
Bruno Vespa ha deciso di raccontare un pezzo della storia del nostro Paese scegliendo una chiave autobiografica. Dalle incursioni notturne nel lettone dell'amatissima nonna Aida, dove cercar rifugio dai brutti sogni, all'infanzia all'Aquila, nell'Italia della ricostruzione, alla gavetta giornalistica nella redazione locale del "Tempo" (dove si occupò a lungo di sport, in particolare tennis e rugby), al concorso nazionale per radio telecronisti del 1968 in cui si classificò al primo posto e in seguito al quale venne assegnato al telegiornale, per poi diventare un osservatore delle vicende - non solo politiche - italiane, fino alla più stringente attualità. Una storia personale fatta di molti incontri (con i potenti ma anche con gente comune), di forti emozioni e di esperienze epocali, che è anche la ricostruzione di tanta parte della storia e del costume del nostro Paese.
Perché il lavoro è così importante nella nostra Costituzione? Cosa si intende per "lavori umili" e perché si dice che gli italiani non li vogliono più fare? Che cos'è il lavoro minorile? Che cos'è la disoccupazione? Che cos'è l'articolo 18? La scuola prepara i giovani al mondo del lavoro? Una delle prime domande sul futuro che si pone un ragazzo è proprio quella sul lavoro. Cosa farò da grande? Questo libro parte dalla stessa domanda e ci porta nel mondo di domani. Età di lettura: da 9 anni.
Grande è la sorpresa di Publio Aurelio quando, coinvolto nel crollo di un'antica tomba sull'Esquilino, rinviene al suo interno lo scheletro di una donna orribilmente inchiodata al sepolcro. Nessuno ha mai sentito parlare di simili riti barbarici nell'Urbe, anche se in alcune remote province dell'impero si narra di demoni femminili dai piedi di bronzo, chiamati dai greci "empuse", che userebbero sedurre giovani maschi di bell'aspetto per portarli lentamente alla morte, succhiandone il sangue. Secondo le leggende di quei lontani popoli, uccidere questi demoni non basta, occorre inchiodarne il corpo per impedire loro di risorgere nuovamente dal sepolcro. Alieno da ogni superstizione, il senatore dà avvio a un'indagine che lo porterà a incontrare una folla di personaggi eccezionali...
Alveridgea è una città divisa in due: cani e gatti vivono in quartieri separati, ma sono i gatti a comandare, a reggere il governo e a dirigere l'economia. In questo focolaio di ribollente rivalità compare un giorno, sulla porta dell'orfanotrofio, un cucciolo, il piccolo segugio Arthur Snout. Adottato dalla coppia che manda avanti l'orfanotrofio, Arthur si dimostra presto una creatura isolata su cui gli altri esercitano le loro prepotenze. Tanto da fargli guadagnare il soprannome di "Cane Solitario". Ma Cane Solitario ha un dono speciale: una naturale predisposizione per la musica che supera i confini, gli stili, perfino le specie e la razze... Strappato all'affettuoso padre adottivo; strappato alla piccola Kelzie - che Cane Solitario ama perdutamente -, strappato anche a Bronson - il capo di una banda di Hell's Angels che lo protegge e che è forse il suo unico amico -, Cane Solitario deve fuggire in un'altra città con la sua amata chitarra come sola compagna. Ma qui, senza volerlo, diventa la star di un programma radiofonico clandestino, e le sue canzoni in poco tempo sono leggenda. E così, quando Bronson finisce in galera e i felini si preparano a una nuova offensiva contro i cani, il nostro eroe deve tornare ad Alveridgea e affrontare il suo destino.
Nell'Anno della fede le parole di Benedetto XVI rappresentano un momento di riflessione particolarmente utile per tutti i credenti, invitati dal Papa a scoprire o a riscoprire la bellezza e la gioia della loro fede, attraverso una maggiore conoscenza del magistero della Chiesa e una testimonianza di vita più autentica. Ma questa raccolta, nella varietà dei temi e degli aspetti che affronta, selezionandoli dal vasto corpus di insegnamenti di Benedetto XVI, si rivolge anche a un pubblico più vasto come occasione preziosa per capire ciò che al Pontefice sta maggiormente a cuore nell'indicare a tutti il cammino verso una vita buona e felice. In realtà, i brevi pensieri tratti dalle encicliche, dai discorsi, dalle omelie e da altri documenti offrono una visione d'insieme dei temi-chiave sui quali più insistentemente indugia la predicazione di Joseph Ratzinger: temi che, considerati nel loro insieme, diventano non solo elementi caratterizzanti del suo magistero spirituale, ma anche orientamenti di fondo del suo pontificato. Con la finezza del teologo, ma insieme con l'afflato del pastore universale, Benedetto XVI compone qui una sorta di mosaico della fede: ciò che la costituisce nelle sue fondamenta e ciò che contribuisce a sradicarla o indebolirla. Mentre infatti da un lato denuncia l'eclissi del primato di Dio, i pericoli del relativismo, la desertificazione etica e spirituale, dall'altro non manca di ribadire che non c'è alcuna inconciliabilità tra fede e ragione.
