Gli avvertimenti profetici, le storie midrashiche, le interpretazioni di Rashi e i racconti chassidici sono guide illuminanti e senza tempo. Insegnano ad affrontare le sfide contemporanee e i sogni eterni. È un sapere che si tramanda da millenni, dal maestro all'allievo. Elie Wiesel ha raccolto le storie della Bibbia, del Talmud e della tradizione chassidica che più lo hanno ispirato. La matriarca Sara; l'eroico Sansone; il profeta Isaia; il santo Rabbi Yehoshua' ben Levi: Wiesel racconta le loro vicende, e quelle di altri uomini e donne inviati sulla terra per mostrare dove si può nascondere la scintilla del divino. Ma sono anche le vicende di uomini e donne che possono sbagliare, arrabbiarsi, soffrire. Ad affascinare, in queste pagine, è l'incessante ricerca della verità, ma anche l'umanità - e dunque le fragilità - dei loro protagonisti.
Ambrose Zephir ha cinquant'anni, fa il pubblicitario, e vive in una piccola casa vittoriana piena di libri. È sposato con Zipper, avida lettrice di ogni cosa, ma con una passione smodata per "Cime tempestose". Alla vigilia del suo cinquantesimo compleanno scopre di avere una malattia incurabile. Gli resta un mese di vita: trenta giorni, non di più. E Ambrose decide di partire. Abbandona tutto e, insieme a Zipper, intraprende un viaggio. Un viaggio intorno al mondo, in tutti i luoghi che ha amato e dove avrebbe sempre voluto andare, seguendo un rigoroso ordine alfabetico. Da Amsterdam a Zanzibar, da Berlino alle piramidi di Giza, passando per la torre Eiffel e Parigi, la città che ha assistito al loro primo incontro. E mentre i giorni scorrono lettera dopo lettera, Ambrose e Zipper si godono ogni istante, tra i ricordi e un presente irreale, passeggiando insieme per le strade del loro amore, visitando antiquari in cerca di libri preziosi, ascoltando vecchi cantastorie di strada. Fino a Istanbul, quando il loro viaggio prende una piega inaspettata.
Alice Fancourt è stata lontana da casa solo due ore, eppure non vede l'ora di riabbracciare la sua bambina, la piccola Florence di due settimane. Ma, imboccato il vialetto di casa, Alice capisce subito che c'è qualcosa che non va. La porta è aperta, le stanze sono avvolte dal silenzio. Alice corre in camera della piccola e con orrore si rende conto che la bambina che dorme nella culla non è sua figlia. Al suo posto c'è un'altra neonata, un altro viso, un altro pianto. Ma dov'è Florence? E come è possibile che David, il marito di Alice, che doveva badare alla bambina, non si sia accorto di nulla? È l'inizio di un incubo. Perché nessuno le crede. Né David né la suocera Vivianne. Per loro Alice è solo depressa e rifiuta la bambina. E mentre David diventa sempre più aggressivo e minaccioso, ad Alice non resta altra scelta che rivolgersi alla polizia. A occuparsi del caso la detective Charlie Zailer e l'ispettore Simon Waterhouse. Alice non ha alcuna prova, solo la sua testimonianza, quella di una madre sicura che quel viso e quell'odore non sono quelli della bambina che ha portato in grembo per nove mesi. L'unica soluzione è convincere la polizia a eseguire il test del DNA. Ma il tempo scorre. Ogni minuto può essere fatale. E quando Simon Waterhouse finalmente acconsente a eseguire il test, forse è troppo tardi. Alice e la neonata sono sparite.
"Controcorrente", tipica espressione dello spirito decadente, avvia la transizione alla complessità e alle inquietudini del gusto letterario moderno. Il protagonista, rifiutando l'insostenibile mediocrità del mondo contemporaneo, si ritira in una sorta di squisita clausura, popolata di sogni, di profumi esotici e di artificiose bellezze, alla quale deve poi rinunciare a causa di profondi turbamenti psichici. "Ma perché questo nevrotico - scriveva Maupassant recensendo il libro - mi appare come un uomo che, se esistesse, sarebbe il solo uomo intelligente, saggio, veramente idealista e poeta dell'universo?"
Due tragedie "forti", in cui la presenza degli dèi ha ormai solo una funzione di immagine-simbolo di valori immanenti nella vita dell'uomo, come la forza dell'eros e l'ideale della purezza. La protagonista di "Ippolito", Fedra, e ancor più Medea sono tra i personaggi più drammatici del teatro d'ogni tempo: la tragedia è tutta interiore, il conflitto è dentro l'animo delle due straordinarie figure femminili, nello scontro tra le ragioni del cuore e della passione e la lucidità delle risoluzioni estreme portate a compimento.
