Fuggiti da casa, scacciati dalle famiglie, nei loro pochi anni di vita i bambini di questo libro hanno già sperimentato disperazione e violenza lungo le pericolose strade delle città dello Zambia, prima di approdare nel porto tranquillo del Mthunzi Centre, la casa di padre Kizito, uno dei più noti missionari comboniani italiani, in Africa da molti anni con il sostegno della Ong Amani. Intorno a lui, una piccola comunità di africani e volontari italiani, impegnata a combattere il fenomeno sempre più allarmante dei bambini di strada. Queste storie - raccolte da Chiara Michelon - raccontano in prima persona percorsi tortuosi di sofferenza, ma non solo. Raccontano anche la capacità dell'infanzia di sorridere al mondo nonostante tutto.
La filosofia è una sfida in cui il pensiero parte dalla semplicità delle cose quotidiane e ne mostra la meravigliosa complessità, che a volte sembra insormontabile. In 39 storie fulminee, quasi cinematografiche, Roberto Casati e Achille Varzi ci invitano a scoprire un modo diverso, divertente e appassionato di fare filosofia.
L'uomo trascorre circa un terzo della sua vita dormendo e la ricerca psicofisiologica ha dimostrato che, nel sonno, la sua mente non conosce riposo. Una indagine sull'intrigante mistero della dimensione onirica. Mauro Mancia è professore emerito di Neurofisiologia all'Università degli Studi di Milano e membro didatta della Società Psicoanalitica Italiana.
"La famosa affermazione di Marshall, per cui l'economia è come la biologia, era morta in partenza. La teoria economica ha sempre cercato piuttosto di assomigliare alla fisica. Ingrao e Israel ci mostrano come ciò sia avvenuto in un affascinante capitolo di storia intellettuale, ben raccontato e con riflessi sulla produzione teorica di oggi. Dalla lettura di questo libro abbiamo tutti qualcosa da imparare." (Robert Solow)
La storia d'Italia è legata a doppio filo a quella del ruolo giocato dalle classi dirigenti che l'hanno guidata. Interrogarsi su quel ruolo è tanto più urgente oggi, quando quelle classi si dimostrano incapaci di porre fine a una transizione che si prolunga ormai da un quindicennio, e rischia di innescare un vero e proprio declino. Questo volume, frutto della collaborazione di studiosi diversi tra loro per studi e provenienza, non si interessa tanto alle 'filosofie' sottese all'azione delle classi dirigenti nella storia italiana, quanto alle questioni concrete che non hanno potuto o voluto risolvere.
Giusto? Sbagliato? Si dice così? Si scrive così? Una lettura curiosa, utile e concreta sulle norme della nostra lingua, le sue complicazioni e le sue raffinatezze. A scriverla è uno dei più noti grammatici italiani. Luca Serianni insegna Storia della lingua italiana nell'Università di Roma La Sapienza. Accademico della Crusca, è autore di una insuperata Grammatica italiana.
L'istruttoria, le perizie mediche, il dibattimento davanti alla corte, alla giuria popolare e al pubblico avido: un caso giudiziario segnato, fra i primi, dall'intervento della stampa e degli esperti. Di certi crimini, non basta più accertare chi è stato. La gente vuole sapere perché. Attraverso una ricerca minuziosa su fonti ricche, con sapienza narrativa Patrizia Guarnieri mette a confronto voci diverse: i testimoni del paese, le madri delle vittime e i magistrati, i giornalisti, l'imputato, persino alcuni commentatori politici. Ricostruisce la cronaca dei delitti e il processo a Carlino Grandi, che sconvolse l'opinione pubblica e funzionò da banco di prova per le teorie del positivismo, della psichiatria e della nascente antropologia criminale.
Non è pensabile che il centro-sinistra vada avanti a oltranza in condizioni così balorde. L'Italia che non si riconosce nella destra merita qualcosa di meglio. Esser stati sinistrati per una dozzina di anni, quelli del berlusconismo onnivoro raccontati in questo libro, non deve ne può tradursi nel fare i sinistrati a vita. Se il centro-sinistra non adotta l'unica possibile contromisura cioè la costruzione di un'efficace guida riformista, può anche vincere la partita delle elezioni, ma quella del buon governo è perduta in partenza.
Siamo a Mosca nei primi anni Trenta. All'ombra del Cremlino vive una numerosa comunità di emigrati politici italiani con le loro famiglie. Altri si sono stabiliti in diverse città dell'Urss. Accusati di spionaggio, usati come ostaggi per ricattare il governo della madrepatria, spesso semplicemente vittime di un clima di sospetto e malinteso, su di loro si abbatte la repressione del regime di Stalin: complessivamente sono più di mille gli italiani fucilati, internari nei campi di concentramento, confinati, deportati, privati dei diritti civili e del lavoro, emarginati. Questo volume racconta le loro vite, frammenti di storia silenziosa, volutamente ignorata o poco nota.