La religione - e, più in generale, la spiritualità - svolge un ruolo fondamentale nella vita di ogni giorno: fornisce un senso, una direzione, un perché, soprattutto in quei momenti di difficoltà che tutti si trovano ad affrontare prima o poi. Ed è questa la chiave di lettura alla base del volume: la religione come via capace di sostenere atteggiamenti di fiducia, speranza, coraggio, autoironia, fede e un sentimento di diffusa felicità e senso di realizzazione della propria vita. Dopo una disamina che chiarisce che cosa debba intendersi per esperienza religiosa o spirituale, i vari capitoli offrono una serie di applicazioni su temi di profondo interesse, a livello individuale e sociale. Il lettore sarà quindi guidato attraverso un percorso che porterà a considerare la spiritualità, laica o religiosa, in funzione di: promuovere la ricerca di senso e la scoperta di "significati" proattivi nei diversi eventi della vita; valorizzarla quale risorsa per una vita piena e realizzata, capace di dare forza nelle situazioni limite, rimanendo aperti alla speranza. A questo riguardo, vengono evidenziati alcuni temi specifici quali: la comprensione e la prevenzione di atteggiamenti di fondamentalismo e fanatismo, che pure caratterizzano il mondo d'oggi; il linguaggio spirituale dei sogni; la risorsa spirituale nella cura e nella psicoterapia; il testo sacro come risorsa educativa e di autoformazione. Per il suo contenuto e linguaggio, seguendo un approccio soprattutto psicologico, il volume intende dunque rivolgersi tanto a chi è interessato ad avvicinarsi al tema religioso e spirituale, quanto - grazie al rispetto dei criteri di scientificità e al riferimento all'attività professionale dell'autore - a coloro che, a vario titolo, sono impegnati nella cura della persona, in ambito educativo, formativo, consulenziale, pastorale, accademico e clinico.
Il libro fornisce al lettore un approfondimento teorico-pratico riguardante la valutazione del danno non patrimoniale di natura psichica ed esistenziale. Si tratta di un lavoro che affronta gli aspetti basilari e critici del settore, offrendo al professionista psico-forense una guida da un punto di vista scientifico, normativo e delle buone prassi. Il lavoro è un buon punto di riferimento per chi approccia la tematica per la prima volta, come gli studenti di psicologia e di medicina, ma può fornire un valido contributo anche per l'aggiornamento professionale di psicologi, psichiatri e medici legali che già lavorano nel settore. Il testo individua con attenzione il procedimento complessivo che il professionista psicologo forense deve seguire per rispondere in prima persona ai quesiti del magistrato e alle istanze delle parti coinvolte nella controversia giudiziaria. Partendo dalla definizione di danno psichico ed esistenziale e dall'inquadramento giuridico dello stesso, il contributo approfondisce in modo specifico alcune criticità legate al nesso di causalità, ad un'attenta procedura per la valutazione psicodiagnostica, agli aspetti legati alla simulazione, approfondendo in particolare la rilevazione della "disfunzione neurocognitiva simulata". L'attenzione è incentrata inoltre sui metodi più comuni utilizzati per la valutazione ed il calcolo del danno psichico ed esistenziale e vengono presentati i quesiti peritali più frequenti nella prassi consulenziale. Il manuale si chiude proponendo alcuni modelli per la stesura della relazione peritale.
Un utile strumento di lavoro e di riflessione per gli studenti di Scienze motorie e sportive e di Scienze dell’educazione, per gli educatori e gli operatori coinvolti a diverso titolo nel settore sportivo, anche in contesti di marginalità, e per tutto il mondo cui sta a cuore lo sviluppo di esperienze educative in contesti inclusivi, attraverso la valorizzazione delle attività sportive e motorio-espressive per la promozione della persona e dei processi di umanizzazione della società.
