
Percorrendo le tappe principali della storia di fede di Abramo, attraverso lo stile narrativo e l'attualizzazione, si scoprirà che non è poi così lontano dalla nostra vita. Le sue domande, la sua ricerca faticosa e appassionata della vera felicità, la gioia per i desideri che si realizzano, la fede che muove ogni suo passo... è l'orizzonte che ci fa dire che chi progetta con Dio davvero costruisce e abita da protagonista il futuro: immenso come la sabbia del mare, bellissimo come le stelle del cielo. L'itinerario si suddivide in 6 tappe: la preghiera di lode, la riflessione biblica con alcuni con spunti per il confronto personale e di gruppo, lo spazio interattivo per un diario di fede personale (faithbook) e la celebrazione a conclusione della giornata.
Seguendo la vicenda di Abramo, così come è narrata dal libro della Genesi, si scoprirà che il segreto per costruire e abitare il futuro è credere nelle promesse di vita che Dio fa a ciascuno. Aderire al Suo progetto significa rispondere con fede e coraggio alla sua chiamata, e "diventare benedizione per tutti". L'itinerario si suddivide in 6 tappe: la preghiera di lode, un Esercizio introduttivo, la riflessione biblica sulla storia di Abramo con spunti per la meditazione, un laboratorio per l'attività di gruppo e la celebrazione a conclusione della giornata.
Un approfondimento storico-biblico sulla vicenda di Abramo, narrata nei capitoli 11-25,11 del Libro della Genesi. Lo sviluppo del tema "Progetta con Dio... Abita il futuro!" dal punto di vista educativo e vocazionale. Laboratori, attività, testimonianze, giochi, riferimenti e link utili per l'animazione dei campi o di altri incontri di catechesi. Idee e proposte per celebrazioni e preghiere.
È la storia di Hindi, una ragazza ebrea appartenente alla comunità di Sighet, una cittadina della Transilvania rumena, annessa all’Ungheria durante la seconda guerra mondiale (oggi Sighetu Marmatiei in Romania). Lei e la sorella Relu passano drammaticamente nel maggio 1944 dai momenti spensierati della loro adolescenza alla deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz, insieme ad altre diecimila persone, tutte appartenenti alla comunità di Sighet. Le ragazze sopravviveranno alla deportazione e alle atrocità dell’Olocausto grazie alla reciproca unione e alla solidarietà con le loro amiche.
Nella prima parte del libro Hindi elenca con accuratezza i membri della sua famiglia e del suo parentado (la maggioranza dei quali troverà la morte nella deportazione), le tradizioni della comunità ebraica e la sua vita quotidiana.
Dopo la liberazione Hindi cerca di tornare a casa, ma la trova confiscata dai comunisti. Il matrimonio con Laci Rothbart la porta a maturare la decisione di fuggire dal blocco sovietico, nella speranza di una vita libera in America: l’arrivo in California le consente finalmente la ricostruzione di una nuova vita, senza dimenticare il suo tragico passato.
"Dovrò parlare di quello che ho vissuto. È il mio compito, ora l’ho capito. questo è l’unico motivo per cui sono sopravvissuta.
(L’autrice)
Autrici
Hindi Rothbart nasce nel 1924 a Sighet, in Romania, e a 19 anni viene deportata ad Auschwitz. Dopo la liberazione si sposa con Laci Rothbart e ha il suo primo figlio, Bob, in un campo profughi dell’Austria. Si trasferisce poi con la famiglia in California, dove nasce il secondo figlio, Stanley. Ha iniziato a raccontare la sua storia nelle scuole frequentate dai figli, ma ha deciso di scrivere questo libro solo nel 2007. Muore nell’ottobre 2012.
P’nehah Goldstein, ebrea newyorkese, è una affermata autrice di sceneggiature per la tv e il cinema. Sue sono le sceneggiature dei film Natale a novembre (2008) e Un amore per Leah (2009).
