
Descrizione
Si tratta di una «riflessione di senso» sulla vita affettiva della persona per imparare la difficile arte di stare al mondo. Il lavoro parte dai racconti che alcune persone fanno di sé, dai quali non emergono grandi ambizioni, se non: guadagnare soldi, non avere regole; assenza di progetti e sogni, calpestare l’amicizia, tradire, fare sesso, non avere voglia di riflettere e di pensare; negare Dio… Al fine di tracciare una strada per la felicità che passi attraverso la conoscenza di sé e aiuti la persona a rendere armonica la propria vita, la riflessione degli Autori utilizza un’immagine (barchetta = l’IO) e si sviluppa attraverso la descrizione di un metodo: il quadrante della personalità. Sullo scafo della barchetta sono tracciate le tre aperture dell’individuo: verso le cose, le persone e l’affermazione di sé. L’albero maestro è diviso nei tre livelli dell’esistenza umana: - fisiologico (fame, sesso, paura della morte); - psicologico (creatività, socialità, ricerca di senso); - spirituale (povertà, castità, obbedienza). In Appendice vengono proposti temi e schemi per dei laboratori sulla vita affettiva, da realizzare a tappe.
Punti forti
• Sussidio formativo che mette bene in evidenzia come «educare» significhi «orientare », al fine di armonizzare la sfera fisiologica, con quella psicologica e spirituale.
• La riflessione-laboratorio offre ai ragazzi una scala di valori e dei criteri per mettere ordine nella propria vita e viverla in pienezza. L’argomento «vita affettiva» suscita curiosità nei giovani; è parte di loro.
Destinatari
• Formatori e animatori di giovani, che possono usufruire del laboratorio come di un master. Parrocchie/ scuole; giovani coppie.
• Prestare particolare attenzione al territorio di Napoli e dintorni, dove gli autori intendono proporre incontri e... anche fare una iniziativa legata a una T-shirt...
Autori
Aniello Di Luca, sacerdote. Ordinato presbitero della Diocesi di Napoli nel 2007, dal 2009 svolge il suo ministero presso il seminario maggiore arcivescovile «A. Ascalesi» come educatore del primo biennio, e collabora nella parrocchia di sant’Antonio da Padova a San Giorgio a Cremano (Napoli).
Anna Maria Arnese, vive a Napoli con il marito e il figlio. Laureata in Lettere classiche, insegna materie letterarie, latino e greco presso il liceo «J. Sannazaro». Da anni è impegnata come catechista in parrocchia e insegna greco antico al Seminario maggiore «A. Ascalesi».
Miriam Casale, «mamma a tempo pieno» è laureanda in Sociologia, educatrice e web writer. Da diversi anni anima percorsi di catechesi rivolti ai giovani della sua parrocchia di appartenenza. Il costante rapporto con i suoi educandi, le ha permesso di affinare le sue capacità comunicative, occupandosi inoltre, come blogger, di argomenti riguardanti l’educazione.
Descrizione
Gli Autori affermano che per coltivare relazioni significative è importante saper ascoltare. Perché l’ascolto crea quello spazio privilegiato di una realtà partecipativa, di scambio in cui la persona non è più il soggetto che agisce, bensì colui che partecipa, invece, a un processo relazionale, il dialogo appunto. Saper comunicare, però, è anche saper vedere il mondo con gli occhi dell’altro. Quindi, non assolutizzare le proprie ideee, il proprio punto di vista. E poi, bando alle “maschere” che talvolta si indossano nelle relazioni per non farci conoscere come realmente siamo. Il testo ha delle riflessioni interessanti, più di tipo formativo-religioso che psicologico. Tuttavia, tiene conto anche del pensiero di psicologi contemporanei che cita diverse volte, oltre a citazioni bibliche. Il linguaggio è immediato, discorsivo.
Punti forti
• Necessità del dialogo nelle relazioni.
• Le maschere che si indossano nelle relazioni.
• Come migliorare il nostro dialogare.
Destinatari
• Per giovani ed educatori. Ma l’argomento può avere un campo più vasto di interessati.