Presentazione del volume
Attraverso l'intreccio costante tra teoria e prassi, il volume offre una poliedrica visione, in chiave pedagogica, dello sport nelle sue dimensioni non formali e informali che, se educativamente fondate, possono contribuire al miglioramento di tutti e di ciascuno.
Uno sport educativo, etico e valoriale, che si pone, innanzitutto, come gioco e gratuità nell'impiego del tempo libero, come occasione di incontro con altre persone, per vivere un'esperienza gratificante e coinvolgente. Uno sport che si rivolge anche alle periferie e ai contesti ai margini di una società sempre più liquida e destrutturata, che stenta a farsi riconoscere come comunità educativa e educante, in cui si rispetti l'essere umano e la sua dignità. Gli autori percorrono, così, i sentieri della marginalità, dell'inclusione e dell'integrazione trovando il loro terreno di intersezione in una riflessione pedagogica attorno allo sport, che si articola in una riflessione storica ed epistemologica (nella prima parte), nella presentazione di buone pratiche nazionali, veri e propri laboratori attivi di sport ed educazione (nella seconda parte) e nella riflessione e nella ricerca sull'utilizzo dello sport nei contesti più vari di dipendenza (nella terza parte).
Il volume si offre come un utile strumento di lavoro e di riflessione per gli studenti di Scienze motorie e sportive e di Scienze dell'educazione, per gli educatori e gli operatori coinvolti a diverso titolo nel settore sportivo, anche in contesti di marginalità, e per tutto il mondo cui sta a cuore lo sviluppo di esperienze educative in contesti inclusivi, attraverso la valorizzazione delle attività sportive e motorio-espressive per la promozione della persona e dei processi di umanizzazione della società.
Pasquale Moliterni è professore ordinario di Didattica, Pedagogia speciale e Ricerca educativa presso l'Università degli Studi di Roma del "Foro Italico", con insegnamenti in tutti i corsi di laurea, nei dottorati e nei corsi di formazione degli insegnanti. È delegato del Rettore per i problemi connessi con la disabilità e i disturbi specifici di apprendimento. È autore di oltre 110 pubblicazioni, in saggi, volumi collettanei, riviste nazionali e internazionali, tra cui: Studiare all'Università. Strategie di apprendimento e contesti formativi, 2011; Didattica e Scienze Motorie. Tra mediatori e integrazione, 2013; Diversità e inclusione: le sfide dell'università per un nuovo umanesimo, 2015; Inclusive and Affluent Society: Educational Actions and Mediations, 2015.
Angela Magnanini è ricercatore confermato di Didattica, Pedagogia speciale e Ricerca educativa presso l'Università degli Studi di Roma del "Foro Italico", dove insegna Pedagogia speciale nei vari corsi triennali, magistrali e per la formazione degli insegnanti. È autrice di saggi e di diversi contributi in volumi collettanei e in riviste di carattere nazionale ed internazionale. Tra i suoi lavori recenti ricordiamo: Sport per tutti: principi pedagogici inclusivi e principi sportivi tra teorie e pratiche, 2016; Inclusive Coach between Theory and Practice, 2017.
L'insegnamento della Ragioneria nei percorsi di istruzione, soprattutto accademici, rappresenta una significativa sfida rivolta a ogni cultore della disciplina. La costante osmosi tra teoria e "pratica", tra aspetti concettuali apparentemente astratti e loro risvolti applicativi, tra dottrina e prassi, rende particolarmente complessa la trasmissione del sapere e soprattutto la necessaria propagazione dell'affetto verso una disciplina che da sempre scinde una minoranza appassionata da una maggioranza quasi "ostile". Il volume, giunto alla sua terza edizione, concentra le linee caratterizzanti delle diverse scuole del pensiero contabile, richiama i principi tipici delle istituzioni di Economia aziendale e colloca gli strumenti computistici e tecnici quale necessaria conoscenza propedeutica alla rilevazione contabile. Tenta, cioè, un'audace ricomposizione delle diverse aree della materia, evitando di fornire una visione frammentaria. In queste pagine convivono quindi ampi riferimenti di dottrina ed esempi didascalici, anche dei più semplici strumenti computistici, fino alle più articolate modalità di rilevazione plurimonetarie, sempre innestate nell'ambito del più ampio fenomeno gestionale, necessariamente da supportare con un efficace e moderno sistema informativo. È proprio la ricerca dell'informazione tempestiva ed utile l'alimento principale del processo decisionale che caratterizza la gestione e che deve procedere secondo logiche economiche nelle sempre più ristrette tempistiche imposte dal rapido evolversi degli eventi.
