
ll testo esamina il posto che Teilhard de Chardin (1881-1955) riserva alla Chiesa all'interno della sua riflessione sull'evoluzione dell'universo. Poiché, secondo il gesuita paleontologo, storia naturale e storia della salvezza coincidono, la Chiesa si inserisce in maniera "naturale" nel processo evolutivo dell'universo per condurlo verso la fine del percorso, cioè la fine del mondo: l'unione di tutto e di tutti, con Cristo, in Dio. Il volume si articola in tre capitoli. Nel primo, partendo da una sintesi biografica di Teilhard de Chardin, si presenta la sua idea di universo in evoluzione verso l'unità del Tutto; nel secondo, si sintetizza il suo pensiero circa l'evoluzione dell'universo e le leggi che la governano; è durante l'elaborazione di questo sistema evolutivo universale che il gesuita sviluppa la sua "ecclesiologia", cioè la descrizione del ruolo della Chiesa all'interno dell'universo, analizzata nel terzo capitolo.
Il testo è strutturato in un centinaio di brevi pensieri sul tema dominante del silenzio. I pensieri, dal linguaggio a volte aforistico e poetico, seguono un percorso, un cammino, che parte dalla costatazione del predominio del rumore, prodotto alienante dell'odierno esistere inautentico dell'uomo, per inoltrarsi nella ricerca dell'autentico significato della parola, dell'ascolto, del dialogo e del rapporto interpersonale. Nel cammino si va via via chiarendo la molteplicità di forme e significati del silenzio, con la radicale distinzione tra le sue forme degenerative e spurie e il suo autentico e profondo significato. L'essere del silenzio si manifesta come la precondizione necessaria e imprescindibile dell'essere della parola, dell'ascolto, del dialogo e dell'altro. Il mondo del silenzio è il luogo del loro esistere autentico, nel bene e nel dono reciproco dell'amore accolto e vissuto concretamente. In questo luogo ogni singolo uomo è chiamato ad amare donandosi.
Si tratta di riflessioni su alcuni passi della Scrittura, fatti da una persona colta, che riteneva i credenti quasi dei creduloni e dei sempliciotti, che si lasciavano ingannare da favole. Ha cominciato a leggere i Vangeli "per dovere di studioso di letteratura" e gli sembrò che il libro gli parlasse del suo quotidiano, di ciò che accadeva durante la giornata. Quindici capitoli, di diversa lunghezza, prendono spunto da episodi o frasi dei Vangeli e riflettono sulla luce che essi gettano sulla realtà della vita, con creatività e arguzia da letterato consumato (basta vedere i titoletti dei capitoli: Il diritto di fare sciocchezze; I cagnolini di Dio; La cattiveria delle "brave persone"), che facilita nel lettore l'appropriarsi delle intuizioni profonde nella radicalità a cui il Vangelo chiama.
Un orsetto-libro per insegnare ai piccoli la gratitudine per il dono di una nuova giornata, per le possibilità che racchiude e gli affetti che la riempiono. Come l'amore di Gesù per i piccoli. Età di lettura: da 4 anni.
Un orsetto-libro per coccolare i piccoli prima della buona notte; far loro sentire il calore dell'affetto dei genitori e insegnare la gratitudine per Gesù. Età di lettura: da 4 anni.
Questo testo è scritto per chi non conosce a fondo la "vita religiosa" e per chi, pur conoscendola, la vuole rileggere ancora. Dunque per le religiose e i religiosi, certamente, ma anche per idealisti e idealiste degli anni Sessanta/Settanta e per quelli postmoderni. Il testo comincia con una contestualizzazione della riflessione: rileggere la vita religiosa oggi alla luce della sapienza umana ed evangelica, in un momento storico che chiamiamo di "crisi". Si rifà quindi alle origini dell'epoca cristiana per ritrovare ispirazione: dove è nata la vita religiosa, scoprendo così la scelta alternativa a un cristianesimo strutturato, la creatività di questa scelta e la laicità dell'origine nella religiosità della vita. Analizza poi le metamorfosi della vita religiosa insieme a quelle della società, fa una rilettura dei voti e dei lineamenti principali della vita religiosa: la solitudine comunitaria, l'appartenenza all'altro, ecc. Trasformazione o metamorfosi della spiritualità? Ciò che chiamiamo vita religiosa e la sua storia, letta in modo sapienziale, oggi potrebbe diventare uno stile alternativo per tutti.
Una sana ed equilibrata alimentazione dona armonia alla persona e mantiene in buona salute fisica, psicologica e spirituale. Occorre quindi essere responsabili di quanto, come e che cosa si mangia: gli eccessi non procurano né benessere né serenità. L'autodisciplina e la conoscenza dei valori nutritivi degli alimenti sono indispensabili per vivere sani, per avere un aspetto piacevole e buone relazioni con gli altri.
L'autore racconta la storia di don Alessandro, ventottenne, che sta sbocciando nella stagione della maturità, nel pieno compimento della propria chiamata di sacerdote. Ma la sua serena esistenza viene stravolta dall'irrompere di una malattia fulminante, la leucemia linfoblastica acuta (LLA): l'isolamento, le cure, le paure incrinano la fiducia nel suo destino, inducono allo smarrimento. Ma don Alessandro non è solo. Intorno alla sua malattia si radunano medici, personale sanitario, familiari, amici, compagni di viaggio, sconosciuti che lo sosterranno nel viaggio più duro, sempre pronti a pungolare la sua voglia di vivere, a rendergli evidente la presenza costante di Dio che veglia con tenerezza su di lui. Nel racconto emerge il bene che può sorgere in ognuno nei momenti di maggiore difficoltà, della forza e della speranza che nascono quando capiamo di essere piccoli e deboli, ma sentiamo di non essere soli.
Il libro presenta una raccolta di preghiere scritte dall'autore in qualità di cappellano ospedaliero pensando a chi è malato o si trova in una situazione di sofferenza. Le preghiere sono suddivise in quattro capitoli, ognuno dedicato a una tematica che ne costituisce il sentimento ispiratore: amore, fiducia, incoraggiamento, speranza. C'è anche una preghiera in forma di lettera che un malato scrive a Dio - un modo per riflettere sul mistero della sofferenza - e una che Dio scrive al malato per rassicurarlo sulla sua vicinanza e compassione.
Questo libro spiega ai bambini la preghiera del Credo. Usa un linguaggio semplice, diretto e affettuoso, ricco di metafore poetiche, vicine al mondo dell'infanzia. Divide la preghiera del Credo in 12 enunciati e mette a confronto le due versioni, quella del simbolo degli apostoli e quella del Credo niceno-costantinopolitano. Età di lettura: da 7 anni.