Autori
Luciano Tallarico, giornalista, ha conseguito il Dottorato in Teologia. Insegnante di religione nel Liceo tecnico-scientifico di Rivoli (TO). È autore di diverse pubblicazioni. Tiziana Pieruz, fotografa, è sposata e mamma di due figli. È membro della Commissione Catechesi della diocesi di Susa. Ma si occupa anche di catechesi parrocchiale.
Descrizione
È un testo teatrale sulla tolleranza, sul rispetto della diversità che significa saper vedere, al di là delle sovrastrutture esteriori, l’identità basilare della natura umana. Racconta le avventure “tinte di giallo” di quattro amici undicenni - Marco, Luca, Tommy, Anna - e del loro compagno di classe Manoj che, per far parte del loro mondo, per avere la loro amicizia mette in atto un piano geniale. Il concorso, a partire dall’albo illustrato, darà modo ai bambini di provare sulla propria pelle il significato delle tematiche affrontate. Un testo teatrale permette, infatti, una grande immedesimazione da parte loro: in particolare i bambini hanno bisogno di identificarsi nei personaggi e nelle trame che leggono, soprattutto quando trasmettono valori fondamentali. «Il mio braccio sopra il tuo» ha vinto la prima edizione del Concorso Nazionale di Drammaturgia «Michele Mazzella», presieduto da Gigi Proietti.
Punti forti
• Il testo è collegato al concorso promosso da Soleterre- strategie di pace ONLUS, con il sostegno di Paoline Editoriale e il patrocinio del Ministero per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione e della Fondazione della CEI Migrantes.
• Essendo un testo teatrale, permette ai bambini di immedesimarsi e identificarsi nei personaggi.
• La tematica dell’inclusione scolastica e sociale di bambini stranieri o con disabilità è molto attuale oggi in Italia.
• La diversità, l’«altro», sono valori che contribuiscono a rendere la vita più varia e più bella.
Destinatari
• L’albo illustrato si rivolge a bambini di età tra i 9 e gli 11 anni
• Scuole e insegnanti e catechisti che vogliono affrontare questi problemi in modo dinamico attraverso l’azione teatrale
Autore
Pier Paolo Frigotto è insegnante di Liceo. Ha realizzato con i suoi allievi numerosi progetti scolastici in diversi settori (cortometraggi, spot, documentari) per i quali ha ottenuto lusinghieri riconoscimenti. Ha ideato e curato con le scuole il progetto Il Decalogo oggi. Un cammino di libertà (ed. Paoline) che presenta i comandamenti a livello interdisciplinare.
Illustratrice
Francesca Vignaga ha maturato la sua esperienza artistica soprattutto nel campo dell’illustrazione per l’infanzia. Ha ottenuto numerosi premi e riconoscimenti a livello internazionale: la selezione alla mostra “Le immagini della fantasia” di Sarmede, il Primo premio al concorso “Il gabbiano Jonathan Livingston” a Torino nel 2002, il Secondo premio ad “Illustrissimi: acqua” di Riccione nel 2005, il Terzo premio al concorso Baraccano di Bologna nel 2007 e il Terzo premio a “Scarpetta d’oro” nel 2010. Per Paoline ha illustrato Le dieci Marie. Ha al suo attivo pubblicazioni in Italia e all’estero, e realizza laboratori di pittura e di riciclo creativo.
