
Libro d'esordio di una delle più grandi figure poetiche degli ultimi secoli in Italia rappresenta il vero e proprio apprendistato poetico dell'autore, una sorta di primo e provvisorio laboratorio da cui scaturiranno in seguito le grandi vette delle "Odi" neoclassiche. Una tappa insomma, in cui ancora riecheggiano suggestioni legate all'Arcadia o alla poesia del Berni, ma una tappa che comunque Parini non ripudiò mai del tutto, riconoscendovi molti pregi e soprattutto quell'urgenza di dire in versi che resterà sua caratteristica fondamentale anche nelle opere successive.
Isabel Dalhousie è una dilettante di filosofia, una detective a tempo perso, una cultrice di belle arti e di teatro. Ma è anche una donna, senza dubbio. E in certe occasioni sente chiaramente che tutto il suo universo morale, così faticosamente costruito, potrebbe crollare sotto i semplici colpi del fascino maschile. Quando, per esempio, incontra l'uomo che avrebbe dovuto sposare sua nipote Cat, anche lei, che pure ha appena finito di stroncare in una recensione un po' stizzita un "Elogio del peccato", cede davanti alla sua bellezza e si trova in una situazione di imprevista e conturbante difficoltà. Ma altre ben più inquietanti prove attendono la simpatica Isabel in questo nuovo libro di McCall Smith: l'incontro con un uomo che ha appena subito un trapianto di cuore e che le confida di essere da quel momento tormentato da ricordi inspiegabili, che sicuramente non gli appartengono, rendono la vicenda davvero complicata e intrigante. E Isabel, come al solito, non si tira indietro: accompagnata dalla fedele Grace, percorre le strade e i salotti più curiosi di una Edimburgo quasi magica, addentrandosi in un'indagine pericolosa e imprevedibile, in cui emergono di nuovo tutta la sua umanità e simpatia, insieme alla capacità di riflettere con semplicità sugli ingredienti essenziali della vita, l'amore, l'amicizia e naturalmente anche la tentazione, che non sempre si presenta sotto forma di cioccolata...
Da una festa a un'altra festa, da una cena a un'altra cena, da Londra a Madrid e poi a Milano, da un amore a un altro, senza mai esserne convinti, senza che mai nulla incrini il guscio sottile della vanità e della ritualità mondana. E la jet society degli anni Sessanta, sono le sue manie e idiosincrasie, inquadrate e raccontate da Ottiero Ottieri con amara curiosità e con la minuta precisione di un entomologo. C'è un protagonista, Orazio, industriale che produce sanitari e cerca il modo di introdurre l'uso del bidet in Gran Bretagna; ci sono le sue battute di caccia e le avventure erotiche, con donne sempre occasionali che spesso sono semplicemente il suo specchio, come Mildred o Pamela; ma più di tutto ci sono dialoghi brillanti, quasi surreali nell'essere annoiati o smaccatamente seduttivi, battute fulminanti e situazioni farsesche che l'autore trascrive sulla pagina con umorismo tagliente e raffinatissima satira, mentre intorno l'Italia si prepara a tutt'altra catastrofe, alla contestazione studentesca e agli anni di piombo del dopo, mentre gli scioperi in atto nelle fabbriche alludono a ben altri possibili scontri. Ma il mondo dei "divini mondani", imprigionato tra elicotteri privati e liste di invitati esclusivi a feste esclusive, prosegue la sua scelta di vita ossessivamente effimera, del tutto incapace di riconoscere i propri privilegi e arroccato dentro la circolarità dei suoi stessi riti.
Alain de Botton affronta un aspetto centrale dell'esistenza di tutti gli esseri umani: le case, le città, la geografia dei luoghi che abitiamo e in cui ci muoviamo, la necessità che abbiamo di sentirli belli e accoglienti. E lo fa partendo da alcune semplici domande: Che cosa rende una casa bella? E perché ciò che per alcuni è bello, per altri è invece inguardabile? Ed è ragionevole passare parte del proprio tempo a cercare di rendere più belli i luoghi in cui viviamo? E, soprattutto, i luoghi, gli edifici, le stanze e gli uffici possono renderci più o meno felici?