Il libro, scritto insieme a esperti di diverse discipline, offre una cornice teorica e metodologica di riferimento per la gestione dei processi di change management nelle organizzazioni complesse, con particolare attenzione all'impatto dei processi di trasformazione digitale, dell'Industria 4.0 e del lavoro "agile". Il testo, inoltre, propone un approccio innovativo e human centered per la gestione dei processi di change management, anche con l'utilizzo dei social media. L'approccio adotta una prospettiva etica e di sostenibilità sociale. Prevede l'integrazione tra processi di change management pianificati e cambiamento emergente. E attribuisce un ruolo critico alla Funzione Risorse Umane, individuando le competenze critiche delle HR come agente di cambiamento. Particolare attenzione viene dedicata al ruolo delle tecnologie digitali ed in particolar modo dei social media nei processi di cambiamento. Viene, infine, proposto un modello innovativo di leader del cambiamento, caratterizzato da capacità di visione, intelligenza emotiva e sociale, in grado di esprimere una leadership trasformativa, risonante e mindful. Il libro si rivolge agli studenti dei corsi di laurea e dei master, ai docenti, ai ricercatori, ai manager, ai consulenti e ai formatori interessati ai temi del cambiamento organizzativo e del change management al tempo della rivoluzione digitale, che vogliano confrontarsi con una prospettiva complessa e "umanistica", attenta alla sostenibilità sociale dei processi di change management.
In un tempo difficile, definito da alcuni "privo di valori forti" e da altri "del lungo tramonto dell'Occidente", questo volume tenta di tenere aperto il dibattito su alcuni importanti nodi della nostra vita sociale e del nostro ordinamento civile. Interrogandosi sul rapporto tra etica ed economia, etica e scienza, etica e politica, Remo Bodei, Elena Cattaneo, Maurizio Franzini, Giulio Giorello, Giovanni Moro, Giuseppe Pignatone, Mario Tronti suggeriscono idee inedite, indicano fattori determinanti e segnalano nuove strade da percorrere per nutrire la nostra coscienza civica.
I social media sono giunti alla soglia della maturità. Nei primi vent'anni di storia il loro numero è aumentato, i modelli comunicativi sono cambiati e sono nati nuovi assetti economici. I social media oggi sono naturalizzati e vengono percepiti come un aspetto scontato dell'esperienza quotidiana e della cultura. Per quasi tre miliardi di persone nel mondo. Attraverso varie piattaforme comunicano: persone comuni, istituzioni, associazioni, imprese. Il loro raggio di azione non è più limitato alle relazioni interpersonali (pubbliche o private), ma arriva a toccare processi sociali importanti, come la rappresentazione della realtà, la circolazione delle informazioni o la comunicazione tra generazioni. Il volume si propone di contribuire alla comprensione dei social media alla soglia della maturità, descrivendone nella prima parte vent'anni di storia, con particolare attenzione all'evoluzione tecnologica, comunicativa e culturale. La ricostruzione storica comprende anche un confronto tra le diverse fasi di studio e i loro intrecci con i discorsi sociali e mediali. La seconda parte è dedicata a tre snodi del dibattito: la rappresentazione della realtà - i social media sono ormai uno strumento importante di diffusione di racconti (veri e falsi), ma sono anche il luogo in cui le narrazioni si costruiscono collettivamente nelle conversazioni tra utenti; la relazione tra ciò che è privato e ciò che è pubblico - i social media ne rimettono in gioco la definizione stessa, insieme a quella delle forme di controllo dei confini della nostra privacy; l'uso intergenerazionale - i social media non possono più essere, parafrasando il titolo di un film, un paese per giovani, piuttosto un ambiente multigenerazionale. Contribuiscono alla formazione delle generazioni più giovani e vengono interpretati e usati in modo diverso dai meno giovani, che vi applicano i modelli di comunicazione a loro più familiari. Muovendosi dalla storia all'attualità, dal quadro d'insieme all'approfondimento, il volume vuole raccontare una fase di sviluppo dei social media in cui, non più novità, sono divenuti parte della cultura di chi li usa.
