
Il concilio Vaticano II ci dona una frase illuminante: la Vergine Maria «si prende cura dei fratelli del Figlio suo» (Lumen gentium, n. 62). «La Vergine, infatti, nella sua vita fu modello di quell'amore materno da cui devono essere animati tutti quelli che nella missione apostolica della Chiesa cooperano alla rigenerazione degli uomini» (Lumen gentium, n. 65). Il suo Cuore come icona della tenerezza di Dio ci chiama a imitarla e, allo stesso tempo, ci unisce in una relazione personale con lei, donandoci la grazia della tenerezza che dobbiamo trasmettere in questo mondo. Facendo nostre le parole di papa Francesco sulla rivoluzione della tenerezza e il Cuore di Maria, scopriamo come la contemplazione di questo Sacro Cuore e l'onore a lui conferito abbiano la capacità di rinnovare la vita della Chiesa e la sua attuale missione.
Questo volume raccoglie diversi contributi presentati in un Seminario di teologia tenutosi a Loppiano nell'Istituto Universitario Sophia, evento organizzato dal Dipartimento di Ontologia Trinitaria incollaborazione con la Facoltà Ortodossa di Teologia di Cluj-Napoca (Romania) e con la Comunità dei Figli di Dio di don Divo Barsotti. L'attenzione è stata rivolta particolarmente sull'esperienza cristiana come vita «nello Spirito», colui che, unità e distinzione in Dio, si fa luogo d'incontro con l'altro. Da qui il senso del titolo: l'«unica via», quella del medesimo Spirito, nei «due sentieri» percorsi in Oriente e in Occidente.
Nella costruzione della modernità le donne, protestanti e cattoliche, sono state coinvolte pienamente. Da un lato sono state protagoniste delle trasformazioni della chiesa nel XVI secolo, dall'altro sono state oggetto di intervento da parte di autorità che volevano declinare per loro spazi, ruoli e immagini identitarie. Sui meccanismi di questi nuovi paradigmi di genere si confrontano storici e teologi contemporanei, espressione della ricerca in ambito europeo. In particolare le studiose rendono ricca la messe di contributi in questo volume. Si tratta della diffusione della Bibbia in lingua volgare, di monasteri femminili, del matrimonio dei pastori, di ministeri ridisegnati dalle donne per sé stesse, ma anche di battaglie interne alle diverse chiese, e alla stessa chiesa cattolica, relative alla dignità femminile e alla parola delle donne. Il seminario di studio che ha originato questo libro si è tenuto in occasione delle celebrazioni per i 500 anni della Riforma protestante, organizzato dal CTI (Coordinamento Teologhe Italiane) e dalla Facoltà Valdese di Teologia di Roma.
Cos'è la giustizia: l'esecuzione della Legge? Cos'è la misericordia: superare i precetti mossi dall'amore? Una lezione di vita cristiana profonda e fondamentale nell'interpretazione dei Padri della Chiesa; l'incontro fra Gesù e la donna sorpresa in adulterio esprime la misericordia del Signore in tutta la sua maestà.
Henri Denis nacque in Francia, a Boulogne-sur-Mer, nel 1880 e diventò sacerdote nel 1903. Subito dopo fu inviato come missionario in Vietnam, con il nome religioso di Thuan. Dopo aver imparato rapidamente la lingua locale, si adoperò molto sia come missionario che come insegnante presso il piccolo seminario di An-ninh. Quando, nel 1920, egli fondò il primo monastero cistercense vietnamita - Nostra Signora di Annam - aggiunse al suo nome quello di Benedetto, offrendo anche una bellissima testimonianza di vita monastica. Il primo monastero in Vietnam fondato da Benedetto Thuan sta tuttora crescendo e la Congregazione della Sacra Famiglia ora è composta da cinque abbazie, alcuni priorati conventuali e tre priorati semplici, a cui vanno aggiunti tre monasteri di monache, per un totale di oltre ottocento membri. Per Benedetto Thuan è stata aperta nel 2018 la Causa di beatificazione e canonizzazione.
Rivista dell'Istituto Superiore di scienze religiose «Beato Gregorio X» di Arezzo.
La morte ha sempre rappresentato un grande problema in tutte le epoche. In questo piccolo libro si parla del nostro confronto con la morte, dei nostro immergerci ultimo in Dio, anticipato e pregustato in qualche modo dal nostro immergerci in Dio nell'eucaristia. Cogliere il passaggio supremo della nostra esistenza in questa luce dell'amore di Dio può aprire prospettive nuove a tante persone che sono oggi alla ricerca di un senso ultimo che sfugge loro.
San Bernardo è il primo cistercense a scegliere deliberatamente di scrivere e pubblicare i suoi scritti e di non limitarsi a redigere regolamenti interni e istituzionali per il giovane Ordine. Nella sua prima opera, Bernardo si chiede infatti se abbia il diritto di parlare al mondo, essendo un monaco e un abate. La scrittura può avere spazio nella sua vita comunitaria e silenziosa? La risposta è affermativa: un monaco ha dei doveri verso il mondo fuori dal monastero. Bernardo è anche un innovatore: tradizionalmente, infatti, la forma regolare di un commento biblico era il trattato. Bernardo, invece, è stato il primo a rivitalizzare il commentario creando sermoni, e poi raccolte di sermoni. Presentiamo qui l'arco dei sermoni per l'Avvento e la Vigilia di Natale, per la prima volta tradotti, con un'ampia introduzione storica di Wim Verbaal. Uno strumento per interpretare un tempo dell'anno tanto importante per il cristianesimo.
Il volume ripercorre la vicenda artistica e spirituale di Fra Bartolomeo, pittore domenicano. Sono trascorsi oltre cinquecento anni dalla sua morte (31 ottobre 1517) ed è stato proprio in occasione del V centenario che il Museo di San Marco ha organizzato un convegno a Firenze. In quella occasione si è voluto prendere in esame la produzione artistica del grande pittore e dei protagonisti della sua bottega nel convento di San Marco. A partire dalla sua arte, gli studiosi hanno voluto approfondire anche il contesto storico, politico e spirituale in cui Fra Bartolomeo viveva. Questo volume raccoglie quegli interventi, contribuendo a fare luce su un periodo e su un clima culturale particolarmente intenso.
Il presente lavoro di ricerca, che si propone di esaminare il pensiero cristologia e trinitario di Giovanni di Scitopoli, si è mosso lungo due direttrici: da una parte, lo sviluppo del dogma cristologico fra i concili di Calcedonia del 451 e il Costantinopolitano II del 553, con l'emergere di nuovi spunti nella comprensione teologica del Verbo incarnato, pur in una fondamentale continuit? con il quarto concilio ecumenico; dall'altra, l'accoglienza e l'interpretazione nella compagine ecclesiale della prima metà del VI secolo di quel corpus di testi di recente composizione, che con finzione pseudoepigrafica erano stati attribuiti a Dionigi l'Areopagita e che quindi erano stati fatti risalire direttamente all'età apostolica. Ora, Giovanni di Scitopoli si colloca nel punto di intersezione di queste due direttrici, in quanto egli è allo stesso tempo il primo scoliasta del Corpus Dionysiacum e uno dei principali esponenti di quel rinnovamento cristologico comunemente denominato "neocalcedonismo".

