L'Italia perde punti. Le nostre debolezze sono sempre più evidenti: imprese troppo piccole che non scommettono sulle nuove tecnologie, pochi brevetti e cervelli in fuga. Nella Penisola il mercato stenta a decollare, dominano ancora i monopoli e i risparmiatori non si sentono protetti. Aumentano il precariato e la distanza tra ricchi e poveri. Sicurezza, questione morale e istituzionale intaccano la credibilità del sistema-paese. Un rapporto documentato sull'Italia di oggi che individua responsabilità antiche e recenti.
Qual è la natura del tempo? È ciclico o lineare? È un contenitore o una successione di contenuti? Perché scorre sempre nella stessa direzione? E che cosa vuol dire che scorre? Potrebbe esistere indipendentemente dalla memoria? Come so di essere quello di ieri? Qual è il rapporto fra il tempo e la consapevolezza del suo scorrere? A ritrovare le tracce di un'esperienza complessa e ricca di significati ci guidano tre modi di vedere il tempo, quello della fisica, della biologia e della psicologia. Tre prospettive o situazioni esistenziali diverse e complementari, ognuna delle quali offre spunti per la comprensione delle altre due.
Il libro descrive le fasi iniziali del sionismo ai primi dell'Ottocento, i maggiori centri e le posizioni prevalenti in Europa, la costituzione di vari partiti al suo interno, la crescente migrazione di Ebrei verso la Palestina e il conflitto creatosi tra la popolazione israeliana e quella araba. Ne risulta che il sionismo fu in gran parte modellato da eventi come l'affare Dreyfus, la Prima guerra mondiale, il passaggio della Palestina dal dominio turco a quello britannico e l'eccidio della maggior parte degli Ebrei europei nel corso della Seconda guerra mondiale. Un capitolo conclusivo si interroga sullo sviluppo del sionismo in Israele dall'origine dello Stato fino a oggi. Brenner insegna Storia e cultura ebraica alla Ludwig-Maximilian-Universität di Monaco.
La storia del vetro si intreccia con i conflitti tra Oriente e Occidente, con abitudini e mentalità delle diverse aree del mondo, con le scoperte della scienza e le innovazioni dell'arte. Una storia straordinaria, sin dall'antichità, quando il vetro prima è apprezzato come gioiello e poi utilizzato dai Romani per la sua trasparenza rivelatrice del colore del vino. Grazie a questo libro il vetro si rivela un ingrediente essenziale di molte grandi trasformazioni storiche, dalla protezione delle case dal freddo all'invenzione di occhiali e microscopi, dall'introduzione della prospettiva nella pittura alle dominazioni coloniali da parte degli europei, rese possibili anche grazie a una superiorità tecnologica nell'utilizzo del vetro.
Un'ottica eurocentrica e coloniale continua a viziare il nostro sguardo di occidentali e induce a rapportarci con i popoli islamici con pregiudizio e categorie grossolane. Oggi il numero dei musulmani aumenta e l'Islam è in espansione. La sua presenza si è estesa dall'Africa settentrionale alle Filippine e si è radicata in Occidente. Conoscerlo è quindi indispensabile e questo libro, che ha un taglio prevalentemente politico ed economico ma che contempla anche gli aspetti religiosi, sociali e culturali, intende essere uno strumento per avvicinarci senza preconcetti e malintesi a una realtà che non ci è per forza ostile.
Nel corso del Due e Trecento la quantità di denaro destinata all'esecuzione di opere d'arte cresce esponenzialmente e diviene una delle forme più comuni di beneficenza a favore di enti ecclesiastici. I lasciti testamentari destinati alla realizzazione di affreschi, sculture, vetrate danno espressione alla volontà di raccomdarsi direttamente all'intercessione dei santi e corrispondono all'ansia dei singoli per la sorte della loro anima nel mondo a venire. A poco a poco, tra i personaggi sacri, si insinuano i ritratti dei donatori in atteggiamento pietoso. Il libro è una lettura non consueta di molte opere medievali e getta nuova luce sul rapporto dell'uomo con l'arte.
La partecipazione attiva al dibattito politico è la caratteristica fondamentale di una società democratica. In questi primi anni del XXI secolo assistiamo invece a una crescente passività dei cittadini occidentali. Finite le elezioni, trasformate in uno spettacolo saldamente controllato da gruppi rivali di professionisti esperti nelle tecniche di persuasione, la politica viene poi decisa in privato dallo scambio di favori tra i governi eletti e le lobbies che rappresentanto in forme sempre più marcate gli interessi economici. E, in una società in cui la democrazia rappresentativa sembra al tramonto, la gente vive la politica come un corpo estraneo, lontano, inafferrabile.
Il volume offre al lettore una rassegna ampia e dettagliata delle più significative teorie dell'Intelligenza, così come si sono sviluppate dalla metà dell'Ottocento fino a oggi, dai contributi teorici dei positivisti inglesi alle teorie più recenti, legate allo sviluppo dei modelli computazionali e simulativi dell'Intelligenza. La parte conclusiva del testo è dedicata all'Intelligenza Artificiale e al connessionismo con lo scopo di offrire un quadro del percorso che hanno seguito insieme biologi, cibernetici, informatici, ingegneri, matematici, psicolinguisti e psicologi per comprendere come i processi intellettivi si generino e funzionino all'interno di un essere vivente.
La globalizzazione mette in crisi i tradizionali strumenti della mediazione politica, rivelando nella saldatura di umanitarismo ed economicismo che si compie nel biopotere globale il volto segreto della modernità dispiegata. Attraverso alcune delle voci più rilevanti della filosofia politica contemporanea, una riflessione radicale sulla sovranità, i diritti e la biopolitica.