"Teorie del simbolo" più che una storia della semiotica è la storia di tutte quelle discipline che nel passato si sono spartite il campo del segno e del simbolo - semantica, logica, retorica, ermeneutica, estetica, filosofia, etnologia, psicoanalisi, poetica - e di alcuni dei loro oggetti, chiamati di volta in volta imitazione e bellezza, istruire e piacere, tropi e figure, condensazione e spostamento. Ma sia il concetto di "storia" sia quello di "semiotica" vengono qui messi in discussione per aprire il discorso a una terza possibilità: un pensiero plurale e tipologico che conservi le differenze.
Sembrava un’operazione di polizia come tutte le altre: stanare i membri di una gang di immigrati clandestini, responsabili dell'efferato omicidio di una giovane prostituta. Una missione di routine per un poliziotto dell’esperienza di Langton, ispettore capo della squadra Omicidi di Londra. Eppure, durante l’azione, qualcosa va storto e Langton viene ferito gravemente. Ad assisterlo, mentre giace in un letto d’ospedale tra la vita e la morte, è Anna Travis, ambiziosa detective della Omicidi, nonché sua compagna. Anna è determinata a capire che cosa sia veramente successo durante l’operazione, ma mentre cerca di barcamenarsi tra indizi e sospetti, deve anche dedicarsi al nuovo caso cui è stata assegnata. Si tratta del brutale assassinio di una bibliotecaria, una donna dalla vita irreprensibile, stuprata e uccisa nella sua stessa casa. Un omicidio senza ragioni apparenti. Almeno fino a quando Anna non scopre che quella morte è indissolubilmente legata all’aggressione di Langton. E quando la verità emerge in tutto il suo orrore, svelando orribili traffici di esseri umani, forse è troppo tardi. Anna e Langton sono nel mirino di pericolosi criminali, disposti a tutto pur di fermarli. Fino all’ultimo colpo di scena che costringerà la detective a portarsi un orribile segreto nel cuore.
Acclamata dalla stampa e dal pubblico come la regina della suspense, Lynda La Plante è ormai entrata nell’olimpo dei bestseller: ognuno dei suoi thriller vende in media 400.000 copie. Taglio netto, per mesi nella top ten del «Sunday Times», è un thriller agghiacciante che esplora temi scottanti come l’immigrazione clandestina e la pena di morte e vede il ritorno dell’intraprendente detective Anna Travis, questa volta alle prese con un caso davvero impossibile.
L’amore è invisibile, il resto no. E poi senza accorgermene lo sto già gridando: «L’amore è invisibile! L’amore è invisibile! Oh tutti! L’amore è...».
E intanto corro. Finché mi scoppia il cuore.
Sono schegge di vita, immerse nella realtà oppure abbagliate dal sogno o dall’ossessione. Sono immagini e personaggi che si aprono alla narrazione, e ci invitano a riflettere sul nostro corpo, sul nostro rapporto con gli altri, sul tempo e sui luoghi, su quello che va oltre il nostro orizzonte, oltre i suoi limiti. Sono canzoni e sono poesia. Sono fulminanti esercitazioni filosofiche che partono dai particolari per esplorare il ricco panorama dell’esistenza. Sono la rivelazione di un attimo, che sconvolge il corso del tempo e può restituire senso a un destino intero.
Intanto corro ci dice che, mentre la nostra esistenza continua a pulsare, anestetizzata dalle abitudini e dalle ossessioni, accade anche qualcos’altro, qualcosa di diverso e di importante, a volte abbagliante a volte oscuro, a cui dovremmo dare ascolto.
Con questo libro Giulio Casale impone la sua voce e il suo punto di vista – o meglio, i punti di vista «sbilenchi» e tuttavia veri di molti suoi personaggi – in pagine intense ed emozionanti, con una prosa che accarezza e graffia, ferisce e consola.
Nel 1916, ferito a un occhio e costretto a indossare una bendatura che lo condanna a una temporanea cecità, D'Annunzio scrive il "Notturno" "con il capo riverso, un poco più in basso dei piedi"; per farlo si affida a sottili striscioline di carta, le "liste sibilline", poi raccolte, risistemate e pubblicate nel 1921. L'opera - spiega Elena Ledda nella prefazione -"sembra fondata su una sorta di sovrapposizione fantastica e allucinatoria di tre piani temporali che vicendevolmente si scambiano: il presente della scrittura e della malattia, il passato recente degli episodi di guerra, il passato remoto dei ricordi d'infanzia, della terra d'Abruzzi e della madre. E pochi ma essenziali sono gli elementi attorno ai quali si sviluppa questa narrazione frammentata: la morte, la guerra, la cecità, la donna".
«Petrella naviga nelle acque sordide di un sottomondo dove la sopraffazione è legge.»
Giancarlo De Cataldo
«La lotta tra il male e il male in un frenetico affresco che fa di Napoli l'emblema di un'umanità in disfacimento.»
Nanni Balestrini
«Una scrittura che non concede nulla alla retorica. Le piroette convulse di una vita e di una giovinezza ai ferri corti.»
Grazia Verasani
Sanguetta ha sedici anni, è cresciuto nei Quartieri Spagnoli, spaccia e non ha niente da perdere. Nel carcere di Nisida gli offrono di diventare un informatore dei servizi segreti: non può rifiutare, anche se può costargli la vita. Chimicone ha diciott’anni, studia al liceo Genovesi ed è innamorato di Betta; con lei e con gli amici occupa la scuola e fonderà la Barricata Silenziosa, una cellula eversiva che si prepara alla lotta armata. L’Americano è uno sbirro della DIGOS, gli piacciono la musica leggera, la cocaina e le donne; hanno ammazzato Gomez, suo collega e amico, e cerca vendetta.
