
Età di lettura: da 8 anni.
Chi è san Giuseppe? Cosa possiamo imparare dalla sua vita? Come possiamo pregarlo? Le pagine del libro accompagnano il giovane lettore alla scoperta di una delle figure più discrete del Vangelo, ma decisive nella vita di Gesù, nella storia della Chiesa e nella fede di molti. Giuseppe è il custode, colui che nello stesso modo e con la stessa premura con cui ha custodito il Figlio di Dio, continua a custodire l’umanità, la Chiesa, ogni realtà fragile. Nelle sue tre parti questo libro aiuta i ragazzi a comprendere cosa ha vissuto san Giuseppe, qual è il suo ruolo accanto a Maria, quale messaggio oggi ci rivolge e in che modo e con quali preghiere possiamo rivolgerci a lui. La terza parte del libro offre alcune preghiere che i bambini possono recitare a casa, al catechismo, in diverse occasioni.
Invocato per secoli come protettore e guida, san Giuseppe continua a essere “una buona notizia” per il nostro mondo impoverito e sofferente. Non sembra un caso che papa Francesco abbia voluto dedicare a lui questo anno, un tempo tra i più difficili e drammatici che l’umanità tutta abbia mai vissuto. Queste pagine desiderano offrire un po’ di luce a chi vuole rileggere la propria esperienza credente alla luce della vita e della fede di Giuseppe di Nazareth. La Scrittura, la tradizione cristiana e quello che il nostro pianeta sta vivendo si sono date appuntamento per invitarci ad affinare gli occhi del cuore, dell’interiorità, per scorgere le tracce di quella Presenza latente che avvolge e penetra tutta la realtà. La vita di Giuseppe, una vita senza indice, può dire molto alla nostra vita. La sua sembra una storia fatta di semplicità, ma quanto è essenziale la sua parte nell’arazzo multicolore della storia della salvezza. Cercatori di Dio, gruppi cristiani e comunità religiose troveranno in queste pagine prospettive suggestive che illumineranno il loro sguardo.
È un libretto di preghiere pensato per adolescenti e giovani. Immagini, colori e parole provano a mettere in contatto Dio e i ragazzi, a trasformare in preghiera il loro mondo, i loro problemi, le loro questioni scottanti: amore, senso della vita, dolore, incomprensione, delusioni. Le domande sono le loro domande. I simboli sono i loro simboli. Potrebbe sembrare eccessivo, ma è null'altro che un mondo realmente esistente, fatto di eccessi, in cui Dio può e vuole entrare. E questo testo è un tentativo di accesso!
L'impegno, i sogni, il coraggio, la fede e lo stile di vita scelto fanno di Rosario Livatino, il giovane giudice siciliano ucciso dalla mafia, tutt'altro che un «giudice ragazzino», come è stato soprannominato. In queste pagine parlano di lui e per lui la sua città, alcuni oggetti personali, i luoghi di studio e di lavoro, i simboli della fede e della giustizia, e alcuni testimoni. Si può vivere fin da ragazzi un'esistenza piena, ricca di speranza e interesse per il bene di tutti! Rosario diventa modello, oggi, di una vita semplice ma intensa, di una dedizione al lavoro vissuto in modo coerente, di una fede profonda e concreta e di un saldo senso civico e del dovere, anche nella lotta quotidiana contro poteri forti come la mafia. Età di lettura: da 10 anni.
Il sussidio pastorale ci prepara alla Pentecoste. La "Parola" per eccellenza è Gesù, la Parola fatta carne, poi ci sono tante altre "parole" che Gesù, attraverso la forza dello Spirito Santo, ci chiede di incarnare nella nostra vita per portare frutto in noi e intorno a noi, rendendoci suoi testimoni autentici. Ecco alcune coppie di "parole dello Spirito Santo" che guidano il percorso della novena: fede-coerenza, dialogo-accoglienza, novità-stupore, dono-gratuità. Parole fondamentali per il nostro cammino di cristiani, presentate nelle varie tappe anche attraverso passi biblici e del Magistero.
Il testo prende in considerazione la preghiera Salve Regina e ne commenta, quasi singolarmente, le parole che la costituiscono, una parola per ogni giorno del mese mariano. Nel primo giorno, per esempio, si riflette su «Salve», l'esordio della preghiera; nei giorni seguenti sull'appellativo «Regina», quindi sul significato di «misericordia» e così via. Le meditazioni comprendono di volta in volta aspetti linguistici, storici, scritturistici, esistenziali. Sono precedute da una citazione biblica e concluse da un proposito cui tener fede e da un'invocazione a Maria.
Le riflessioni-meditazioni su Maria, scritte da Enrico Masseroni durante i molti pellegrinaggi mariani compiuti come guida spirituale, accompagnano il lettore, ripercorrendo le vicende bibliche di Maria, il cui pellegrinare terreno è la traccia di ogni pellegrinare umano. Dalla partenza coraggiosa verso l'ignoto, connotato dal fiat, al percorso accanto alla vita pubblica di Gesù, alla passione e morte in croce del Figlio, fino alla risurrezione e all'attesa dello Spirito Santo e dell'avvio della Chiesa nascente. I capitoli brevi, ma incisivi, iniziano con una citazioni biblica, cui segue il commento dell'Autore e una breve preghiera conclusiva.
Il testo racconta la storia e l'attività di don Fortunato Di Noto, sacerdote siciliano, fondatore dell'associazione Meter, da molti anni in prima linea nella lotta alla pedofilia e alla pedopornofilia diffusa specialmente tramite Internet. Alle descrizioni e osservazioni dell'Autore sulla realtà sociale si alternano lunghi brani in cui don Fortunato parla in prima persona della propria vita, a partire dagli anni della giovinezza a Ragusa per arrivare fino a oggi, mettendo in luce difficoltà e successi del suo impegno a difesa dei bambini. Un capitolo è dedicato anche alla pedofilia nella Chiesa; l'ultimo capitolo raccoglie alcune testimonianze rese in età adulta dalle vittime stesse.
Scrive papa Francesco: «Con questa Lettera apostolica desidero anch'io accostarmi alla vita e all'opera dell'illustre Poeta (...), per cogliere quei moniti e quelle riflessioni che ancora oggi sono essenziali per tutta l'umanità, non solo per i credenti. L'opera di Dante, infatti, è parte integrante della nostra cultura, ci rimanda alle radici cristiane dell'Europa e dell'Occidente, rappresenta il patrimonio di ideali e di valori che anche oggi la Chiesa e la società civile propongono come base della convivenza umana, in cui possiamo e dobbiamo riconoscerci tutti fratelli». Ad introdurre Candor lucis aeternae Franco Nembrini, mano esperta del Sommo Poeta e appassionato divulgatore della Divina Commedia anche tra giovani lettori. Introduzione Franco Nembrini.