Una dotta e approfondita ricerca sui temi della sapienza nella bibbia e non solo. La traccia dell'indice è: cap.1 - Il cammino dall'ignoranza alla conoscenza. cap. 2 - Conoscenza: ascolto, apprendimento e conoscenza. cap. 3 - Sapienza: memoria, sapienza umana e sapienza divina. Adamo è il primo uomo. Come Adamo è nato nell'ignoranza e quindi è incapace di conoscere il bene e il male, così ogni uomo deve affrontare il problema della conoscenza, deve industriarsi, aprire gli occhi e le orecchie, mettere in moto il cervello per giungere dall'ignoranza congenita alla conoscenza del mondo che lo circonda. Il tema dell'ignoranza fu affrontato anche dagli antichi Greci, i quali furono tesi per lo più alla conquista delle conoscenze in tutti i campi, come fecero pure gli Egiziani e gli altri popoli contemporanei. I Greci, come gli Ebrei, raggiunsero il più alto grado nello studio dell'ignoranza, della conoscenza e della sapienza. In tutti i libri dell'Antico Testamento si trova un accenno alla sapienza e alla conoscenza, soprattutto nei cosiddetti libri sapienziali, in cui argomento precipuo è proprio la sapienza, che proviene da Dio, come una potenza misteriosa, che Dio non concede agli uomini comuni, ma solo a quelli muniti di capacità profetiche e a sacerdoti, patriarchi, re.
Un pratico libretto guida per il cammino dell'Avvento, ecco il percorso quotidiano proposto: -Ascolto del Vangelo del giorno. -Riflessione sugli spunti più importanti che ne emergono. -Proposito personale della giornata: un piccolo gesto ci aiuterà a mettere in atto la parola del Vangelo ascoltata e meditata. -Il PropositoMetro per misurare quotidianamente le vittorie e le sconfitte nel mettere in atto il proposito della giornata. -Una parte attiva paragonabile a un diario personale con domande attinenti alla meditazione del giorno alle quali ognuno è invitato a rispondere in scritto.
Fra esorcismi, accoglienza e apparizioni. Tre sacerdoti protagonisti di imprese straordinarie raccontano la loro vita, la missione e ci offrono la chiave per superare paure e difficoltà. Tre carisma sacerdotali, previsioni del mondo e della Chiesa, tremori di vivere la fede, un'unica strada: Cristo.
Se non è possibile scrivere una biografia completa di Gesù, dal momento che le notizie su di lui contenute principalmente nei testi evangelici e in altri documenti del tempo sono limitate soltanto agli anni della sua vita pubblica e della predicazione, per ciò che riguarda la vita di Maria ci troviamo di fronte a difficoltà ancora maggiori.
Nei Vangeli e negli Atti degli Apostoli la sua presenza è discreta, parla poco. A Cana, dove suo Figlio opero il primo miracolo la trasformazione dell'acqua in vino, simbolo della Nuova Alleanza dice solo nove parole al Figlio: "Non hanno più vino". E poi ai servi, indicando Gesù: "Fate quello che vi dira". Sul Calvario, nel momento estremo della Passione, sta in silenzio sotto la Croce.
dall’introduzione
di Vincenzo Sansonetti
Un gioco per conoscere in modo nuovo Carlo Acutis e percorrere insieme a lui le vie che portano alla felicità. Quella che lui stesso ha chiamato "FELIZ CITTà" è un simbolo del Paradiso meta del cammino di ogni cristiano. Anche nel gioco si deve percorrere un cammino attraverso le "parole che fanno la differenza" per conquistare le "sette città" luoghi che sono stati importanti per la vita di Carlo. Nella confezione insieme al tabellone e alle schede per ciascun giocatore ci sono le schede con 126 parole virtuose e le 7 città da conquistare, 18 carte intervista contenenti le parole che fanno la differenza e un libretto con le regole e la biografia di Carlo Acutis.
Una ampia panoramica della devozione mariana, tutte le similitudini che nell'Antico Testamento richiamano la figura di Maria prefigurandone profeticamente la centralità nell'opera della salvezza. Il libro presenta bene anche lo sviluppo e il consolidarsi del culto a Maria nella Tradizione della Chiesa con una particolare attenzione a controbattere le tesi di origine protestante che tendono a sminuire l'importanza della presenza di Maria e la conseguente devozione verso di lei.
Sussidio per il mese di ottobre da sempre dedicato alla devozione mariana. Ogni mistero del Rosario è legato ad una basilica o a un luogo santo della Terra Santa, viene enunciato e illustrato attraverso l'ascolto del corrispondente brano del Vangelo e la trasposizione del luogo in cui si è compiuta l'azione. Un nuovo modo di esprimere la devozione a Maria con un continuo richiamo letterario e visivo ai luoghi dove ha trascorso la sua vita terrena.
Negli anni '50 una rete televisiva americana affidò un programma alle ore 20 ad un vescovo cattolico allora sconosciuto ai più di nome Fulton Sheen. La trasmissione si chiamava "Life is worth living" la vita vale la pena di essere vissuta. In breve il suo pubblico crebbe a dismisura e diventò un fenomeno di massa con milioni di spettatori tanto che dopo 4 anni l'autore fu premiato con un "Emmy Award" come "il più eccezionale personaggio televisivo dell'anno" con ascolti simili a quelli del programma di Frank Sinatra. Il segreto del successo stava oltre che nell'abilità oratoria dell'autore nell'aver colto la trasformazione della società occidentale e che l'abbandono dei valori giudeocristiani chiedeva un nuovo modo di annuncio del cristianesimo molto più "esistenziale" e capace di rivolgersi alla vita quotidiana del popolo e alle attese profonde di ogni persona che rimangono vere in ogni tempo. "Fatti per l'eternità" raccoglie i testi delle prime 14 trasmissioni con tematiche anche oggi sempre attuali.
La sofferenza accompagna il Cristo in ogni momento del Suo agire terreno, dalla nascita, alla fuga in Egitto per il pericolo di essere ghermiti dalle truppe di Erode, fino alla Passione in cui egli diviene sacrificio vivente per gli uomini. Anche Padre Pio ha dimostrato una santità tale da divenire esso stesso Corpo di Cristo. Le sue numerose doti mistiche lo rendono uno straordinario esempio di sofferenza. Dalle sue memorie: Il 20 Settembre 1918 dopo la celebrazione della messa, tutt'ad un tratto fui preso da un forte tremore, vidi Nostro Signore in atteggiamento di chi sta in croce, lamentandosi della mala corrispondenza degli uomini, specie di coloro consacrati a Lui e più da lui favoriti. Di qui si manifestava che lui soffriva e che desiderava di associare delle anime alla sua Passione. M'invitava a compenetrarmi dei suoi dolori e a meditarli: in seguito a questo mi sentii pieno di compassione e chiedevo a lui che cosa potevo fare. Udii questa voce: "Ti associo alla mia Passione". E in seguito a questo, scomparsa la visione, sono entrato in me, mi son dato ragione e ho visto questi segni qui, dai quali gocciolava il sangue. Prima nulla avevo.