Nel marzo 2013 il mondo cattolico - e non solo - seguì con grande interesse l'elezione del nuovo Pontefice dopo le dimissioni di Papa Benedetto XVI. Nel pomeriggio romano del 13 marzo, i cardinali riuniti in Conclave elessero come 266º successore di San Pietro l'uomo che ai loro occhi possedeva le qualità per "condurre la Chiesa universale verso le periferie esistenziali". I porporati non solo ebbero presenti le parole pronunciate durante le Congregazioni generali dal cardinale arrivato "dalla fine del mondo" - come lui stesso si presentò quando apparve in Piazza San Pietro per salutare le centinaia di migliaia di fedeli e curiosi riuniti in attesa di buone nuove - ma anche il suo concreto fervore apostolico nelle periferie della sua arcidiocesi di Buenos Aires. Lo scopo di questo lavoro è quello di riflettere su un evento storico di primaria importanza per le scienze sociali che studiano la religione: l'elezione di un papa non-europeo bensì latinoamericano, il cardinale argentino Jorge Mario Bergoglio, alla guida della Chiesa cattolica universale. A tal fine, l'analisi si concentra sugli effetti del pontificato di Papa Francesco: sul cattolicesimo a livello generale, sul progetto di riforma del potere centrale della Chiesa cattolica romana, sulla costruzione sociale dell'immagine del nuovo Pontefice; sulla sua leadership morale; sulla percezione della figura del Papa nelle religioni non cattoliche; sull'effetto nel dialogo interreligioso e nell'ecumenismo; sull'impatto sui mezzi di comunicazione, tra altri argomenti, con l'obiettivo ultimo di dare un contributo alla conoscenza scientifica sociale sulla religione contemporanea in Italia.
Si stima che in Italia in 15 anni (2000-2014) ci siano stati 1.600 nuovi casi di orfani che hanno perso la madre perché uccisa dal padre, poi suicida o successivamente detenuto. Minori o già maggiorenni, sono "orfani speciali" perché sono speciali i loro bisogni, i loro problemi, la condizione psicosociale in cui si trovano. In un attimo la loro vita è stata stravolta come in un terremoto. Non solo: come in una guerra, l'omicidio è stato spesso solo l'epilogo di continue violenze domestiche. Questi orfani vivono un trauma complesso di cui fino a oggi non ci si era mai occupati. L'Italia è il primo paese ad avere approvato una legge ad hoc che cerca di fornire risposte per rendere la vita di questi orfani e di chi se ne prende cura un po' meno difficile. Anna Costanza Baldry, che ha contribuito a far conoscere il problema e ha sostenuto l'approvazione della legge fino ai suoi ultimi passaggi, tratta qui il tema in maniera scientifica e tecnica, presentando tra l'altro i risultati della prima indagine nazionale, realizzata anche grazie al progetto europeo Switch-off e in collaborazione con la rete DiRe (Donne in Rete), che ha permesso di conoscere questi orfani, i loro affidatari e i professionisti che a vario titolo si sono occupati di loro per capire chi sono, dove sono, come stanno e stilare delle ipotesi strategiche ed efficaci di intervento. In questa nuova edizione sono stati inseriti i cambiamenti di legge. L'approfondimento giuridico di Carla Garlatti, presidente del Tribunale per i Minorenni di Trieste, arricchisce la cornice normativa all'interno della quale si muovono altre azioni. Un testo che vuole aiutare gli operatori della giustizia e dei servizi sociali, gli insegnanti e le famiglie che si occupano di loro a conoscerli e comprenderli, fornendo un know-how per la valutazione, l'intervento e l'adozione di protocolli per la gestione dei singoli casi e la riduzione del danno secondario indotto.
