
Il volume passa in rassegna le componenti fondamentali che hanno segnato il metodo di quella teologia. Si tratta di "ingredienti" sia largamente proseguiti dal passato, come eredità patristiche e filosofiche che continuano a vivere nel medioevo, sia originalmente e criticamente elaborati dagli stessi autori medievali in una vera rinascenza, dove non mancarono motivi di accese tensioni e vivaci polemiche. La loro conoscenza rappresenta una premessa e una introduzione indispensabili per la comprensione del modo con cui i medievali, soprattutto nei secoli dodicesimo e tredicesimo, ma anche prima e dopo, hanno pensato ed esposto la fede cristiana, e quindi hanno fatto teologia.
Il volume accoglie una scelta di saggi dedicati dall'autore all'arte del Tre e Quattrocento, lungo il crinale di quel momento d'eccezione della cultura figurativa europea che annuncia e accompagna la soglia fra Medioevo e Rinascimento. Scritte fra il 1934 e il 1985, queste pagine intessono un dialogo appassionato con artisti sommi o semplicemente grandi, come Giotto e lacopo della Quercia, i grandi riminesi e Pisanello; raccontano di opere epocali, come la Maestà di Duccio e l'affresco giottesco del primo Giubileo; svelano monumenti della complessità e novità del Duomo di Siena e di Orvieto; invitano a riflettere sulle differenze di struttura che possono segnare le diverse civiltà figurative.
Come scrive Mircea Eliade, ´Líhomo religiosus crede sempre che esista una realt‡ assoluta, il sacro, che trascende questo mondo, in questo mondo si manifesta e per ciÚ stesso lo santifica e lo rende realeª. Julien Ries si avventura sulle tracce dellíhomo religiosus, per coglierne il messaggio e comprendere i tratti dellíesperienza vissuta del sacro che egli compie. Lo fa con il suo consueto linguaggio piano ed efficace, capace di mettere a disposizione di tutti (anche grazie a un glossario finale che fornisce a ogni tipo di lettore gli strumenti per orientarsi agevolmente) una sintesi chiara e agile di un dibattito amplissimo. Dopo avere chiarito i differenti approcci al problema del sacro, segue la via della ´semantica storicaª: in un percorso affascinante, che prende le mosse dal mondo indoeuropeo (líantica Roma, gli Ittiti, la civilt‡ dellíIndia, la religione mazdaica, la cultura greca), passa a quello semitico (dei Sumeri e dei Babilonesi), tocca lo gnosticismo e il manicheismo per concludersi con i tre grandi monoteismi, Ries si interroga sui termini utilizzati dallíuomo per esprimere il trascendente e sui significati che ad essi sono stati associati dalle diverse culture. Trova in questo modo, sul piano dellíindagine storica, la prova di come ´líuomo non Ë possibile senza il sacroª.
La morte per un colpo di pistola di un noto primario, nello studio di un Dipartimento universitario di psichiatria, porta all'arresto di un collega della vittima, che da sempre gli è stato oppositore. L'arrestato, infatti, incarna un'idea della malattia mentale e della sua cura opposta a quella dell'ucciso, sostenitore convinto della farmacopsichiatria. Rinchiuso nel supercarcere di S. Gabriele, il mite prof. Apfelbaum, innocente, incastrato in quella vicenda per una serie di circostanze sfavorevoli, si arrovella su chi mai possa essere il colpevole di quell'uccisione, ma non riesce a venirne a capo, malgrado tutte le ipotesi avanzate da lui e da altri.
Un classico insuperato di uno dei grandi maestri di arte medievale russa
Le icone russe sono una scoperta del Ventesimo secolo. È infatti soltanto dopo un’importante stagione di restauri che queste opere, pulite dagli scuri strati di vernice e dalle successive mani di pittura, hanno svelato a studiosi e appassionati d’arte il loro intrinseco valore. Fu questo un periodo di straordinario impulso nello studio di questa tradizione artistica e successivamente di scoperta da parte del pubblico, che imparò progressivamente a conoscerne la bellezza, le armoniche composizioni, le figure eccezionalmente eloquenti.
