All'idea di democrazia sono stati attribuiti significati assai diversi. Ma se dalle definizioni ideali si passa alle realizzazioni storiche, quali strumenti di accertamento empirico offre la scienza politica? Lijphart individua una tipologia bipolare - modello maggioritario e modello consensuale - a cui riconduce regolarità e variazioni riscontrabili nei diversi paesi. Questa nuova edizione esce in un periodo di grandi sfide per le democrazie e offre un contributo insostituibile al dibattito sul loro "rendimento", un tema assai sentito in un paese come il nostro, incapace di scegliere tra l'uno e l'altro modello democratico.
Il libro racconta, al di là dei cliché e del folklore, com'era davvero la vita dei gladiatori: il loro posto nella società, l'addestramento, come erano equipaggiati, il trattamento economico, la quotidianità. Non erano lottatori sanguinari, ma combattenti che duellavano ad alto livello tecnico. Così pure lo spettacolo circense dei gladiatori non era un intrattenimento puramente ludico (secondo il famoso detto "Panem et circenses"): il circo, dove le masse si trovano insieme all'imperatore, emerge come il luogo dove si manifesta la forza popolare.
Dal "Grande gioco" degli imperi ottocenteschi, che ha contrapposto Gran Bretagna e Russia, fino alla 2Guerra contro il terrorismo" iniziata dagli Stati Uniti col sostegno della coalizione internazionale nel 2001: due secoli di conflitti nell'inospitale quanto strategico cuore dell'Asia Centrale, nel corso dei quali sono emersi spesso i lati più oscuri della politica delle grandi potenze coinvolte nella "selvaggia terra degli afgani".
Giovanni Calvino (1509-1564) è stato con Lutero il più importante riformatore del cristianesimo. Le sue dottrine hanno avuto grande influenza e diffusione soprattutto in Francia e in Inghilterra e poi nell'America settentrionale. Nella sua opera come nella sua azione, Calvino propugnò un'adesione di assoluta intransigenza ai principi della religione, e quando a Ginevra ne ebbe possibilità instaurò un regime in sostanza teocratico. Il severo teologo e giurista fu un dittatore spirituale oppure una della figure più importanti della civiltà occidentale? Oggi ancora, i giudizi sono divisi. Per farsi un'opinione in proprio, il profilo di Strohm offre al lettore una chiara ed equilibrata esposizione della vita e dell'opera di Calvino.
Un uomo sofferente per strada ha bisogno d'aiuto, gli passiamo accanto senza fermarci perché abbiamo fretta. Ma dopo averlo superato un senso di colpa ci coglie e torniamo indietro per soccorrerlo. Se l'uomo in difficoltà fosse stato un nostro conoscente, avremmo avuto quella esitazione prima di aiutarlo? Siamo tornati indietro spinti da una sincera preoccupazione per l'altro o per ridurre il nostro senso di colpa? Altruisti si nasce o siamo per natura egoisti? Quali sono i vantaggi dell'altruismo per la nostra specie? E cosa accade nel mondo animale? Nel volume si risponde a questi quesiti spiegando come l'aiuto all'altro derivi dalla storia evolutiva del genere umano, ma anche da processi psicologici di natura motivazionale, emotiva e cognitiva.
Saper aspettare è una virtù. Ce lo sentiamo ripetere spesso: "Devi portare pazienza!", "Non essere impulsivo!", "Non avere fretta!". Perché è così importante saper aspettare? Come mai è così difficile farlo? Quali sono i costi e le sofferenze dell'attesa? Ma a volte aspettare diventa un vizio, quando cincischiamo e perdiamo tempo. La pigrizia, però, si può vincere: l'uso strategico delle scadenze - anche di quelle più insidiose - può, ad esempio, aiutarci a tenere fede agli impegni. La doppia faccia dell'attesa, vera e propria chiave di volta per pianificare il tempo e raggiungere i nostri obiettivi.
Tutti siamo, almeno in parte, responsabili della nostra salute e del nostro benessere futuro, che dipende anche dai comportamenti che adottiamo oggi. La salute è infatti un insieme di elementi che si evolvono e riproducono in un continuo rapporto tra ieri, oggi e domani, non solo sul piano psicologico, ma anche su quello strettamente biologico. In questo libro non si parla solo di attività fisica, di dieta e di qualità del sonno, elementi certo cruciali per il nostro star bene, ma anche di equilibrio psichico, di interesse per la vita e il futuro, di quella fase delicata per ogni individuo che è il pensionamento. L'intento è quello di renderci consapevoli di quali siano gli snodi fondamentali per attraversare al meglio tutte le fasi della vita.
I fenomeni naturali, anche nei loro aspetti più temibili, ci ricordano che la Terra è un pianeta vivo. In particolare il nostro paese è geologicamente fragile: terremoti, eruzioni, frane, inondazioni ricorrono costantemente con effetti devastanti sull'uomo, il territorio, la sua economia. E spesso a un ambiente fisico così difficile si è colpevolmente aggiunta l'incuria e la disattenzione dell'uomo. Il volume spiega quali sono le cause dei fenomeni naturali, in che misura essi sono prevedibili, e soprattutto quali possibilità abbiamo di difenderci; l'obiettivo è quello di contribuire a trasformare la cultura del soccorso e dell'emergenza in cultura della prevenzione e della mitigazione del rischio.
Antonio Cassese non era un lettore qualunque di Kafka, ma un giudice che aveva esperienza del male e che continuava a credere nella legge e nel diritto, pur guardando "con angoscia le forze che si oppongono all'esercizio della giustizia e soprattutto l'istinto di sopraffazione sempre latente e pronto a esplodere in qualsiasi momento della vita e della storia". In questo libro egli apre ai lettori il suo "retrobottega", quel luogo e quel tempo di riposo mentale dalle fatiche quotidiane condiviso con le letture preferite. Da queste letture e dal confronto, continuo e sempre rinnovato, con lo scrittore praghese, costruisce tanti piccoli saggi, riflessioni sulla vita e sulla letteratura, sui mali dell'umanità, da lui così conosciuti per professione, accompagnandoci nei suoi incontri con personaggi veri o ideali. L'uomo e il giudice, lo studioso e il lettore si confondono in queste pagine in cui emerge una vita intera spesa a comprendere l'umanità, nel tentativo di aiutarla a uscire dai suoi mali oscuri. Un percorso intenso e intimo che si chiude con due racconti, "L'isola dei Bianconi" e "Getsemani", con cui Cassese affronta e spiega la sua ultima battaglia, quella con la malattia.
Vent'anni fa, la neonata Forza Italia di Silvio Berlusconi usciva vincitrice dalle elezioni del 27-28 marzo 1994. Non è stata una fiammata episodica. Anzi. Il periodo che ci separa da quella data, fondativa del nuovo sistema partitico, è marcato dalla presenza del Cavaliere. Ripercorrendo le vicende politiche di questo periodo - ma anche degli anni Ottanta, che ne costituiscono l'incubazione - Ignazi mette in luce le origini del berlusconismo, i modi e le ragioni del suo dispiegarsi lungo un ventennio, i suoi punti di forza e di debolezza. Berlusconi si è posto al centro della scena politica grazie alle sue risorse, soprattutto nel campo della comunicazione, all'innovazione dei contenuti e dello stile, e alla balbettante reazione degli avversari. Ma il contenuto "rivoluzionario" della sua irruzione sulla scena politica in che modo ha modificato il sistema politico italiano? E quali esiti ha avuto? Siamo alla fine della parabola?