Questo libro si propone di trattare i processi di formazione dell’identità nella nostra società, definita a più riprese incerta, rischiosa e liquida. L’autore prende in considerazione i processi della socializzazione e il ruolo di alcune tradizionali agenzie come la famiglia, la scuola e i mass media ma non esclude i Social Network e gli ambienti virtuali, divenuti oramai attori centrali.
Presentazione del volume
Sempre più spesso si sente parlare di crisi dell'identità, una crisi che sembra caratterizzare soprattutto le nuove generazioni. Ma che cosa è l'identità? Come si forma e qual è l'impatto delle dinamiche sociali sulla sua formazione?
Questo libro si propone di trattare i processi di formazione dell'identità nella nostra società, definita a più riprese incerta, rischiosa e liquida.
L'autore prende in considerazione i processi della socializzazione e il ruolo di alcune tradizionali agenzie come la famiglia, la scuola e i mass media ma non esclude i Social Network e gli ambienti virtuali, divenuti oramai attori centrali. In questo contesto, anche il corpo cambia il suo ruolo e diviene un elemento malleabile in funzione del desiderio individuale e del progresso tecnologico. Tutta l'analisi si basa su di una prospettiva differente che implica un passaggio paradigmatico: dal concetto di "individuo" a quello di "persona", che si definisce sulla base delle relazioni, compresa quella con il proprio corpo. Riuscire a integrare questi legami in maniera equilibrata significa trovare il proprio posto nel mondo e per far questo un ruolo fondamentale lo giocano i processi educativi.
Mario Salisci è docente di Sociologia dei Processi Culturali e di Sociologia della Famiglia all'Università Lumsa di Roma. Per FrancoAngeli ha pubblicato Un corpo educato. Sport, cultura e società (2016) e Il Profeta. Padre Pio e la sua opera (2014). È autore anche di numerose comunicazioni e articoli scientifici ed è referente per la ricerca nazionale sui Licei Scientifici a Indirizzo Sportivo (Miur-Coni). Nel 2012 è stato premiato a Denver negli Stati Uniti dall'American Association for the Study of Religion per la comunicazione The Power of the Prayer.
Indice
Ringraziamenti
Introduzione
(Modernità liquida e condizione individuale)
Identità e conoscenza
(Società complessa, incerta e rischiosa; L'eccedenza della possibilità e la mancanza del centro; Progresso tecnologico e trasformazioni sociali; Domande di verifica)
Il processo della socializzazione
(I modelli teorici sulla socializzazione; La trasformazione di un processo; Le diverse fasi della socializzazione; Domande di verifica)
L'identità e il ruolo
(Status, ruolo e norme; Ruolo adulto e personalità modale; L'influenza mediatica e il ruolo; Domande di verifica)
La formazione dell'identità
(Un processo rischioso e incerto; La socializzazione mal riuscita; Tra recitazione e realtà; Domande di verifica)
Meccanismi fondamentali
(La base sicura. John Bowlby e Mary Ainsworth; L'altro da Sé: il rapporto con il padre; Biologia delle relazioni; Domande di verifica)
Omologazione, individualismo e narcisismo
(Omologazione; La dissoluzione dei legami; Dall'individualismo al narcisismo; L'ambivalenza del mercato; Domande di verifica)
Il disagio del corpo
(Sociologie del corpo; Tra libertà e nuove schiavitù; La filosofia del post-umano; L'identità e il genere; Domande di verifica)
Conclusioni