L'opera presenta, oltre ai disegni per i più piccoli, un grande apparato fotografico, ricostruttivo e cartografico con una particolare attenzione all'arte e all'architettura. Il volume, pensato per i ragazzi, presenta grandi titoli che permettono di cogliere da subito il senso di ogni doppia pagina (primo livello di lettura, collegato ai disegni) e un apparato illustrativo con relative didascalie (secondo livello di lettura). Età di lettura: da 12 anni.
Questa nuova edizione de "La Chiesa e la sua storia", a cura di Juan Maria Laboa, reca un grande apparato fotografico, ricostruttivo e cartografico con una particolare attenzione all'arte e all'architettura. L'opera, pensata per i ragazzi, presenta grandi titoli che permettono di cogliere da subito il senso di ogni doppia pagina (primo livello di lettura, collegato ai disegni) e un apparato illustrativo con relative didascalie (secondo livello di lettura). Età di lettura: da 12 anni.
Questa nuova edizione de "La Chiesa e la sua storia", a cura di Juan Maria Laboa, reca un grande apparato fotografico, ricostruttivo e cartografico con una particolare attenzione all'arte e all'architettura. L'opera, pensata per i ragazzi, presenta grandi titoli che permettono di cogliere da subito il senso di ogni doppia pagina (primo livello di lettura, collegato ai disegni) e un apparato illustrativo con relative didascalie (secondo livello di lettura). Età di lettura: da 12 anni.
In questo volume, disegnato con le migliori tecnologie della computer graphic, c'è come personaggio un triceratopo nel suo contesto, nel suo paesaggio e con gli animali a lui contemporanei. Età di lettura: da 10 anni.
In questo volume, disegnato con le migliori tecnologie della computer graphic, il personaggio è deinonychus, nel suo contesto, nel suo paesaggio e con gli animali a lui contemporanei. Età di lettura: da 10 anni.
In questo volume, disegnato con le migliori tecnologie della computer graphic, c'è come personaggio uno stegosaurus nel suo contesto, nel suo paesaggio e con gli animali a lui contemporanei. Età di lettura: da 10 anni.
Il volume mostra la ricchezza espressiva e líeccezionale continuit‡ artistica che, nellíarco di oltre tre millenni, conduce dalle architetture monumentali e dai raffinati oggetti dei Sumeri a quelli degli Abbasidi e dei loro successori; quindi da quella che possiamo definire la 'classicit‡' della Mesopotamia, al lungo periodo del califfato arabo e dei secoli immediatamente successivi.
Si inizia con líesperienza sumerica e la loro complessa simbologia del potere regale, mediazione tra i sudditi e la divinit‡; si passa poi alle diverse citt‡-stato, allíimpero degli Assiri, con le loro splendide citt‡ e a quello, famoso, dei neo-babilonesi. Poi vengono i lunghi secoli nei quali, sul fondo artistico e di civilt‡ esistente, si innestano dapprima líEllenismo e, in seguito, líOriente che viene da lontano, dalle steppe asiatiche, con i Parti, e quello che viene da vicino, dalla tradizione persiana, con i Sasanidi.
Infine, giunge líIslam: alle ziggurat antiche si affiancano i grandi minareti di Samarra e la regione diviene il laboratorio dove si elabora il linguaggio artistico originale dellíarte islamica. Ma, ancora una volta, se Samarra Ë la classicit‡, nei secoli seguenti non si arresta líelaborazione, che porta a creare splendidi monumenti - come la Mustansiriyya di Baghdad - ma anche oggetti in metallo, legni ben lavorati, miniature.
Conclude il volume un apparato di 64 pagine in bianco e nero, che presenta i maggiori siti archeologici con foto satellitari, mappe, piante e foto díepoca degli scavi, che a volte offrono ancor oggi la miglior testimonianza di quei monumenti.
Questo volume affronta i diversi significati e ruoli che il colore puÚ assumere a seconda dei contesti culturali in cui viene impiegato, prendendo esempi salienti sia nellíambito della storia artistica europea ed occidentale sia in culture estranee al percorso storico dellíOccidente.
La scelta Ë caduta su contesti storici e culturali in cui il colore rivestisse un significato particolare nella produzione e nella fruizione del prodotto artistico. Nellíambito dellíOccidente Ë questo il caso del legame fra arte e architettura nel Medioevo (ad esempio nello spazio colorato creato dalle vetrate), del Quattrocento con la maestria tecnica dei suoi protagonisti, del periodo a cavallo fra otto e novecento (dove líartista diventa spesso anche teorico del colore) e di certe tendenza dellíarte contemporanea, da Rothko fino agli artisti che lavorano sul monocromatismo. Anche nellíarte bizantina importanti osservazioni possono essere svolte sul ruolo ed il significato del colore, svelando aspetti cruciali di questa tradizione artistica. Al di fuori della vicenda occidentale, differenti tradizioni culturali hanno i propri specifici accenti simbolici sullíuso del colore, come mostrato in questo libro per la Persia, la Cina e líAfrica.
La scelta non mira ad uníimpossibile completezza; ma, concentrando líattenzione sulle esperienze artistiche menzionate, offre al lettore spunti e strumenti per comprendere i differenti contesti di significato che condizionano líuso del colore nellíarte.
Gli autori coinvolti sono specialisti dei differenti periodi artistici affrontati. Massimo Carboni, Professore di Estetica allíUniversit‡ della Tuscia, introduce il tema con un saggio di taglio filosofico e antropologico.
Questo testo è un'interpretazione a tutto tondo di un movimento artistico che, iniziato nel tardoantico a partire da Costantinopoli, ha influenzato l'intero Mediterraneo e il Vicino Oriente con apici assoluti come a Ravenna, per invadere poi dalla Grecia tutti i Balcani e la Russia, ambedue veri eredi dell'arte di Costantinopoli. L'arte monumentale significa il tutto dell'arte "in situ", mosaici e affreschi, un patrimonio grandissimo e spesso altamente conservato, senza del quale nulla possiamo capire dell'Europa occidentale prima del Mille e le cui relazioni con l'Occidente proseguiranno per tutto il Medioevo.
Opera trasversale di storia della pittura. Quando nel 1998 uscì presso la Jaca Book l'opera La natura morta, la tiratura si esaurì tra ottobre e dicembre.Il paesaggio, come la natura morta, rappresenta uno dei fondamentali "generi" dell’arte, espressa nei dipinti su tavola e su tela, ma come vedremo non può essere limitato a semplice genere.
Il paesaggio largheggia nella tarda antichità, diviene simbolico e trattenuto nel Medioevo, prorompe sempre più impetuosamente nell’epoca moderna per divenire nuova metafora e pretesto espressivo nella contemporaneità.
Nils Büttner ne illustra qui in modo chiaro la storia dall’antichità ai giorni nostri, affrontando i diversi contesti in cui il paesaggio è stato visto e rappresentato nelle varie epoche. L’opera si avvale dell’eccezionale documentazione offerta dalle immagini di 220 capolavori, che permettono di identificare le tappe e gli sviluppi di questo genere pittorico.
Il testo è arricchito da ampie didascalie, dense di informazioni, che invitano all’osservazione e acuiscono lo sguardo, costituendo un ulteriore percorso autonomo di lettura.