Descrizione
Una strampalata ciurma di pirati sta solcando i mari diretta a... Milano! Dopo aver percorso i navigli, il galeone, al comando di Capitan Tempesta, approda nella Darsena sotto gli occhi stupiti dei passanti. Principe, Perdipezzi, Alleluja e tutti gli altri pirati abbandonano il galeone per prendere il tram e la metropolitana. Direzione: la scuola dell’infanzia di via Massaua nel cui giardino, secondo i loro calcoli, un vecchio pirata ha nascosto l’Elisir Fieromoschetto che darebbe loro l’ardimento perduto. Ma una volta arrivati all’asilo la ciurma viene letteralmente assalita dai bambini che, lungi dall’avere paura di loro, li tempestano di domande e li coinvolgono nei loro giochi, sotto gli occhi atterriti, invece, delle maestre legate come salami. A risolvere la situazione arrivano Lorenzo e Samantha, due bambini della vicina scuola elementare che, sfuggiti al controllo di nonne e baby sitter e insospettiti dallo strano movimento nell’asilo, si sono intrufolati e hanno convinto i pirati che, per risolver i loro problemi, ci vuole ben altro: ovvero, trasformare la nave in un galeone vacanze. Così fanno e i pirati ripartono con il loro galeone, stabilendosi al Porto antico di Genova per diventare un’attrazione per turisti. Poi ogni estate riprendono i mari con una ciurma davvero eccezionale: i bambini dell’asilo, che trascorrono così vacanze meravigliose all’insegna dell’aria di mare e dell’avventura.
Punti forti
• Temi affrontati: la pirateria, lo spirito d’avventura, l’innocenza contagiosa ed entusiasta dell’infanzia, la capacità di superare i propri limiti e andare oltre i pregiudizi; il gioco e le sue infinite declinazioni fantastiche; il rapporto adulti e bambini.
• Presenza di un piccolo glossario con la spiegazione dei termini marinareschi.
• Stile narrativo molto divertente e coinvolgente.
Destinatari
• Bambini della seconda età scolare.
• Genitori, insegnanti, educatori.
Autrice
Anna Servida, milanese (1964), laureata in lingue e letterature straniere moderne presso l’Università Cattolica, ha lavorato per anni come traduttrice di prodotti e manualistica software per svariate agenzie. Dopo la nascita dei quattro figli si è dedicata esclusivamente alla famiglia, al volontariato con l’organizzazione per i diritti umani Survival International, all’animazione alla lettura nelle scuole e nelle biblioteche scolastiche. Dalla sua esperienza con i bambini nasce il suo primo libro.
Illustratrice
Sara Vivan, milanese (1971), si è specializzata all’Istituto Europeo di Design e all’Accademia di Brera, oltre a seguire vari workshops con illustratori del calibro di Chiara Carrer, Arianna Papini, Josè Munoz e Guido Scarbottolo. Ha lavorato per anni nel design di moda per marchi come Aspesi, Blumarine, Alberto Biani. Questo è il suo esordio come illustratrice per ragazzi.
Contin
Descrizione
L’autore, afferma che, in tutti i suoi libri, ha sempre inteso la vita come un viaggio di senso. La relazione con l’altro, di conseguenza, si basa sulla libertà, la libertà di diventare consapevoli della propria mortalità, della natura umana, soprattutto consapevoli della propria missione, dei propri carismi, sostenuti dalle virtù, cercando di ridurre al minimo i propri vizi. La domanda «sensata», dunque, rende liberi e consapevoli. A questa noi rispondiamo che stiamo camminando, insieme all’altro, ma anche da soli, nel percorso di senso per realizzare la missione che Dio ci ha dato. La relazione è dunque un parlarsi e un ascoltare, uno scambiarsi pensieri, valutandone la congruenza con il senso che abbiamo dato alle nostre vite.
Punti forti
• Interesse per i libri di Albisetti
• Un percorso di formazione psicospirituale, che abbraccia tutta la persona
Destinatari
• Educatori, psicologi, giovani, chi desidere crescere e maturare in maniera armonica.
• Tutti coloro che amano i libri di Albisetti.
