
Il volume raccoglie gli atti del Convegno Le banche Popolari Cooperative: Profili Italiani ed Europei, organizzato nel febbraio 2009 dall'Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane in collaborazione con l'Associazione Nazionale fra le Banche Popolari. Dedicato alla memoria di Giuseppe Murè, uomo illustre che nel corso della propria vita ha dato un riconosciuto e significativo contributo allo sviluppo e alla crescita delle Banche Popolari, il convegno è stato un momento di riflessione e di confronto sul ruolo che le Istituzioni Cooperative sono chiamate a svolgere a sostegno del territorio, delle realtà locali e del Sistema Paese, nel più ampio accoglimento dei valori di sussidiarietà, solidarietà e sviluppo che ne hanno caratterizzato fin dalla nascita lo spirito e l'operato. Il coordinamento di Alberto Quadrio Curzio, il contributo di illustri accademici e l'intervento di Anna Maria Tarantola, Vice Direttore Generale della Banca d'Italia, offrono al lettore ampie e qualificate prospettive su ruolo e aspettative di evoluzione, crescita e innovazione delle Istituzioni Cooperative nel contesto nazionale ed internazionale.
Perché talvolta gli individui con cui entriamo in rapporto reagiscono in modi strani o inattesi alle nostre parole richieste? Perché ciò ad altri succede solo di tanto in tanto? E perché taluni rispondono con sufficienza, altri con accuse, altri ancora con giustificazioni? Non sarebbe straordinariamente utile (nella nostra vita quotidiana) saper rispondere con sicurezza a simili domande? Potrebbe, infatti, valere a salvare una "comunicazione" o quantomeno a migliorarla, anziché rischiare che degeneri in lite!
Questo libro si rivolge a chiunque abbia a che fare con altre persone: in ogni genere di circostanze, sul piano professionale come sul piano privato. E' scritto da una esperta notissima in tecniche di comunicazione ed è dedicato a chi intenda migliorarsi nei rapporti con gli altri: vale a dire imparare a comprendere meglio i propri interlocutori e, soprattutto, farsi capire!
Ma, come è noto, comprendere gli altri significa anche accrescere la conoscenza della nostra personalità e dunque il libro ci aiuta anche a comprendere meglio noi stessi, i nostri pensieri (più o meno consci) e i nostri comportamenti. Grazie alla sua vastissima esperienza didattica, l'Autrice accompagna passo a passo il lettore nell'esplorazione dei meccanismi "segreti" della comunicazione interpersonale, nel "senso" più profondo che sta dietro le conversazioni che quotidianamente abbiamo in ufficio, a casa, con gli amici.
Il libro è costruito come un vero e proprio "corso di autoformazione", ricco di esempi e casi tratti dal quotidiano. Numerosi sono i test, le esercitazioni, i giochi individuali per mezzo dei quali è possibile verificare via via il grado di comprensione del testo.
Per chi desidera approfondire, una parte del libro presenta (in forma semplice molto "facile") riferimenti alle discipline psicologiche e alle teorie (in particolare l'analisi transazionale) che spiegano i processi della comunicazione. Un volume, quindi costruito sapientemente, che fornisce a tutti gli strumenti utili per impostare con successo le proprie "relazioni interpersonali".
Vera F. Birkenbihl ha compiuto gli studi di psicologia e giornalismo negli Usa, dove nel 1970 ha iniziato a tenere le prime conferenze e i primi seminari per l'industria e il commercio. Alla fine del 1972 è tornata in Europa e da allora svolge come libera professionista attività didattica e formativa e ha pubblicato diversi libri.
Trend è la proposta FrancoAngeli per imparare a sfruttare tutti i "giacimenti" di capacità che ogni individuo possiede dentro di sè.
Trend è una collezione di guide ricchissime di esercizi da completare, esempi e suggerimenti pratici. Sono scritte con linguaggio chiaro e in modo divertente. Non pretendono di trasformare la "personalità" del lettore: insegnano tecniche e metodologie per scoprire e valorizzare le proprie capacità.
Indice
TEORIA
Il senso di auto-stima (Sas)
* Comunicare in modo ottimale significa: prestare attenzione al Sas dell'altro
* Che cos'è il Sas?
* Come si mantiene il Sas?
* Comunicazione a letto
I bisogni umani
* Comunicare in modo ottimale significa: non trascurare i bisogni dell'altro
* La gerarchia dei bisogni
* Le carezze (strokes)
* Analisi: l'auto-osservazione
* Analisi: l'osservazione degli altri
La motivazione
* Comunicare in modo ottimale significa: motivare l'altro adeguatamente
* Esame di un caso: la fabbrica di guarnizioni in gomma
* Esercizio della formazione
L'analisi transazionale (At)
* Comunicare in modo ottimale significa: poter comprendere le transazioni interpersonali
* Analisi strutturale
* Tre tipi di transazione
La manovre difensive
* Comunicare in modo ottimale significa: non reagire alle manovre difensive dell'altro con atteggiamenti difensivi da parte nostra
* I quattro tipi di manovre difensive
Immagini mentali e nebbia psicologica
* Comunicare in modo ottimale significa: fare attenzione alle immagini mentali dell'altro
* Il processo di formazione delle immagini
* Attacco a un'immagine
* La parete delle immagini
* La pre-occupazione
* La nebbia psicologica
* La tecnica anti nebbia
* L'immagine di sé: la più importante in assoluto
Tecnica di feedback
* Comunicare in modo ottimale significa: effettuare una retroazione
* Come si effettua il feedback?