Una sera, un affermato regista turco, che vive a Roma da alcuni anni, prende in gran fretta un aereo per Istanbul, la città dov'è nato e cresciuto. L'improvviso ritorno a casa scatena una serie di ricordi che sembravano sopiti: oltre alla madre affascinante ed elegantissima, il padre, misteriosamente scomparso per dieci anni (in Italia?), e altrettanto misteriosamente ricomparso; le zie zitelle, assetate di vita e di Martini, e i loro giovani amanti; e poi i fratelli, la fedele cuoca. E un amore, un amore perduto. Ma mai dimenticato. Stanza dopo stanza, i ricordi diventano più reali e la Istanbul della sua infanzia e adolescenza sembra riprendere forma. Ma con il passato il protagonista dovrà anche fare i conti. A questa storia se ne intreccia, imprevedibilmente, un'altra. Perché sullo stesso aereo Roma-Istanbul c'è, insieme al marito e a una coppia di amici, una donna. Il loro è un viaggio d'affari e di piacere, per festeggiare un evento importante. Finché accade qualcosa, e il loro futuro cambia direzione. Tra caffè e hammam, amori irrisolti e tradimenti svelati, melanconia e voluttà, il regista e la donna si sfiorano e, alla fine, si incontrano. Proprio come in un film di Ozpetek. Solo che stavolta è lui - forse - il protagonista.
La crisi attanaglia il Paese e ancora oggi, a cinque anni dal fallimento della Lehman Brothers, fatichiamo a intravedere una via d'uscita. Mentre i governi e gli economisti dibattono su quali misure adottare, le aziende chiudono, la disoccupazione cresce, i consumi crollano. Siamo entrati in una fase recessiva e la colpa è stata, di volta in volta, attribuita al mercato dei mutui statunitensi - i celeberrimi subprime - alla deregulation finanziaria, all'enorme peso del debito pubblico. Se in molti si sono chiesti cosa ha causato la crisi, in pochi si sono domandati chi l'ha causata. "I banchieri" sostiene Rampini "sono i grandi banditi del nostro tempo". La crisi è diretta conseguenza dei loro comportamenti perversi, dei rischi altissimi che si sono assunti, della certezza dell'impunità. La collettività sta pagando per i loro errori, per una speculazione che ha portato allo sfascio l'economia reale, e che tuttavia resta impunita. In questo libro Federico Rampini racconta chi sono i banchieri di oggi, cosa hanno fatto e come sono riusciti a sfuggire a ogni castigo, a qualsivoglia condanna, per il loro agire dissennato.
Estraendoli dagli scrigni della memoria, Carlo Conti racconta i nostri migliori anni facendo vibrare emozioni diverse: divertimento, curiosità, ironia e nostalgia. Un viaggio negli anni Settanta e Ottanta. Conti mette in scena la play-list del nostro passato. Una vera enciclopedia di oggetti - dal mangiadischi al motorino, la Prinz, la Fiat 850, il telefono a gettone, i Ray-Ban scuri a goccia -, situazioni - dal dancing alla disco, alle radio libere, dal primo bacio al primo sesso -, canzoni, balli, programmi tv, film, fumetti e giornalini. Il libro racconta, col sorriso e l'affabilità del mattatore della tv, gli italiani della fine del secolo scorso, il clima sociale, culturale, economico, i rapporti familiari, la mentalità, le scale di valori, lo stile e il tenore di vita, il modo di vivere la sessualità, gli svaghi e le aspettative di quelli che allora erano "la nuova generazione". Un libro che è quasi un gioco, per sfogliare con gli amici il proprio passato, per divertirsi e per capire qualcosa anche del proprio presente.
Giovanni Storti, proprio lui, il Giovanni del notissimo trio, Aldo Giovanni e Giacomo. Insieme hanno rivoluzionato la comicità italiana e alcuni dei loro sketch sono entrati a far parte del nostro immaginario. In questo libro Giovanni parla della corsa, la sua più grande passione lontano dal palco, praticata senza tener conto dei cronometri e dei traguardi, sui sentieri meno battuti e nei luoghi più impervi: le montagne del Marocco, le infinite distese americane, le metropoli mediorientali. Insieme a Franz Rossi, compagno di avventure e di allenamenti, Giovanni corre e correndo si racconta. Scopriremo così come, anche di fronte agli imprevisti più assurdi, sotto la scorza del runner dilettante si nasconda sempre la stoffa del campione di comicità.
Cuoca eccezionale, nota al grande pubblico per la sua partecipazione alla "Prova del cuoco" su Raiuno a fianco di Antonella Clerici, Alessandra Spisni arriva sulle nostre tavole con le sue ricette più intime e familiari. Da anni titolare della Vecchia Scuola Bolognese, che accoglie allievi provenienti da tutto il mondo, Alessandra è il simbolo di una cucina tradizionale che si rifà alle vecchie ricette tramandate di madre in figlia. Animata da una grande saggezza popolare e aiutata dal fido mattarello "Luiso", la Spisni ci presenta le sue ricette del cuore, da quelle classiche alle più nuove, tutte semplici, praticabili e facili da riproporre. Ecco quindi piatti intramontabili della tradizione, come le tagliatelle al ragù, i tortellini in brodo, gli gnocchi, la pasta e fagioli, lo spezzatino in umido, le crescentine ripiene, le polpette. E ancora piatti meno conosciuti ma sempre tipici e legati a un ricordo come i carciofi ripieni, le frittelle di verdura, i tagliolini rucola e mascarpone, i gobbetti prosciutto e piselli, i biscotti all'arancia ricoperti di cioccolato. Circa cento ricette gustosissime per imparare a cucinare come una vera "zdora" bolognese!