Autore
Valerio Albisetti, scrittore, psicologo e psicoterapeuta, è una delle presenze più significative della psicoanalisi contemporanea. Autore di numerosi libri di psicospiritualità, autentici best-seller, tradotti in molte lingue. Fra i più recenti: Di fronte alla vita (2009), Felici nonostante tutto (2010), La vita, fragilità del cuore (2011), Genitori per sempre (2011), Liberi di amare (2012), editi da Paoline
Descrizione
Il testo, guardando al cammino di rinnovamento dal Vaticano II° ad oggi, intende fare un primo bilancio sulla formazione nella Vita Consacrata, fra risorse, proposte, aspettative, tensioni e problemi. Non si tratta però di una semplice descrizione panoramica o di una rassegna documentaria delle vicende degli ultimi 50 anni in ordine alla tematica, ma si tenta di ripensare in modo sapientemente critico l’impegno di formazione che ci si è dati e si è di fatto prodotto, in vista di un percorso di qualità per il futuro. Per questo i vari capitoli si presentano essenzialmente come una serie di domande intriganti, che, da una parte demitizzano una specie di enfasi piuttosto irreale, creatasi attorno al tema della formazione e dall’altra vogliono stimolare chi si è adagiato sull’impegno ma senza prospettive. Indubbiamente in tutti questi anni si è pensato tanto e si è prodotto tanto in tema di formazione da più versanti; da quello più spirituale, a quello antropologico e metodologico. È stato uno straordinario kairòs di Dio, con una ricchezza ineguagliata di contenuti e di metodologie, rispetto a tutti i secoli precedenti, ma insieme occorre costatare che questo immenso potenziale è stato in tanta parte divorato dal succedersi delle varie vicende di questo inaudito cambio epocale perché, forse, troppo poco è entrato nel vivo delle singole persone consacrate: una formazione cioè ancora troppo ad uso esterno, senza entrare nella profondità del caso serio che la riguarda. Questo testo vorrebbe portare alla convinzione e mentalità della formazione come esigenza vitale di disponibilità ad apprendere per tutta la vita, con lo sguardo costante rivolto alle proprie radici, cioè di essere permanentemente memoria Jesu nello stile carismatico del proprio Fondatore.
Punti forti
• L’autore è molto noto nell’ambito della vita religiosa.
• Una analisi serrata, critica, dei capovolgimenti post-conciliari, ma sempre aperta a un futuro positivo
Destinatari
• Coloro che si occupano direttamente della formazione sia iniziale come pure continua, nell’ambito della vita consacrata.
• Chi è impegnato nella pastorale giovanile e soprattutto nella direzione spirituale.
• È una forte sollecitazione a tutti i religiosi per una crescita in una vita di fiducia, radicata in Dio
Autore
Don Giuseppe Roggia, salesiano, nato a Novello d’Alba (CN) il 04 ottobre 1947, è laureato in lettere all’Università di Torino e in Teologia della Vita Consacrata all’Università Lateranense – Claretianum. Ha una lunga esperienza come formatore all’interno del suo Istituto e da anni è direttore del Corso per Formatori e Formatrici di Vita Consacrata e Sacerdotale che si attiva presso la stessa Università salesiana. Attualmente è inoltre docente di Pedagogia della formazione della Vita Consacrata presso l’UPS ( Pontificia Università Salesiana) e presso il Claretianum. Collabora con il CNV della CEI ed è membro coordinatore dell’Area di animazione della Vita Consacrata della CISM. È membro della redazione e collaboratore di numerose riviste, tra cui Vocazioni, Religiosi in Italia e Rogate ergo.
Itinerario di conoscenza e di approfondimento dei 12 AMEN della elabrazione eucaristica per riscoprire e rinnovare i pilastri della fede.
Dire AMEN non è una semplice formula di chiusura di preghiera, ma una autentica professione di fede.
Attraverso un itinerario di conoscenza e di approfondimento degli AMEN pronunciati nella celebrazione eucaristica, nel testo si offrono spunti per riscoprire e rinnovare i pilastri della fede, cogliendo il loro legame con gesti e atteggiamenti della vita quotidiana.
Per ognuno degli AMEN si propongono:
· un’introduzione biblico-pastorale a partire dai riferimenti biblici per entrare nei contenuti e analizzare il loro significato nell’oggi;
· elementi di approfondimento liturgico, che spingono la riflessione personale all’incontro con Dio;
· brani tratti dai Messaggi del Papa sul “senso del credere”;
· l’Amen nella vita di alcuni testimoni: figure di grandi santi e giovani d’oggi che raccontano come vivono nel quotidiano il sì alla fede;
· dinamiche personali e di gruppo, canzoni e film sui temi.
