
Il Medioevo fu un'epoca segnata dall'attesa (speranza o paura) della fine; le profezie delle Scritture ed eventi come le invasioni, l'espansione dell'islam o il traguardo stesso dell'anno Mille disegnavano un orizzonte apocalittico che è parte integrante della fede e della cultura dell'Europa medievale. Nel riconsiderare tale concetto il libro mostra anche come, lungi dall'esaurirsi in credenze "apocalittiche e oscurantiste", la coscienza della fine futura abbia molti motivi di interesse anche per l'uomo contemporaneo.
Jean Flori, direttore di ricerca al Cnrs, lavora al Centre d'Études Supérieures des Civilisations Médiévales di Poitiers. Tra i suoi libri: "Cavalieri e cavalleria nel Medioevo" (1999) e "Riccardo Cuor di Leone" (2002) per Einaudi; per il Mulino "La cavalleria medievale" (2002), "Le crociate" (2003) e "La guerra santa" (2009).
L'evoluzione dell'Unione europea, insieme alla produzione di un'ampia letteratura sull'integrazione dal punto di vista giuridico, economico, politico, sociale, ha anche favorito analisi e dibattiti sui fondamenti culturali di tale unificazione. Esiste un'"identità dell'Europa", un "noi" europeo costituito da sentimenti comuni di appartenenza e da valori condivisi? Religione, vita quotidiana, lavoro, istituzioni: passando in rassegna gli orientamenti valoriali dei cittadini europei, il volume, sulla base dei dati scaturiti da alcune grandi indagini campionarie, delinea i sistemi di valori sui quali di volta in volta convergono o si divaricano i diversi paesi.
Olivier Galland è direttore di ricerca al Centre National de la Recherche Scientifique (Cnrs). Con Alessandro Cavalli ha curato "Senza fretta di crescere. L'ingresso difficile nella vita adulta" (Liguori, 2001). Yannick Lemel è dirigente all'Institut National de la Statistique et des Études Économiques (Insee). Tra le sue pubblicazioni "Les classes sociales" (Puf, 2004).
Che cos'è la corporate governance e perché è importante? Come si governa l'impresa moderna, grande o piccola, privata o statale, locale o multinazionale? Quali sono le relazioni tra proprietari, dirigenti e amministratori? Qual è il ruolo degli azionisti e dei mercati finanziari nel monitorare i comportamenti dei dirigenti? Gli autori del volume rispondono a queste domande spiegando i benefici della corporate governance per l'economia ed esaminando anche alcuni degli scandali più noti degli ultimi anni in Italia e all'estero. Uno snodo fondamentale per capire l'economia contemporanea, le differenze tra sistemi economici e ridurre il rischio di una nuova crisi globale.
Alessandro Goglio è economista senior all'Ocse a Parigi. Andrea Goldstein è economista senior all'Ocse a Parigi. In questa collana ha già pubblicato "Globalizzazione e sviluppo" (con F. Bonaglia, II ed. 2008) e "Le multinazionali" (con L. Piscitello, 2007).
Chi sono e cosa fanno i giudici che giudicano i minorenni? Di tanto in tanto si parla di loro, e non sempre in senso favorevole. Talvolta li si accusa di tutto e del contrario di tutto: troppo lassisti quando scarcerano la piccola nomade borseggiatrice; insensibili e crudeli quando allontanano da casa il bambino vittima di gravi abusi; pigri burocrati quando non trovano bambini da adottare. Il volume ripercorre l'evoluzione della giustizia minorile in Italia, dalle origini fino alle riforme dei nostri giorni, attraverso le turbolenze del mondo giovanile e la lenta, progressiva affermazione dei diritti del minore.
Luigi Fadiga è stato per molti anni presidente del Tribunale per i minorenni di Roma, e della Sezione per i minorenni di quella Corte d'appello. Attualmente insegna Diritto minorile nell'Università Lumsa di Roma. In questa stessa collana ha pubblicato "L'adozione" (II ed. 2003).
Tre giorni, tre punti di svolta in cui simbolicamente si compendia la vicenda politica italiana del Novecento: il 28 ottobre 1922 con la marcia su Roma, il 18 aprile 1948 con la vittoria della Democrazia cristiana sul Fronte delle sinistre; il 27 marzo 1994 con la sorprendente affermazione elettorale di Silvio Berlusconi e della sua inedita alleanza col Msi e la Lega. Con l'intelligenza tagliente che gli è propria, Galli della Loggia rilegge questi tre momenti cruciali della nostra storia mostrando quanto tormentato e difficile sia stato l'apprendistato dell'Italia alla democrazia liberale.
