
Il pianeta da salvare identifica e illustra due orizzonti. Uno stato di grave deterioramento : effetto serra, buco di ozono, estinzione di specie, manipolazioni genetiche pericolose per l'uomo e per l'ambiente, impoverimento dei poveri del mondo e speculazione dei ricchi; indica che il pianeta pur ferito, pur deteriorato, pur a rischio, può essere salvato, e continuamente si interseca con la consapevolezza del primo orizzonte. Il pianeta non è la casa dell'uomo, è l'uomo stesso, che non può disporre di sé come vuole; il cui primo diritto è di non essere manipolato, mercificato.
Da sempre lo spettacolo del cielo ha affascinato e, a volte, impaurito gli uomini della Terra. Una serie di quattro volumi accompagna i giovani lettori in un viaggio immaginario fra pianeti, stelle e galassie, cercando di incontrare ET e di evitare di cadere in un buco nero. Un viaggio guidato da un astronomo, direttore dell'Osservatorio di Arcetri e presidente dell'Associazione mondiale degli Astrofisici e da una divulgatrice scientifica.
Da sempre lo spettacolo del cielo ha affascinato e, a volte, impaurito gli uomini della Terra. Una serie di quattro volumi accompagna i giovani lettori in un viaggio immaginario fra pianeti, stelle e galassie, cercando di incontrare ET e di evitare di cadere in un buco nero. Un viaggio guidato da un astronomo, direttore dell'Osservatorio di Arcetri e presidente dell'Associazione mondiale degli Astrofisici e da una divulgatrice scientifica.
Dal sottotitolo la partenza del Rinascimento sembrerebbe prematura. Eppure questa opera, a più autori che fra loro hanno lungamente discusso, ci mostra un Rinascimento che inizia a Oriente, nel mondo bizantino, in particolare nei Balcani. È un Rinascimento presente nel mondo arabo islamico e dei Mamelucchi, anche se tenuto a freno dai governanti. La grandiosità del gotico nel Mediterraneo, così carico di istanze umanistiche, ci porta in seguito a quel Quattrocento che del Rinascimento tra Italia e Fiandre, sino a Napoli, ci darà l'ideologia di partenza che segna la storia dell'arte occidentale.
Nel panorama del romanico quello marchigiano è fra i meno noti, e immeritatamente. Il volume documenta una serie di evidenze monumentali di qualità e significato storico notevoli: il nesso con il tardo antico di Ravenna, il legame con la consistente eredità romana, l'immersione suggestiva in un paesaggio di rara e incontaminata bellezza.
Questa antologia rende disponibili in lingua italiana alcuni testi fondamentali del filosofo pragmatista americano intorno a mente, mondo e scrittura. Susanna Marietti, che collabora alle ricerche della cattedra di filosofia teoretica della Università Statale di Milano, con la sua introduzione e la sua scelta conduce i lettori al centro del pragmatismo di Peirce, del quale i celebri grafi esistenziali costituiscono il tratto più originale.
Il volume raccoglie alcuni tra i massimi critici dell'economia politica (veri macroeconomisti) a livello internazionale. Si propongono gli strumenti macroeconomici e finanziari per comprendere l'attuale fase dell'economia capitalistica e la sua portata, secondo i quali globalizzazione, crisi finanziarie e guerre, sono la risposta a una crisi di sistema, come si è manifestata a partire dagli anni Settanta. Sono inoltre affrontate le ricadute di tale crisi sulle forme di produzione e sul rapporto capitale-lavoro. II curatore è docente alla Sapienza di Roma, dirige il Centro Studi CESTES e la rivista "Proteo".
La costituzione di un Corpus aristotelico in lingua latina è stato un fattore decisivo per lo sviluppo della filosofia e della teologia nel medioevo. Nel secolo XII i traduttori stabilirono i testi che avrebbero formato la base dell'insegnamento universitario: per la versione dal greco al latino operarono Giacomo Veneto, Burgundio Pisano e Enrico Aristippo, mentre dall'arabo tradussero Gerardo di Cremona, Alfonso di Sareshel e Michele Scoto. Il lavoro fu continuato nel secolo XIII da Roberto Grossatesta, Bartolomeo da Messina e da Guglielmo di Moerbeke. L'autore che dirige l'edizione critica dell'Aristoteles Latinus, insegna filosofia presso l'Università di Lovanio.
Un paese lontano, un bambino che ne parla. Notizia o poesia? E perché non tutte e due? E, se quel bambino possedesse un tesoro, che ne fa un re?