
Tema di fondo di questo sussidio estivo è il futuro dei ragazzi. Il tema è sviluppato su due binari paralleli: uno più "teologico" (la vocazione) e uno più "pedagogico" (l'educazione delle relazioni). Il sussidio punta a proporre un percorso di autorealizzazione, sapendo che se questo è autentico non può che coincidere con la volontà di Dio. Il tutto, attraverso il classico "schema" che prevede una storia divisa in puntate, gioco, attività, laboratori, preghiera. Il sussidio è costituito da una confezione comprendente: fascicolo con la storia e l'itinerario formativo; fascicolo con i giochi e i laboratori; fascicolo con le attività, le preghiere e le celebrazioni; catalogo del marchandising legato al sussidio.
In ogni celebrazione eucaristica riviviamo tutta la vita di Gesù, in particolare i suoi ultimi giorni di passione, morte e risurrezione. Questo bel libro illustrato per bambini racconta proprio gli eventi di quei giorni, che noi riviviamo ogni anno a Pasqua e ogni volta che celebriamo l'Eucaristia. Proprio in quei giorni, a Gerusalemme, Gesù ha celebrato la "Prima Messa", e oggi rinnova quel grande gesto d'amore sull'altare delle nostre chiese.
Preghiere per ogni giorno dell'anno, dall'alba al tramonto, dall'autunno all'estate. Le illustrazioni che accompagnano i testi, semplici e poetici, aiutano i bambini a pregare nelle varie esperienze della loro vita quotidiana e li aiutano a condividere con Dio la loro crescita e i loro desideri.
Il sussidio musicale atteso dagli animatori del canto liturgico.
Questo ampio studio, di taglio storico-pastorale, vuole risvegliare e nutrire la fede nel Gesù della celebrazione e dell'adorazione al di fuori della Messa. Le tre parti in cui è diviso il volume (La fede e il culto di Gesù Cristo nel Nuovo Testamento - L'adorazione a Cristo durante e dopo la celebrazione eucaristica - L'adorazione eucaristica nella Chiesa attuale) mettono in risalto - seguendo i documenti del Magistero - la struttura radicalmente cristologica del culto eucaristico. Il libro non offre "adorazioni" già confezionate per l'uso, ma materiale abbondante cui ispirarsi per animare momenti e gruppi di adorazione.
Un testo che può essere un utile stimolo per la promozione vocazionale e la formazione dei catechisti.
Il volume raccoglie un'ottantina di rapidi profili biografici di altrettanti "coadiutori" salesiani laici. Nel corso di 150 anni, i "coadiutori" (una branca della Famiglia Salesiana, espressamente voluta da Don Bosco per affiancare i sacerdoti) sono stati docenti universitari e artisti, architetti costruttori e animatori di oratorio, maestri artigiani e factotum addetti a mille bisogni materiali... Sono stati (e sono) soprattutto persone semplici che hanno consacrato la loro vita alla causa dei giovani e alla costruzione del loro futuro. Quelli presentati sono profili freschi e non convenzionali, arricchiti da aneddoti poco conosciuti, che forniscono tratti di carattere singolari e inquadrano la statura umana, religiosa e professionale del salesiano laico.
Un testo teatrale profondo, un'occasione per riflettere su tematiche di forte impatto sociale.
"Questo libro è scritto da chi alla scuola ha dedicato tutta la sua vita, e ci consegna la sapienza di un insegnare inteso nel senso più ampio di educare, accogliere, accompagnare e alimentare speranza.... Le riflessioni sull'insengamento che padre Buschini ha voluto condividere potranno non convincere tutti (così come ad alcuni è apparso talvolta troppo radicale il suo agire). Ma nessuno, alla fine della lettura, potrà dubitare della sincerità che sempre ha mosso il suo impegno educativo, della sua passione per quella verità che non lascia tranquilli, perché è stimolo a mettersi continuamente in discussione e in gioco" (dalla Prefa-zione di don Luigi Ciotti).
Padre Pietro Turati (1919-1991), frate minore con una straordinaria vocazione missionaria, arriva a Mogadiscio, in Somalia, il 21 agosto 1948. Per alcuni anni è segretario del Vescovo Filippini, costringendo la sua passione evangelizzatrice dietro ad una scrivania. Poi dal marzo 1951 viene finalmente trasferito come responsabile in varie missioni del territorio somalo: Merka, Brava, Baidoa, Beled Weyn... Il colpo di stato del 1969 porta gravi problemi alle missioni. Dal 1973 Padre Pietro è responsabile delle missioni di Gelib e Kisimayo. La guerra civile scoppiata negli anni Ottanta si inasprisce violentemente agli inizi degli anni Novanta. Padre Pietro, rimasto ormai solo nella sua missione a Gelib, viene barbaramente ucciso probabilmente l'8 febbraio 1991, facendo culminare la totale donazione di sé con il martirio per la sua fede e per la sua carità.