Materia "popolare" per eccellenza, sempre in bilico tra la cronaca e l'epica, lo sport entra a pieno titolo nella serie delle Garzantine, la collana di divulgazione enciclopedica più conosciuta e consultata. Frutto di oltre tre anni di lavoro di un'équipe di esperti e giornalisti coordinati da Claudio Ferretti e Augusto Frasca, la Garzantina dello Sport racconta in oltre 6000 voci il mondo dello sport nei suoi aspetti storici, agonistici, tecnici, ma anche nei suoi intrecci con il costume, l'economia, la politica, i media, lo spettacolo. Oltre a fornire un'ampia documentazione statistica (vittorie, classifiche, medaglieri, primati), tentando di superare, nei limiti del possibile, contraddizioni e inesattezze che spesso caratterizzano la letteratura sportiva, l'opera è ricca di storie e curiosità sui protagonisti e sulle grandi manifestazioni sportive: dagli incidenti mortali nell'automobilismo alle iperboliche cifre del calciomercato, dai primati del Giro d'Italia alla formula matematica della velocità in atletica. Facile da consultare ma anche piacevole da leggere, la neonata enciclopedia si propone come testo di riferimento per appassionati e addetti ai lavori.
La nuova Garzantina della Televisione offre un panorama completo dei programmi più visti e apprezzati nelle ultime stagioni. Si spazia dall'informazione e dai talk show (Le invasioni barbariche, Anno zero, Matrix, Ballarò) agli onnipresenti reality (Il Grande Fratello, L'isola dei famosi, La pupa e il secchione), dalla popolare fiction (Capri, I Cesaroni, Elisa di Rivombrosa, Raccontami), ai telefilm di culto (Sex and the city, Brothers and sister, Grey's Anatomy, Weeds, Prisons break). Senza trascurare naturalmente i personaggi: emergenti (come Flavio Insinna) o intramontabili (come Simona Ventura), e le novità della tecnologia, con l'ampia offerta satellitare (da Sky a Fox a RaiSat) e la sperimentazione del digitale terrestre.
Accumuliamo ogni giorno scoperte scientifiche straordinarie e vediamo applicare tecnologie incredibili. Vendiamo ovuli e sperma a caro prezzo via Internet. Possiamo sottoporre il nostro partner a un test per scoprire se ha qualche malattia genetica. Viviamo in un'epoca in cui il 20% dei nostri geni è di proprietà di qualcun altro, un laboratorio privato, una multinazionale farmaceutica, una università: dunque un ignaro cittadino e i suoi familiari possono diventare oggetto di una caccia all'uomo; o meglio, di una caccia al suo prezioso codice genetico. Quello che sta già prendendo forma è uno scenario che sorprende, affascina e inquieta. Per farcelo vivere, Michael Crichton fonde in maniera originale le sue invenzioni narrative alle nuove frontiere della biotecnologia. Ci fa entrare in un mondo dove nulla è più come sembra. Next dimostra che il nuovo mondo genetico può sorprendere in ogni momento, cambiando le vite degli individui. L'incontro e lo scontro tra le nuove frontiere della scienza e la nostra esperienza quotidiana sfidano il nostro senso della realtà, con invenzioni ora comiche ora bizzarre, ma più spesso terrificanti.
Andrea Di Michele ricostruisce gli ultimi sessant'anni della storia italiana (a partire dal 18 aprile 1948, quando finisce la stagione della Resistenza): nella politica estera e interna, nell'economia, nella società, nel costume e nella cultura. Le tappe principali: la proclamazione della Repubblica e gli entusiasmi della ricostruzione, il proficuo grigiore democristiano degli anni Cinquanta, il boom e le tensioni sociali degli anni Sessanta, la stagione delle stragi e del terrorismo, e poi la crisi politica degli anni Ottanta, la «Milano da bere» craxiana, Tangentopoli e la caduta della prima Repubblica e gli scontri tra Prodi e Berlusconi. Un quadro unitario delle recenti vicende del nostro paese, del suo ruolo nello scenario internazionale, gli straordinari progressi e i problemi irrisolti.
La nobile famiglia siciliana degli Uzeda è dilaniata da accaniti contrasti d'interesse che oppongono il principe Giacomo, duro e avido, al dissoluto conte Raimondo, il cinico e corrotto don Blasco al nipote Ludovico, monaco libertino, e alla sorella, donna Ferdinanda. Alle beghe di fratelli e parenti, sullo sfondo degli avvenimenti che segnano l'unità d'Italia, si aggiunge la lotta che tutti insieme sostengono per conservare gli antichi privilegi e la posizione di dominatori (nonostante il naufragio di alcuni singoli, come don Eugenio, finito in miseria). Così don Blasco è pronto ad approfittare della soppressione dei conventi per acquistare beni ecclesiastici; il vecchio don Gaspare non esita a fingere simpatie liberali, riuscendo a farsi eleggere deputato; Consalvo, l'ultimo degli Uzeda, si mescola a faccendieri corruttori pur di farsi eleggere a sua volta. Infine Giulente, giovane patriota, che nonostante il matrimonio con una Uzeda non ottiene la sperata promozione sociale, incarna il naufragio degli ideali della borghesia liberale.