L’opera di Viktor Lazarev è un classico insuperato, impreziosito in questa edizione italiana da una ricchissima sezione di tavole a colori. La trattazione è dedicata alla storia delle icone russe dalle origini sino agli inizi del sedicesimo secolo con deliberata scelta di concentrarsi sull’“età d’oro” di quest’arte. Scritto con stile chiaro ed eloquente, il lavoro di Lazarev descrive la nascita della pittura su tavola in Russia; la tecnica e l’estetica delle icone russe; le principali scuole di produzione di icone; introduce il lettore agli artisti più importanti di questa tradizione e alle loro opere.
Le tavole a colori sono descritte da apposite schede negli apparati final.
Tra le tante vittime delle conseguenze della guerra in Iraq, ci sono senza dubbio i cristiani. Questo è quanto sostiene Joseph Yacoub, professore di Scienze Politiche all'Università Cattolica di Lione, figlio di quel Paese e di quella cultura. L'autore del presente saggio tratta dei cristiani d'Iraq, circa un milione, prima e dopo l'invasione americana, nella diversità delle loro Chiese, dei loro culti, del loro radicamento sociale e geografico, del loro stato giuridico, della loro situazione in Kurdistan, delle loro attività, del ruolo svolto nella società e nello stato iracheno. L'autore ripercorre inoltre i rapporti tra cristiani e mondo arabo, messi duramente alla prova dalle nefaste conseguenze dell'invasione americana.
Il compito che questo libro si assume è triplice. In primo luogo si cerca di isolare lo spirito del denaro e di vedere come la sua logica fornisca le radici al pensiero liberale e liberista. In secondo luogo, attraverso il sussidio dell'antropologia culturale della storia sociale ed economica, si tenta di mettere in luce i riflessi culturali di tale logica. Infine il lavoro si concentra nella disamina dei poteri impliciti e delle tendenze di sviluppo della pratica monetaria. Poteri e tendenze rintracciabili anche in ambiti apparentemente non correlati come la globalizzazione, la crisi ambientale e la crisi dei valori.
Venti anni fa usciva la prima edizione di "La Chiesa e la sua storia" per ragazzi, corredata da disegni a colori. Oggi ne esce una nuova edizione a cura di Juan Maria Laboa, 10 volumi in grande formato a colori, ognuno con titolo indipendente. L'opera è completamente rinnovata nella grafica: oltre a disegni per i più piccoli, reca un apparato fotografico, ricostruttivo e cartografico con una particolare attenzione all'arte e all'architettura. L'opera, pur mantenendo una fruizione per i ragazzi, dati i grandi titoli che permettono di cogliere da subito il senso di ogni doppia pagina (primo livello di lettura, collegato ai disegni), è corredata di un apparato illustrativo con didascalie che ne fanno un'enciclopedia del cristianesimo per la famiglia. Età di lettura: da 9 anni.
Venti anni fa usciva la prima edizione di "La Chiesa e la sua storia" per ragazzi, corredata da disegni a colori. Oggi ne esce una nuova edizione a cura di Juan Maria Laboa, 10 volumi in grande formato a colori, ognuno con titolo indipendente. L'opera è completamente rinnovata nella grafica: oltre a disegni per i più piccoli, reca un apparato fotografico, ricostruttivo e cartografico con una particolare attenzione all'arte e all'architettura. L'opera, pur mantenendo una fruizione per i ragazzi, dati i grandi titoli che permettono di cogliere da subito il senso di ogni doppia pagina (primo livello di lettura, collegato ai disegni), è corredata di un apparato illustrativo con didascalie che ne fanno un'enciclopedia del cristianesimo per la famiglia. Età di lettura: da 9 anni.