A cura della CEI
Nuova edizione in brossura di tutti i documenti del Concilio Vaticano II. Si tratta di una riedizione di una prima versione uscita nel 2006, in formato tascabile ed economico.
Dalla presentazione:
Dentro il tempo presente - se lo scrutiamo - ci giunge la notizia d’una pioggia abbondante caduta in parte e che cadrà. E già compaiono nel terreno - se guardiamo - germogli d’una vegetazione che sarà lussureggiante...
I documenti del Concilio - come il cielo che si scruta, come il bimbo cui si guarda, come il campo che si miete - potranno forse alimentare il desiderio che abbiamo d’essere nella verità e di costruire il mondo...
Desiderare d’essere nella verità comporta innanzitutto situarci nella dimensione che ci è propria. E, per costruire il mondo, prima d’ogni altra cosa, occorre che si diventi pietre che il costruttore spacca e smussa, incide e posa.
Siamo abituati a pensare all’Avvento e al Natale come all’inizio di un nuovo anno liturgico. L’autore, attraverso le sue meditazioni sulla parola di Dio, vuole abituarci a pensare il Natale (con le settimane che lo precedono) come un vero e proprio centro, e non tanto come un banale inizio. Il primo centro ovviamente è la Pasqua, ma il mistero della redenzione poggia saldamente sul mistero dell’incarnazione.
Questo breve percorso si articola in tre parti.
La prima è un tracciato cronologico che va dalla Prima domenica di Avvento all’Epifania: esso prende le mosse dalla domanda di Gesù a coloro che lo seguono: «Che cosa cercate?»; e trova il suo sbocco nella vocazione alla sequela dei primi discepoli, lungo il mare di Galilea.
La seconda parte è una meditazione sull’itinerario dei Magi, vera e propria icona di una ricerca che trova e di un ritrovamento che mette nuovamente in ricerca.
La terza parte è un breve excursus sull’incrociarsi del Natale con il passaggio da un anno all’altro, che avviene proprio quando la Natività di Cristo raggiunge, da un punto di vista celebrativo, la sua pienezza nell’Ottava del Natale, solennità di Maria Madre di Dio.
Autore
Agostino Clerici, nato a Rovellasca (Como) nel 1959, dottore in filosofia presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano (1985), sacerdote dal 1991, direttore de Il Settimanale della diocesi di Como (dal 1999 al 2011), è parroco di Ponzate (dal 2003) e cura un blog: «L’essenziale è visibile». Ha all’attivo numerose pubblicazioni nel campo della patristica (soprattutto sant’Agostino) e della spiritualità. Per Paoline Editoriale ha pubblicato: Il Padre nostro commentato dai Padri della Chiesa (1994), Il tesoro nel campo (2007), Lettera di Gesù Bambino (2007), L’essenziale è visibile (2008), Incontrare il Risorto (2010).
La Preghiera Semplice è certamente uno dei testi francescani più conosciuti e forse anche più pregati.
Undici disegni di suor Chiara Amata rendono visivo il contenuto di ognuna delle invocazioni:
Signore, fa’ di me uno strumento della tua pace:
Dov’è l’odio che io porti l’amore.
Dov’è l’offesa che io porti il perdono.
Dov’è la discordia che io porti l’unione.
Dov’è il dubbio che io porti la fede.
Dov’è l’errore che io porti la verità.
Dov’è la disperazione che io porti la speranza.
Dove sono le tenebre che io porti la luce.
Dov’è la tristezza, che io porti la gioia.
Altrettante preghiere tratte dal commento di san Francesco al Padre Nostro e ai Salmi, traducono in lode, supplica, benedizione, ringraziamento le invocazioni.
Il libretto è una simpatica proposta di preghiera con le parole e lo spirito del Poverello di Assisi. Uno strumento che ha una sua bellezza e armonia.
Ecco un testo che nasce nell’orizzonte del primo annuncio e della nuova evangelizzazione. Questo libro propone sei catechesi che, partendo dal testo biblico, offrono un itinerario di riscoperta del significato esistenziale della fede.