Conclusioni
* Quando comunicare in modo ottimale?
* Fino a che punto è sincero essere sinceri?
* Come tradurre davvero in pratica quotidiana i concetti qui sviluppati?
* Se non c'è tempo di seguire un piano di studio
PRASSI
Introduzione
* Atteggiamento interiore
* La ruota dei sentimenti
* Esercizi per più persone
* L'ansia
* Il principio "come se"
* La fuga in avanti
* Il principio della carriola
* Esercizio di feedback
* Alter ego
NUOVE RIFLESSIONI
Bio-logica/psico-logica
* Il "bi-accordo"
* I piani della comunicazione
* A misura di cervello?
* Il linguaggio come strumento del pensiero
SCHEDE DI APPROFONDIMENTO
L'immagine ideale
Ruota dei sentimenti
L'Employer branding è una "strategia finalizzata a creare un'immagine aziendale coerente con l'identità dell'impresa come employer (luogo di lavoro), in sintonia con il target di riferimento e ben distinta da quella dei competitor, attraverso la quale attrarre e fidelizzare le persone di talento" (Eugenio Amendola, 2007) Questa efficace ed esaustiva definizione del termine employer branding viene ripercorsa nel presente libro attraverso l'analisi del processo sottostante (analisi del target, posizionamento, creazione del messaggio, scelta dei canali e monitoraggio) e proponendo alcuni spunti di rivisitazione/critica del modello fino ad oggi utilizzato dalle aziende. Inoltre, viene presentato un metodo operativo che è stato sperimentato negli ultimi anni per definire l'identità d'impresa come employer e fornire contestualmente idee e strumenti di comunicazione oltre ad una ricerca sui fattori di attrazione che ha visto coinvolti sia un target di studenti che un target di neoassunti e personale nell'area risorse umane di diverse imprese italiane e multinazionali. Infine il libro si chiude con alcune best practice di grandi aziende che hanno lavorato negli ultimi anni su progetti di employer branding innovativi.
Questo libro è destinato a chiunque voglia capire perché e soprattutto come gestire i reclami e trasformarli in opportunità di fidelizzazione del cliente: titolari di piccole e medie aziende, amministratori delegati di grandi società, direttori di divisione o di funzione, dirigenti pubblici e privati, nonché coloro che concretamente sono preposti a gestire reclami.
La profezia si è compiuta. Si apre un nuovo periodo per il management della comunicazione interna in cui il desiderio di eticità, il bisogno di affettività (individuale e collettiva), la voglia di riconoscimento autobiografico, il policentrismo esistenziale, richiedono nuovi approcci di governance e nuovi stili di gestione. Queste dimensioni connotano l'inequivocabile condizione professionale e persino civile del fare comunicazione dentro e anche fuori le organizzazioni. Una condizione "a quattro dimensioni", ora latenti, ora manifeste, intorno alle quali ruota l'auspicio costante di una nuova identità di impresa e di una comunicazione dalla voce umana, narrativa, esperienziale, comunitaria.
A cosa serve oggi la formazione e quale formazione serve? Mai come in questo tempo vengono poste alle persone delle sfide che impongono loro una profonda generatività, e la formazione non può più limitarsi solo ad accompagnare i manager e i professionisti nelle trasformazioni interne ed esterne al mercato e all'organizzazione. Occorre quindi una formazione generativa, capace da un lato di aprire possibilità innovative alle persone cui si rivolge, dall'altro di stimolare e rafforzare il loro desiderio di costruire. Le persone e le organizzazioni sono poste in situazioni estramamente stressanti, che provocano disorientamento accompagnato da un profondo disagio, un sentimento di impotenza e un'incapacità di rispondere. La formazione generativa, dunque, lavorando sulla capacità e il desiderio di rispondere, è portatrice di benessere oltre che di sviluppo. Si tratta di un benessere che, in letteratura, viene definito eudaimonico, legato alla realizzazione del potenziale umano e alla sua crescita armonica. È una formazione che, oltre a rafforzare le competenze delle persone, si rivolge alla loro domanda di significato, alle loro esigenze di motivazioni più profonde. Nel volume sono trattati tanto i fondamenti concettuali e teorici, quanto le caratteristiche metodologiche ed alcune componenti, sia in termini di contenuti, sia di strumenti, di questo approccio fino a presentare alcune esperienze esemplificative.
Nel volume gli autori, riferendosi ai contributi scientifici più recenti e accreditati, si prefiggono l'obiettivo di presentare le principali caratteristiche del disturbo autistico, ponendo particolare attenzione alle implicazioni socio culturali e alle modalità di intervento educativo e riabilitativo basate su una diagnostica funzionale all'individuazione delle aree deficitarie e delle aree di potenzialità, differenti per ogni soggetto. Il volume si articola in due parti. La prima è dedicata agli approfondimenti teorici e diagnostici, alla trattazione dei modelli di intervento educativo-riabilitativi. Si affrontano poi alcuni aspetti di interesse pedagogico, quali il coinvolgimento della famiglia e la rappresentazione dell'autismo nella società mediante il punto di vista della letteratura e del cinema. La seconda parte è focalizzata maggiormente sull'intervento nella scuola, attraverso l'approfondimento di concetti chiave, quali didattica speciale, integrazione, diversità e con la presentazione di alcuni casi corredati da griglie di osservazione, da strumenti e tecniche d'intervento, da schede e modelli per l'elaborazione e la strutturazione di piani educativi personalizzati.

