
Il volume offre un panorama aggiornato della banca. I complessi meccanismi bancari sono affrontati a partire da due prospettive di analisi fortemente interrelate. La prima è la prospettiva economico-aziendale dell'impresa bancaria: sono la struttura e le voci tipiche del bilancio della banca che ne guidano la lettura sotto i profili patrimoniale, economico, finanziario e dell'equilibrio/squilibrio di rischiosità in cui essa si trova o verso cui muove. La seconda è la prospettiva economica generale: in veste di intermediario finanziario, i principali riferimenti della banca sono i mercati creditizi, finanziari e monetari, i mercati dei servizi bancari e finanziari, la regolamentazione bancaria e finanziaria, la politica monetaria.
Raramente una guerra ha lasciato tracce così tanto indelebili sul paesaggio come il primo conflitto mondiale in Italia. Le battaglie combattute tra il 1915 e il 1918 sono visibili ovunque. Non solo nella natura ma anche nelle città, bombardate, occupate, a volte completamente distrutte e ricostruite dalle fondamenta (come Asiago, rasa al suolo nel 1916 e rifatta da capo negli anni venti). E nelle opere d'arte, a volte perse per sempre, a volte solo ferite e recuperate - il duomo di Padova, la chiesa degli Scalzi di Venezia, la gipsoteca di Possagno, con i modelli originali delle sculture di Antonio Canova, centrata da una granata nel 1918. Questo volume delinea un itinerario, dalle montagne ai fiumi alle città, tra i teatri della guerra italiana.
Questo volume non intende presentare tanto una storia della città di Costantinopoli quanto una sorta di immaginaria visita alla città condotta nell'anno 1200, cioè prima del disastroso sacco del 1204 che segnò l'inizio della sua decadenza: com'era fisicamente questa città leggendaria, che cosa sapevano o dicevano i bizantini della sua storia. Quindi una descrizione della città quale sarebbe apparsa agli occhi di un visitatore del tempo, e un esame della sua storia di città santa fondata da Costantino, così come veniva trasmessa e com'era in effetti, le difese e il mito dell'invincibilità, il potere, la chiesa, le ricchezze, la vita urbana dei ricchi e dei poveri. I capitoli finali raccontano poi il sacco della città a opera dei crociati nel 1204 e la progressiva decadenza fino alla conquista ottomana del 1453. L'epilogo è una breve descrizione di ciò che resta della città bizantina nella Istanbul di oggi.
In questo libro, l'autore traccia un personalissimo percorso attraverso le infinite testimonianze, scritte e no, lasciate dagli italiani sulle guerre che hanno combattuto, da quelle d'indipendenza alla seconda guerra mondiale. Per cento anni la guerra è stata, per l'italiano comune, il punto d'incontro con la grande Storia: per cento anni ogni generazione ha avuto la sua guerra da combattere, da descrivere, da ricordare. Isnenghi propone un viaggio all'interno di questo infinito discorso sulla guerra, suddividendolo non secondo la cronologia, ma secondo il genere di testimonianze: i comizi, i proclami, i canti, i giornali, la letteratura, le immagini, le lettere dei soldati, i monumenti, i musei, i nomi delle vie.
Il volume raccoglie quanto fu scritto da Braudel per un libro che preparò sul finire della prigionia in Germania, nell'autunno 1944, a partire da un ciclo di lezioni tenuto in campo di concentramento. Sono lezioni sul senso della storia dedicate non a un pubblico di studiosi o studenti, ma di uomini comuni riuniti da una vicenda storica non comune. L'edizione italiana si correda di una introduzione redatta dalla moglie di Braudel, che sulla base di testimonianze e carte inedite ricostruisce le vicende della prigionia dell'autore in Germania.
Le pene d'amore sono universali, come ci ricordano molte opere letterarie. Se tuttavia i personaggi romanzeschi - da Emma Bovary a Bridget Jones - possono perfino deliziarsi dei supplizi amorosi, nella moderna cultura utilitarista il dolore è sentito come un'esperienza puramente distruttiva, da scongiurare e allontanare da sé. Non si tratta solo di vissuto personale, come suggerito nella terapia di coppia e nella posta del cuore, ma di una condizione tipica dell'individuo contemporaneo, con il suo imperativo di autoaffermazione e le patologie che lo accompagnano: narcisismo, incapacità di scegliere, fobia da impegno, tirannia della bellezza e della moda, mercificazione degli incontri. Ma cambiare si può: per tutti, uomini e donne, la sfida è quella di costruire una nuova e più piena consapevolezza sessuale e amorosa.
Il manuale offre una trattazione della scienza delle finanze, sotto il profilo sia degli strumenti teorici, sia dell'esposizione critica delle istituzioni di finanza pubblica del nostro paese. In questa nuova edizione è stata integralmente aggiornata e ampliata la presentazione delle molteplici innovazioni intervenute nell'ultimo triennio in materia di bilancio, federalismo fiscale, patto di stabilità ed evoluzione delle istituzioni comunitarie, programmi del welfare state.
Nella vita scrivere bene è un ottimo biglietto da visita, ancora di più da quando l'era digitale ha moltiplicato i nuovi usi della scrittura. Il libro fornisce una cassetta degli attrezzi utili per gestire al meglio l'espressione scritta. Si troveranno numerosi precetti e consigli pratici alla portata di tutti: come organizzare e presentare al meglio un testo, quali regole seguire per rendere più efficace e personale la scrittura, come arricchire il proprio vocabolario, come usare con successo gli strumenti della retorica.
Fino al Novecento il progresso economico mondiale era indagato quasi solo dal punto di vista della storia europea e delle sue appendici di successo (Stati Uniti); oggi, di fronte ai fenomeni di globalizzazione, nuove domande vengono rivolte alla storia. Perché non furono l'Asia o il mondo islamico a produrre la rivoluzione industriale? Nel descrivere le strutture portanti dello sviluppo europeo, il volume mostra come le peculiarità della civiltà europea sul piano delle istituzioni sociali ed economiche, e soprattutto su quello dei valori, hanno saputo innescare il progresso in quanto la competizione è stata giocata insieme alla giustizia sociale (diritti) e alla solidarietà (welfare).
Nell'anno di Expo 2015, la quinta edizione del rapporto di Caritas Italiana, "Famiglia Cristiana" e "Il Regno" sui conflitti dimenticati nel mondo si focalizza sul legame tra guerra e problema alimentare. Gli interrogativi di fondo sono due: in che misura la guerra può essere determinata da fattori legati alla produzione, distribuzione e consumo del bene alimentare? Che tipo di conseguenze sono prodotte dai conflitti in riferimento alla malnutrizione e alla cattiva distribuzione delle risorse alimentari? Il testo è diviso in tre parti. La prima parte fornisce al lettore le principali coordinate culturali e scientifiche sui fenomeni di guerra e sul rapporto tra guerra e cibo. La seconda parte riporta i risultati di due indagini sul campo: una ricerca relativa alla presenza delle persone in fuga dalla guerra nel circuito di accoglienza Caritas e un'altra indagine sulla diffusione dei video di guerra e terrore sulla Rete. La terza e ultima parte presenta alcune proposte e linee di intervento sul tema del conflitto e del problema alimentare, rivolte ai principali attori, pubblici e privati. Alla stesura del rapporto hanno contribuito studiosi ed esperti del mondo accademico, del volontariato, della Chiesa e del privato sociale internazionale.