Ernesto Galli della Loggia insegna Storia contemporanea all'Istituto Italiano di Scienze Umane (SUM) di Firenze, ed è editorialista del "Corriere della Sera". Con il Mulino ha pubblicato "Il mondo moderno" (1982) e "L'identità italiana" (1998) nella collana omonima da lui diretta.
L'edizione 2010 dell'annale curato dall'Istituto Affari Internazionali (Iai) e dall'Istituto per gli Studi di Politica Internazionale (Ispi), si presenta rinnovato: ridotta nel numero complessivo di pagine, è interamente incentrata sulla politica estera del nostro paese e sul ruolo giocato dall'Italia nella politica internazionale nell'anno che si è appena concluso, del quale vengono passati in rassegna gli avvenimenti fondamentali - sia sul piano strettamente nazionale sia sul piano europeo e mondiale. A un Rapporto introduttivo che analizza il ruolo del nostro paese nello scenario internazionale segue una seconda parte nella quale sono prese in esame le politiche italiane rispetto a problemi-chiave quali la crisi economica e finanziaria, le organizzazioni multilaterali e la governance globale, la sicurezza e la difesa, l'Unione Europea, i rapporti transatlantici, l'Est Europa, il Mediterraneo, il Medio Oriente e il Golfo, La politica energetica e l'ambiente, le migrazioni, la politica estera delle regioni. Chiude il volume una sezione di documentazione che consta fra l'altro di una cronologia della politica estera italiana e di una cronologia dei principali eventi europei e internazionali per l'anno 2009.
Un gruppo di cattolici laici e impegnati nella loro Chiesa sente il bisogno di ricostruire una memoria "di base" di quel lungo e complesso processo di eventi che ha attraversato il cattolicesimo tra il 1959 e il 1965 con il Concilio Vaticano II. Ha così inizio un intenso scambio epistolare di riflessioni, testimonianze, letture: documenti che viaggiano, mese dopo mese, via rete e sono raccolti in questo volume. E' il primo di una serie intesa a rivivere le varie fasi del Concilio ed è il frutto di un anno di lavoro, dall'ottobre 2008 al settembre 2009, scandito dalle ricorrenze del cinquantenario dell'elezione di papa Roncalli e dell'annuncio del Vaticano II. Il libro ripropone con forza l'attualità del Concilio e mette a confronto l'idea di Chiesa che esso delineò con la realtà ecclesiale di oggi, senza tacere gli inciampi sul cammino ecumenico di questi ultimi anni. Anche per questo la formula della coedizione Claudiana-Mulino e il dialogo intrecciato nell'introduzione con la Moderatora della Tavola valdese, Maria Bonafede, acquistano un significato ecumenico preciso.
Luigi Pedrazzi, tra i fondatori e principali animatori dell'Associazione il Mulino, di cui è attualmente presidente, è stato vicesindaco della città di Bologna dal 1995 al 1999. Con il Mulino ha pubblicato recentemente "Resistenza cattolica" (2006).
Per l'Europa il 2009 è stato per tanti versi un anno chiave, soprattutto perché ha portato a conclusione il processo di ratifica e di prima attuazione del Trattato di Lisbona. Dopo le tensioni per le resistenze ceche e polacche alla firma del Trattato e l'incognita del secondo referendum irlandese per l'adesione di quel paese, proprio in chiusura d'anno si è avuto il varo delle due attese novità ai vertici della Ue: il presidente stabile e l'Alto Rappresentante per la politica estera. Non è stata quella che si dice una festa: le nomine sono apparse alla quasi totalità dell'opinione pubblica europea deboli, soprattutto nel quadro di una sensibile flessione della partecipazione dei cittadini dell'Europa a 27 alle elezioni per il rinnovo del Parlamento di Bruxelles-Strasburgo in giugno. Come ogni anno il volume del "Centro Studi per il Progetto Europeo" di Bologna, che cura il sito www.europressresearch.eu, fa una accurata analisi delle tendenze della grande stampa di Italia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Austria, Belgio e Russia, ripercorrendo i dibattiti e le polemiche che hanno percorso quelle opinioni pubbliche in un periodo denso di tensioni (si pensi anche solo alla grande crisi economico-finanziaria della prima metà dell'anno). Accompagna queste analisi la mappatura di alcune grandi questioni che hanno occupato il centro della scena: dalla politica estera (è stato l'anno di Obama) al dibattito sulle questioni climatiche, dall'esito delle elezioni europee ai nuovi equilibri al vertice dell'Unione.
