
Età di lettura: da 8 anni.
Si tratta di uno strumento di studio e di ricerca, comprensibile anche ai non addetti ai lavori, che mira a diventare un punto di riferimento per conoscere la storia della teologia mariana nelle origini del cristianesimo. Il taglio dell'itinerario è teologico, il che rende questo libro un interlocutore ideale della ricca letteratura teologica con la quale interagisce autorevolmente senza dimenticare, l'importanza di un solido quadro storico, come "orizzonte" di un pensiero in divenire. L'ampiezza del repertorio di fonti interrogate e l'inclusività della metodologia analitica che sorregge l'opera fanno di questo testo una pubblicazione importante sia per la sua capacità di organizzare ciò che è già noto sia per la ricchezza di informazioni sulla mariologia delle origini cristiane.
L'assenza della paura, o comunque la capacità di gestirla e di trasformarla in positivo, cioè in coraggio e amore, è un requisito fondamentale della personalità matura, condizione sine qua non per lo sviluppo delle qualità e capacità relazionali. Quindi è necessario liberarsene per avanzare nella ricerca della felicità. La «madre» di tutte le paure è la paura della morte; le «figlie» sono: la paura della vecchiaia, della malattia, del dolore, del fallimento, degli altri, degli stranieri, dei luoghi aperti, dei luoghi chiusi e così via. Gli autori propongono un percorso per abbandonare la paura e incrementare la gioia di vivere. Fra le varie tappe: mettere per iscritto le proprie paure e decidere un piccolo cambiamento che si è disposti ad attuare; visualizzare immagini rilassanti; darsi degli obiettivi per accrescere l'autostima.
Il testo è costruito con l'apporto di cinque autori, conosciuti e apprezzati nell'ambito della catechesi per ragazzi e adolescenti: Tonino Lasconi, Fausto Negri, Tassielli Mariangela, Cecilia Salizzoni e Maria Teresa Panico. Il tema centrale, i doni dello Spirito, vengono riproposti a ragazzi e catechisti in otto tappe e sotto differenti angolature: la Bibbia, l'attualità, la musica, il cinema, il test, la preghiera. Gli autori offrono input di riflessione, attualizzazioni, percorsi ed esperienze da vivere con i ragazzi e idee da concretizzare in gruppo.
Profughi, rifugiati, migranti: sono diverse le denominazioni con cui vengono indicate le persone che, attraverso il Mediterraneo, hanno raggiunto fortunosamente il nostro Paese per sfuggire a guerre e povertà. Ma per don Nandino e le cinque mamme che si prendono cura di loro sono semplicemente «i figli del mare». Per Amadou (dal Gambia), Festus (dalla Nigeria), Moussa (dal Mali), Ousain (dal Senegal) e Mady (dal Burkina Faso) si sono spalancate le porte della canonica, ma soprattutto si è aperto il cuore del parroco e delle cinque donne che li aiutano a vivere una vita più dignitosa. I giovani migranti raccontano le loro storie in prima persona, alternate ai pensieri e alle riflessioni di don Nandino e delle cinque donne (tra cui l'autrice) che, madri di ragazzi cresciuti nel benessere della nostra società, si trovano a fare confronti sulla diversità dei destini e l'uguaglianza delle aspirazioni a una vita «normale» che dividono e al tempo stesso uniscono i loro figli a questi «figli del mare».
Rivisto dall'Autrice alla luce della versione della Bibbia CEI 2008, questo volume di lectio divina sui salmi - pubblicato nel 1980 e rieditato nel 1997 - è presentato in una nuova edizione. Nato dall'esperienza di una comunità monastica in preghiera con gli ospiti che frequentano il monastero benedettino dell'Isola di San Giulio, il testo presenta alcuni salmi distribuiti, oltre che nel tempo Ordinario, nei tempi forti: Avvento, Natale, Quaresima, Pasqua. Una proposta di preghiera e riflessione che dà spazio alla «sapienza del cuore» e vuole essere di aiuto a quanti - consacrati o laici - desiderano pregare i salmi, camminare nel tempo, trasfigurando con la fede le vicende del quotidiano e della storia.