Si rivolge ai giovani e agli adulti, che sono cristiani più per tradizione che per convinzione, per accompagnarli a vivere una vita evangelica più semplice e fedele, guidandoli verso un incontro che cambia la vita: quello con Gesù di Nazaret, morto e risorto.
I destinatari privilegiati sono proprio coloro che, con situazioni umane e spirituali ordinarie, non sono pienamente coinvolti in una fede solida e hanno un senso di appartenenza ecclesiale fragile, relegato solo alle grandi occasioni o agli eventi più significativi della loro vita.
Il metodo scelto vuole rifarsi alla spiritualità di sant’Ignazio di Lojola e accompagna il lettore a entrare nella scena della Natività, lo invita a immedesimarsi nei diversi personaggi (l’arcangelo Gabriele, Giuseppe, Maria, i pastori, i Magi, Simeone e Anna) e a porsi in dialogo a tu per tu con loro, per maturare quella fede che fa la differenza tra credenti e non.
"La vita non è solo chimica, cellule e materia o istinti, emozioni e passioni; è tutto questo e molto di più; la vita è una scintilla di dio, dentro e fuori la storia; è eternità che si rende visibile, ma
che nella sua essenza può restare invisibile".
Giuseppe Alcamo
Autore
Giuseppe Alcamo sacerdote della diocesi di Mazara del Vallo, è docente di catechetica alla Facoltà Teologica di Sicilia e direttore dell’Ufficio Regionale per la dottrina della fede e la catechesi della Conferenza Episcopale Siciliana. Ha conseguito il dottorato in Teologia con specializzazione in Pastorale Giovanile e Catechetica, presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma. Ha pubblicato La catechesi in Sicilia tra il Concilio Vaticano II e il Giubileo del 2000 (2006) e La «sicura bussola» della Chiesa (2008). Con Paoline ha pubblicato: Associazioni e movimenti ecclesiali (2011); Noi, ragazzi di oggi (20113).
Il libro prende in considerazione il settimo comandamento «Non rubare» -, che nel suo significato originario, pur non escludendo la condanna del furto di cose, esorta in primo luogo a non abusare delle persone violandone la dignità. Esso viene trasgredito ogni volta, per esempio, che i Paesi ricchi sfruttano risorse e persone dei Paesi del Sud del mondo oppure quando, nel campo dell’informazione, si manipolano alcune notizie «rubando» così la possibilità di crearsi una coscienza critica.
PeculiaritaÃÄ di questo volume (come degli altri della collana) eÃÄ la pluralitaÃÄ delle prospettive: la norma divina eÃÄ considerata non soltanto dal punto di vista strettamente religioso, ma anche da quello letterario, etico e sociologico. Un punto di vista inedito eÃÄ poi quello cinematografico, che prende le mosse dai film che compongono il Decalogo del regista polacco Krzysztof KiesÃÅlowski (1941-1996).
Il testo eÃÄ scritto a piuÃÄ mani da autori competenti nelle singole discipline.
Punti Forti
Questa iniziativa editoriale si basa su un progetto scolastico che è stato finanziato della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità) e che ha vinto inoltre, con menzione speciale, il premio «Lavoriamo insieme» del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione e del Ministero per le Pari Opportunità.
Curatore
Pier Paolo Frigotto, laureato in lettere e in giurisprudenza, ha insegnato italiano e latino presso alcuni licei in provincia di Verona e di Vicenza. Ha all’attivo numerosi progetti scolastici in diversi settori (mediometraggi, cortometraggi, spot, documentari) per i quali ha ottenuto lusinghieri riconoscimenti. Attualmente è dirigente scolastico dell’«Istituto Comprensivo n. 2» di Arzignano (VI).
Autori
Olinto Brugnoli, giornalista e critico cinematografico, eÃÄ delegato regionale per il Veneto del CISCS (Centro internazionale dello spettacolo e della comunicazione sociale).