Il cardinale Dominic Trujillo Guzman soffre da tempo di lancinanti dolori al ventre, accompagnati da orrifiche allucinazioni: una schiera di demoni avvolti da pestilenziali effluvi, dediti a giochi autoerotici con cui stimolano le immense pudenda. A nulla valgono i rimedi indigeni che gli somministra Concepcion, la giovane e bella cuoca diventata sua concubina, dalla quale ha avuto un figlio, il piccolo Cristobal. La diagnosi del più illustre medico della capitale è infausta quanto incomprensibile: Teratoma di Tapabalazo. Convinto che si tratti della giusta punizione per la sua vita dissoluta, il cardinale lancia una crociata di evangelizzazione per snidare eretici e miscredenti e ottenere così il perdono divino. Nel frattempo, a Cochadebajo de los Catos, remoto villaggio andino che fa da sfondo alla vicenda, succede di tutto, compreso il tragicomico scontro tra gli integerrimi crociati del famigerato monsignor Rechin Anquilar e gli eroici e goduriosi abitanti del pueblo, capitanati da Dionisio Vivo e da Remedios, con l'immancabile aiuto dei fedeli giaguari neri. Uno spaccato di vita sudamericana, succulento e immaginario ma pur sempre veritiero, sospeso tra storia, commedia e misticismo, in un magico realismo dal sapore piccante e indimenticabile, come le pietanze che offre il ristorante di Dolores, ex puttana ravveduta e diventata cuoca provetta.
Una donna e gli uomini che l'hanno accompagnata nella sua vita: a partire dalla figura paterna, amatissima ma ingombrante, Iaia Caputo racconta un percorso di formazione sentimentale e personale, un processo di consapevolezza e di affermazione tutto al femminile. E se anche ci parla di padri troppo silenziosi, di giovani fidanzati inesperti, di amanti e di mariti, tutti uomini che pure lasciano segni e cicatrici, è il mondo femminile ad essere perlustrato e indagato, e innanzitutto il bisogno di parole che da quel mondo emerge. Un percorso duro e lucido, una vicenda al femminile che scava nella memoria e anche contro gli inevitabili insabbiamenti della memoria, una riflessione intensa sul proprio percorso di donna.
Da una fortunata rubrica de "Il Sole 24Ore" alle librerie italiane. Massarenti ripete che la sua è un'operazione che vorrebbe "sgonfiare" i concetti un po' tronfi (e incomprensibili) dei filosofi di professione. Ecco quindi una raccolta di voci che, tratte da temi, eventi, figure dall'esperienza quotidiana più minuta o da singoli fatti politici e declinate in senso morale, sono in grado di comporre un ideale dizionario filosofico a partire dalla realtà quotidiana; una ridefinizione attenta di grandi idee morali e sociali (la felicità, la libertà, la ricchezza), che raccolte in un unico volume, e affidate alla coscienza e intelligenza del lettore, compongono un manuale per ragionare più lucidamente e quindi vivere un po' meglio.
In una scuola di una piccola città del Tragedistan, i professori sono riuniti in una sfibrante assemblea: perché nel mondo burocratizzato dell'istruzione, tra crediti scolastici, scrutinii e circolari incomprensibili, urge un imperativo che non può più essere ignorato: essere moderni. La grande idea, questa volta, consiste nel modernizzare i classici, facendoli riscrivere dagli stessi studenti. E dunque, tra raggelanti e parodistici rifacimenti dei "Promessi sposi" di Manzoni o della "Vita nova" di Dante, mentre si agita sottobanco un sorprendente mercato nero di classici in veste originale, Banda gioca al capovolgimento dei ruoli e regala al lettore un divertente ma impietoso ritratto della scuola, raccontando una storia che è una parodia velenosa su uno dei mondi più controversi dell'Italia di oggi.
Una lettura che interroghi e interpreti il Corano al di fuori dei limiti angusti delle rigidità del fanatismo; il tentativo di comprendere la nascita del terrorismo di Al-Qaeda e la personalità della sua guida, Osama bin Laden; la volontà, sempre energica, di proporsi come un possibile ponte tra due culture, quella musulmana e quella occidentale, che l'attualità contemporanea pare dover dividere, ma che hanno invece radici comuni nel passato. Nel nuovo libro di saggi di Adonis ritornano i temi più tipici della sua riflessione, declinati su percorsi a volte letterari o culturali, altre volte più specificamente politici.
Inviato a Londra dallo zio per fare luce sulla situazione finanziaria dei suoi uffici londinesi, Bill West, atletico e sfaccendato giovane americano, vi incontra Felicia, giovane donna che lui stesso, qualche tempo prima, aveva tratto in salvo dalle acque gelide di un lago. Felicia è fidanzata, ma naturalmente l'amore tra i due giovani non può che scoppiare immediatamente: ne seguiranno vicende sempre più complesse ed esilaranti, che coinvolgono i due giovani e il fidanzato di lei, ma anche lo zio americano, che alla fine dovrà imbarcarsi su un aereo e raggiungere in tutta fretta la capitale inglese.