Il volume prende in considerazione il pontificato di Francesco dal punto di vista dei gesti da lui compiuti. Attraverso le azioni concrete del suo pontificato, Francesco sta davvero scrivendo un'«enciclica dei gesti». E tali gesti sono magistero a tutti gli effetti, non semplici atteggiamenti che suscitano simpatia. È questa la tesi sostenuta dall'autore nei quattro capitoli in cui si articola il libro: 1) I gesti della quotidianità («Fratelli e sorelle, buonasera», le telefonate «private», la residenza a Santa Marta significano: il Papa è «uno di noi»; 2) I gesti della carità e della misericordia: dai Venerdì della Misericordia alle visite in luoghi simbolo della sofferenza, sono i gesti che colpiscono maggiormente l'opinione pubblica; 3) I gesti pastorali classici: Anno della Misericordia, Sinodi sulla famiglia, riforma della curia, ecumenismo ecc.; 4) I gesti della comunicazione: le numerose interviste, il linguaggio creativo, l'omiletica di Santa Marta, i selfie con i giovani, l'uso dei social.
Dopo una sintetica presentazione del Vangelo di Marco, fatta da un biblista, il testo si sviluppa - come il precedente su Matteo - in una trentina di capitoletti partendo da un brano del Vangelo di Marco. Il criterio di fondo è che davanti al testo biblico occorre rovesciare la prospettiva: non siamo noi a leggere il testo, ma è il testo che ci legge. Ci troviamo di fronte a uno specchio nitido che ci mostra con semplicità chi siamo. La nostra vita è come un mare attraversato da tempeste; e noi abbiamo paura di non farcela. Ma la Parola ci guida. Una lettura esistenziale di Marco: il linguaggio svelto e immediato, una visione acuta e propositiva, ci immettono nel progetto di Dio.
Ci sono tanti modi per aiutare i bambini al catechismo a scoprire cos'è un anno liturgico, quali sono le sue caratteristiche, i colori specifici ecc. Questo sussidio lo fa attraverso il gioco dell'oca. Fornendo un tabellone e una serie di pedine da ritagliare, i giocatori (bambini o ragazzi e catechisti) potranno, casella dopo casella, giocare da soli e in squadra, rispondendo a una serie di domande e cimentandosi in alcune prove per scoprire, passo dopo passo, tutto l'anno liturgico e le sue caratteristiche, i sacramenti e tutto ciò che come cristiani nell'anno liturgico celebriamo. I destinatari privilegiati sono i bambini della fascia dell'iniziazione cristiana: dai 7 anni in su. Ma attorno a un gioco da tavolo amano radunarsi, tutti piccoli e grandi (ragazzi, famiglie e catechisti). Età di lettura: da 7 anni.
La storia di Betsabea, narrata nel Secondo libro di Samuele, è raccontata da Maria a Gesù il giorno prima dello Yom Kippur, la festa del grande perdono. Betsabea è la bella moglie di Uria l'hittita, fedele soldato del re Davide. Quest'ultimo si innamora di lei e la seduce. Quando apprende che è incinta, cerca di addossarne la responsabilità a Uria ma, falliti i tentativi, lo fa uccidere. Venuto a sapere tutto ciò, il profeta Natan induce Davide al pentimento. Tuttavia il neonato morirà. In seguito Betsabea diventerà la madre del re Salomone. Il racconto evidenzia che Davide è il re che sa chiedere perdono a Dio (sono citati alcuni versetti del Salmo 50/51); che Dio perdona e un peccato perdonato rinnova la vita. Inoltre che la bellezza è un dono di Dio e come tale va trattato. Alla fine della storia si sottolinea che Maria, come Betsabea, custodisce il progetto di Dio sul figlio e darà avvio alla missione di Gesù durante le nozze di Cana. Età di lettura: da 8 anni.