Gilberto Canteri, laureato in filosofia, ha conseguito la licenza in teologia presso lo Studio «San Domenico» di Bologna e il diploma triennale in scienze e tecniche psicologiche a Trieste. Insegna storia e filosofia pr esso alcuni licei di Trieste e si occupa di counseling scolastico.
Paolo Dal Ben, giornalista del quotidiano L’Arena di Verona, insegna teorie e tecniche del giornalismo multimediale all’Università degli Studi della stessa città. Ha conseguito un PhD in letteratura comparata e multimedia alla City University of New York.
Marco Dal Corso, teologo, ricercatore dottorale presso la Facoltà valdese di teologia, docente presso l’Istituto di Studi Ecumenici «San Bernardino» di Venezia, è formatore di educazione interculturale e giornalista pubblicista.
Giuseppe Pellizzaro, sacerdote della diocesi di Vicenza e docente di teologia morale presso il Seminario diocesano e la Facoltà teologica del Triveneto. È componente del Comitato etico per la pratica clinica dell’ULSS 6 diVicenza.
Il libro prende in considerazione l’ottavo comandamento - «Non dire falsa testimonianza» -, di cui si indaga il significato originario, si individuano alcune interpretazioni storiche per giungere infine a una possibile attualizzazione. Si tradisce la verità quando, per esempio, si dà una falsa immagine di sé con l’ipocrisia, oppure quando si ferisce l’altro con calunnie, maldicenze, denigrazioni, manipolazioni.
Se la volontà di «fare» la verità permette di costruire relazioni più autentiche e profonde, «essere» e «dire» la verità è indispensabile per essere coerenti con se stessi e conservare quindi la fiducia degli altri.
PeculiaritaÃÄ di questo volume (come degli altri della collana) eÃÄ la pluralitaÃÄ delle prospettive: la norma divina eÃÄ considerata non soltanto dal punto di vista strettamente religioso, ma anche da quello letterario, etico e filosofico. Un punto di vista inedito eÃÄ poi quello cinematografico, che prende le mosse dai film che compongono il Decalogo del regista polacco Krzysztof KiesÃÅlowski (1941-1996).
Il testo eÃÄ scritto a piuÃÄ mani da autori competenti nelle singole discipline.
Punti Forti
Questa iniziativa editoriale si basa su un progetto scolastico che è stato finanziato della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità) e che ha vinto inoltre, con menzione speciale, il premio «Lavoriamo insieme» del Ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione e del Ministero per le Pari Opportunità.
Curatore
Pier Paolo Frigotto, laureato in lettere e in giurisprudenza, ha insegnato italiano e latino presso alcuni licei in provincia di Verona e di Vicenza. Ha all’attivo numerosi progetti scolastici in diversi settori (mediometraggi, cortometraggi, spot, documentari) per i quali ha ottenuto lusinghieri riconoscimenti. Attualmente è dirigente scolastico dell’«Istituto Comprensivo n. 2» di Arzignano (VI).
Autori
Annamaria Bertagnin, diplomata in scienze religiose, è insegnante di religione presso il liceo «Guarino Veronese» di San Bonifacio (VR).
Olinto Brugnoli, giornalista e critico cinematografico, eÃÄ delegato regionale per il Veneto del CISCS (Centro internazionale dello spettacolo e della comunicazione sociale).
Giorgio Erle è ricercatore del Dipartimento di filosofia, pedagogia e psicologia dell’Università di Verona e insegna filosofia morale nella Facoltà di lettere e filosofia della stessa università. Le sue ricerche si rivolgono in particolare alla filosofia classica tedesca.
Giuseppe Pellizzaro, sacerdote della diocesi di Vicenza e docente di teologia morale presso il Seminario diocesano e la Facoltà teologica del Triveneto. È componente del Comitato etico per la pratica clinica dell’azienda ULSS 6 di Vicenza.
Daniela Sordato, laureatasi in lettere antiche presso l’Università di Padova con Emilio Pianezzola, è docente di italiano e latino presso il liceo «Guarino Veronese» di San Bonifacio (VR).