frasi gridate, delle notizie false. Il pensiero muore insieme ai suoi eroi. E lascia sul terreno le macerie di un’umanità disorientata, che vaga senza una direzione. Il tempo ci divora con il suo inesorabile passaggio: tutto troppo veloce per fermarsi a pensare. Non c’è tempo per riflettere. Le decisioni chiedono rapidità. Questo libro nasce proprio da questo invito e da questa inquietudine. Tornare a pensare, per dare respiro e spazio in noi alle grandi domande della vita, quelle cose che stanno a cuore a ciascuno, ma su cui non abbiamo più l’audacia di riflettere. La struttura del testo: una domanda-chiave sulle questioni fondamentali della vita (il tempo, la morte, l’amore, la libertà, il desiderio…), un’introduzione letteraria al tema posto dalla domanda, una riflessione con stile esistenziale, un esercizio da vivere.
Gaetano Piccolo, gesuita, è docente di Metafisica presso la Pontificia Università Gregoriana. Autore di numerosi testi, con Paoline ha pubblicato, tra gli altri: Leggersi dentro. Con il Vangelo di Matteo (2016); Leggersi dentro. Con il Vangelo di Marco (2017); Testa o cuore. L’arte del discernimento (20173); Il profumo dello sposo. Esercizi spirituali con il Cantico dei Cantici (2018); Vita crucis (2019).
Questo libro raccoglie testi e preghiere di don Tonino Bello, che possono accompagnare diverse esigenze pastorali, differenti occasioni della vita e i tempi liturgici.
Pregare oggi con le sue parole è un modo per scoprire relazioni nuove, capacità di convivialità, di tenerezza e di condivisione, per costruire un mondo più umano e più giusto.
Qualche mese fa, Alex Zanotelli chiedeva, a toni forti, ai giornalisti di far conoscere i tanti volti dell’Africa, terra di numerose culture e lingue da cui provengono molti di coloro che vengono percepiti come i disturbatori alle nostre frontiere. Il ritornello sempre più frequente è: «Perché non se ne stanno a casa loro?». Ma cosa significa «casa loro?». E poi siamo davvero così sicuri che l’Africa si stia riversando in Europa? E in che condizioni vive chi resta?
Abale e Alamtara, in Mozambico; Kabi a Nairobi; Marianne ed Enzo in Sierra Leone e poi Miracle in Benin. Sono solo alcune delle storie e testimonianze raccolte dallo stesso Autore, in Africa, e raccontate in questo libro. Un viaggio in quattro Paesi, per mettere in luce i drammi, le angherie, la povertà che ancora oggi affligge quella parte del mondo, non sempre rappresentata sugli scenari mondiali. Sullo sfondo il racconto di chi «l’aiuto a casa loro» lo offre davvero.
La Chiesa è ricca o povera? Che differenza c’è tra Stato Vaticano e Santa Sede? Da dove arrivano le risorse e come vengono impiegate? A queste e altre domande cerca di rispondere Mimmo Muolo per sgombrare il campo da luoghi comuni ed equivoci che spesso circolano quando si parla dei «soldi della Chiesa». Si spiega quindi il meccanismo di distribuzione dell’8x1000, grazie al quale è possibile realizzare pratiche di solidarietà sempre più diversificate e adeguate alle necessità del nostro tempo: dalle social cards che forniscono un aiuto immediatamente spendibile, per esempio, alla messa a disposizione di appartamenti per gli sfrattati.
Non si tratta più semplicemente, cioè, di una carità assistenziale, ma di iniziative rispettose della dignità umana. È questo il salto di qualità richiesto a chi intenda impegnarsi per gli altri nello spirito della povertà evangelica.
Nel pollaio c’è una gallina molto speciale. Ha ali grandi, troppo grandi, che la fanno inciampare a ogni passo. Le prova tutte per risolvere il problema, seguendo i consigli dell’amico ragno. Ma quello che considera un handicap si rivela una risorsa: dopo essere finita nel recinto del toro, inseguita dall’animale infuriato corre, corre e a un certo punto spicca il volo. Non solo si mette in salvo ma scopre quanto è bello viaggiare.
«Quando amore ti chiama, segui il segno»: è questa forse l’espressione più nota di Kahlil Gibran riguardo all’amore. Il testo raccoglie i brani più significativi ed evocativi dedicati dallo scrittore libanese a questo sentimento, vero filo conduttore delle sue opere. Illuminante a tale proposito una frase tratta da una sua parabola: «La vita è divisa in due metà: l’una gelida, l’altra accesa. La metà accesa è l’amore».
Il tema è declinato secondo le diverse forme in cui l’amore si manifesta: nel rapporto uomo-donna, nell’amore filiale, nell’amore-carità per il prossimo, nell’amore per Dio, fonte stessa dell’Amore.
Ci sono gli sportivi, che, quando giocano a campana, con un salto solo raggiungono l’ultima casella! E i sognatori, che collezionano aforismi e quadrifogli. I timidi, i chiacchieroni, i testardi, i seriosi, gli spiritosi… Quando si è così diversi non sempre è facile capirsi. Allora, fare il primo passo è un atto di coraggio…