Significativo il “sottofondo vocazionale” di tutto il cammino proposto: la consapevolezza del senso dell’AMEN farà scoprire una relazione di fedeltà tra Dio e ognuno di noi. Saranno 12 AMEN per dire “sì” al Suo Amore che coinvolge la vita.
Ale (silenzioso e riservato), Cate (miss perfezione), Martina (dolce e sognatrice), Mirko (mister so tutto di sport) sono quattro ragazzini di prima media che hanno ricevuto un compito dal prof: una ricerca sul Concilio Vaticano II. È una ricerca sui generis perché in realtà ha la modalità tipica della caccia al tesoro. Scopo: imparare i documenti, i protagonisti e la portata del Concilio. Il libro è anche ricco di schemi che aiutano l'analisi e la memorizzazione dei documenti e degli eventi più importanti del Concilio. Età di lettura: da 11 anni.
Descrizione
Si tratta di un libro vocazionale destinato ai giovani cristiani che vuole rendere ragione del fatto che la politica, intesa come arte di costruzione della storia e della civiltà dell’amore, è chiamata di ogni battezzato. Il testo si muove su due piani: da un lato vuole risvegliare il senso dell’esserci, ragionare e colpire l’idea di un cristianesimo intimista, individualista e piccolo borghese che identifica la fede con uno stare bene; dall’altro indicare la politica quale via di santità per annunciare l’impegno politico come vocazione ecclesiale. La prima parte è dedicata alla disamina dell’esistente, di che cosa si intende ordinariamente oggi per politica, per dire, infine, che cosa è in realtà. Il linguaggio è decisamente spigliato e pungente. La seconda, più corposa, offre strumenti di lavoro che sono i contenuti essenziali dell’impegno politico secondo la dottrina cattolica. Pur mantenendo un linguaggio pensato per i giovani, il testo si presenta come un accessibile manuale di lavoro. La terza parte è decisamente vocazionale, riprende il linguaggio colloquiale ed evocativo di un’idea alta di vita offrendo anche un itinerario vocazionale. In questa parte sono presentati alcuni testimoni della santità nell’impegno politico istituzionale.
Punti forti
• Un libro sull’impegno politico in un momento di crisi della politica.
• La notorietà dell’Autrice.
• È un libro «vocazionale» senza esserlo nel modo classico, poiché l’accento è posto più sulla libera risposta che sulla chiamata.
Destinatari
• Giovani, formatori, educatori, accompagnatori vocazionali, operatori sociali, movimenti politici cristiani.
Autrice
Roberta Vinerba, suora francescana diocesana incorporata alla diocesi di Perugia - Città della Pieve, ha conseguito la licenza in teologia morale e il dottorato in teologia presso la Pontificia Università Gregoriana. Conduce rubriche radiofoniche di approfondimento politico. Responsabile della scuola di dottrina sociale «Circolo Giorgio La Pira» di Perugia, è docente di teologia morale. Catechista di adulti, da molti anni è impegnata nell’evangelizzazione dei giovani e degli adolescenti. Con Paoline ha pubblicato Se questo è amore… ABC dell’affettività e della sessualità (2006) e Fare i padri, essere figli (2008).
Nel presente libro si raccontano le vicende di Myriam, sorella di Mosè. Nella Bibbia Myriam compare nell'episodio del salvataggio di Mosé dalle acque e attraverso i suo suggerimento il bimbo è allattato dalla stessa madre, Iocheved. Dopo il passaggio del Mar Rosso, guida la danza di ringraziamento delle donne israelite. Per aver criticato Mosè, è colpita dalla lebbra e solo l'intervento del fratello fa sì che guarisca e rientri nella comunità. Ma il popolo l'ama così tanto che aspetta la sua completa guarigione prima di rimettersi in marcia e prega per lei con grande fede. Myriam muore a Cades dove viene sepolta. Età di lettura: da 8 anni.