Tre personaggi, tre destini che La città perfetta insegue per sei anni, dal 1988 al 1994, in una metropoli dominata dal clan del Sarracino e ferita dalla violenza, dal tradimento e dalla corruzione.
Con realismo crudele e un’accurata ricostruzione storica, ma anche con slancio epico e visionario, Angelo Petrella racconta la sanguinosa guerra tra i clan nei quartieri di Napoli, dopo la scomparsa dei grandi capi storici della camorra. Racconta la crisi del Partito Comunista, racconta la ribellione, la disperazione e la rabbia dei giovani del movimento studentesco, i loro sogni e il loro delirio rivoluzionario. Racconta le complicità tra la malavita, i notabili della politica e le forze dell’ordine. Racconta le trame dei servizi segreti, tra terrorismo, criminalità organizzata e disinformazione. Racconta che (quasi) nessuno è innocente. Soprattutto, racconta le radici del male in un mondo dove tutti si vendono e si comprano.
Nero su nero, La città perfetta è un incalzante romanzo di suspense e intrighi, che affonda nel cuore più oscuro dell’Italia e ci fa scoprire una voce giovane e già autorevole della nostra narrativa.
Un aereo entra misteriosamente in stallo sopra il Pacifico, e dopo attimi di terrore, a un passo dalla catastrofe, compie un atterraggio di fortuna con il suo carico di morti e feriti. Qual è stata la causa dell'incidente? Un errore dei piloti? Un difetto strutturale del velivolo? Oppure un atto di sabotaggio? Inizia così un drammatico intrigo, ricco di sorprese e colpi di scena, che coinvolge le multinazionali dell'aeronautica, le compagnie di assicurazione e qualche giornalista senza scrupoli.
Liu, affermata ricercatrice genetica, e suo marito Li sono dei privilegiati, fulgido esempio della nuova borghesia cinese: prestigiosi studi all'estero, una bella casa, un vita in continua ascesa. Soprattutto da quando Li è stato nominato capo responsabile del progetto della diga delle Tre Gole, nella remota contea di Liang. Una coppia all'apparenza perfetta, almeno fino al giorno in cui Liu non riceve una telefonata misteriosa. Una voce femminile afferma di dover consegnare urgentemente un regalo. Lo manda Li, che dopo la promozione manca sempre più spesso da casa. Ma, alla vista dell'inaspettato dono, un costoso profumo femminile così lontano dalla fredda personalità di Li, lo spettro del tradimento si insinua nella mente di Liu che decide di partire subito per raggiungere il marito. Sulle sponde del fiume Yangtze, mentre fervono i lavori per la costruzione della diga, Liu s'imbatte in verità sconvolgenti e inimmaginabili. Ma sarà l'incontro con l'enigmatico pittore Yueming a svelarle il passato segreto della sua famiglia e a darle una nuova consapevolezza del presente.
Una storia d'amore proibita e struggente, quella tra il giovane Farid e la bella e sensuale Rana. La saga di due famiglie, quella dei Mushtak e quella dei Shanin, divise dalla legge dei clan e da una faida sanguinosa. Un affresco storico che ripercorre le tormentate vicende del Medio Oriente, dalla fine dell'impero ottomano ai giorni nostri, tra guerre e rivolte, trame segrete e feroci dittature. La biografia di un popolo, quello siriano, incessantemente tormentato. Il ritratto di una città misteriosa e affascinante, Damasco, che rivive in queste pagine con precisione e tenerezza. Ripercorrendo le vicende di tre generazioni, Schami ha scritto un romanzo che affronta gli aspetti più oscuri della storia del suo paese e al tempo stesso è un toccante inno alla forza dell'amore.
"Non è l'amore il collante più forte tra due persone, ma il sesso": "L'alchimia del desiderio", romanzo erotico ambientato nell'India di oggi, inizia così. Per i due giovani protagonisti del libro già dal primo incontro il sesso si rivela il motore pulsante dell'amore. Lui è un aspirante scrittore che vuole raccontare l'India e le sue trasformazioni. Lei, Fizz, è una donna inquieta e anticonformista. Una forza cieca li ha spinti ad amarsi ossessivamente, a saziare un desiderio che sembra infinito. Fino al giorno in cui una scoperta fa vacillare la passione: fra le mura del loro rifugio d'amore trovano i diari intimi di Catherine, l'avventuriera americana che agli inizi del Novecento aveva costruito e abitato la casa ai piedi dell'Himalaya.
Parigi. Nessun segno di colluttazione, blocchi di cemento legati in vita con il filo di ferro, la medaglia di san Michele stretta nella mano, come per proteggersi, e poi un tuffo nel fiume. Sembrano non esserci dubbi: il poliziotto Lue Soubeyras ha cercato di uccidersi ed è solo un miracolo se adesso giace in coma in un letto d'ospedale. Ma il comandante della Squadra Criminale Mathieu Durey, migliore amico di Lue dai tempi della scuola, non crede all'ipotesi del suicidio. Conosce Soubeyras meglio di chiunque altro, e sa che, da fervente cattolico qual è, non avrebbe mai potuto compiere un gesto così contrario alla sua religione.