Paolo Pombeni, insegna Storia dei sistemi politici europei e Storia dell'ordine internazionale nella Facoltà di Scienze politiche dell'Università di Bologna ed è direttore dell'Istituto di Studi avanzati di quell'Ateneo. E' editorialista del quotidiano "Il Messaggero" e membro della direzione di "Ricerche di Storia Politica" e dell'editorial board del "Journal of Political Ideologies". Con Il Mulino ha pubblicato, tra l'altro, "Il primo De Gasperi. La formazione di un leader politico" (2007) e "La ragione e la passione. Le forme della politica nell'Europa contemporanea" (2010) e ha diretto l'edizione critica degli "Scritti e discorsi politici" di Alcide De Gasperi (2005-2009). Ha curato, con G. Consorte, "Democrazia sociale. Il riformismo europeo e l'anomalia del caso italiano" (Cedam 2010).
Nello straordinario periodo della storia del pensiero occidentale che va da Kant a Hegel, sullo sfondo delle grandi trasformazioni sociali, economiche e politiche di Sette e Ottocento, si sviluppa nell'ambito della filosofia tedesca l'idea di una moralità concreta. Già in Kant, anche nelle tensioni interne al suo pensiero, emerge l'intento di mostrare come la moralità possa trovare realizzazione nella vita degli uomini e nel loro vivere sociale. Con Fichte e Hegel l'interesse per la dimensione naturale dell'uomo e per le strutture sociali e istituzionali nelle quali l'individuo si trova a operare diventa il nucleo teorico che orienta la riflessione sui problemi morali, avviando quell'indagine sulla "seconda natura" dell'uomo che tanta parte avrà nel pensiero dell'Ottocento. Questo libro focalizza l'attenzione sull'idea di moralità concreta così come si profila nei tre grandi filosofi classici tedeschi, e illustra come essa si inserisce nel più ampio orizzonte della teoria della società, del diritto e dello Stato.
Indice: Prefazione. - Parte prima: Kant. - I. Ragione pratica e ragione empirica pratica nel pensiero di Kant. - II. La filosofia pratica di Kant e la realizzazione della morale. - III. Comandi e consigli nella filosofia pratica moderna. - Parte seconda: Fichte. - IV. Metamorfosi della libertà nel Sistema di Etica di Fichte. - V. La libertà e la sua realizzazione nella filosofia pratica di Fichte. - VI. Sulla "seconda natura" in Fichte. - VII. Diritto, lavoro e Stände: il modello di società di Fichte. - Parte terza: Tra Fichte e Hegel. - VIII. La società concreta. Considerazioni su Fichte e Hegel. - IX. Dovere e dottrina dei doveri tra illuminismo e idealismo. - X. Storie della coscienza nella filosofia classica tedesca. - XI. Sul concetto di "felicità" in Hegel. - Indice dei nomi.
Luca Fonnesu insegna Filosofia morale e Storia della filosofia nell'Università di Pavia. Per il Mulino ha già curato "La verità" (con S. Borutti, 2005) e "Etica e mondo in Kant" (2008). Fra i suoi libri ricordiamo inoltre "Storia dell'etica contemporanea" (Carocci, 2006)".
La storia dell'etica filosofica è percorsa dall'interesse per problemi ricorrenti in contesti teorici e storici anche molto diversi, che risultano centrali nei tentativi odierni di interpretare la vita morale non meno che in quelli compiuti nei secoli passati. Il riproporsi di tali questioni è segnato anche da forti discontinuità e da tentativi di scostarsi nettamente dagli esiti e dai metodi degli approcci precedenti. La convergenza su alcuni nuclei tematici, però, garantisce la possibilità di dialogo e di confronto tra prospettive diverse, anche cronologicamente lontane, e incoraggia la collaborazione tra l'approfondimento teorico e l'indagine storico-filosofica. In quest'ottica i saggi di questo volume offrono vie d'accesso ad alcuni temi classici, di fronte ai quali in etica si definiscono alternative teoriche di fondo: relativo/assoluto, naturale/normativo, valore/valori, ragione/passioni, comandi/consigli. Ciascuno di essi viene esaminato prima in riferimento a teorie antiche o medievali e poi soffermandosi su posizioni moderne o contemporanee. Attraverso analisi parallele si mostrano convergenze, differenze, cesure e possibilità di dialogo tra momenti diversi della storia dell'etica.
Stefano Bacin è attualmente borsista della Fondazione Alexander von Humboldt presso la Johannes Gutenberg-Universität di Magonza e sarà Marie Curie Fellow alla Goethe-Universität di Francoforte nel biennio 2011-2012. Ha pubblicato, tra l'altro, un volume sulla prima formazione di Fichte ("Fichte a Schulpforta, 1774-1780", Guerini, 2003; edizione tedesca Frommann-Holzboog, 2007), e uno sulle linee fondamentali dell'etica di Kant e la loro evoluzione ("Il senso dell'etica. Kant e la costruzione di una teoria morale", Il Mulino, 2006).