
"Scrittori di Scrittura" è un progetto che presenta al pubblico le opere di alcuni autori che si sono cimentati nella riscrittura di un brano biblico secondo la propria sensibilità. Ogni volume è corredato della breve introduzione esegetica di un biblista e della traduzione del testo originale dall'ebraico o dal greco. "Inizia a girare come le pale di uno dei suoi amati mulini a vento. Gira e gira e gira e smette di pensare. Di discernere quel che è giusto da quel che non è stato giusto e non lo sarà mai. Non si appartiene più. Si fa sposo di Dio, di lui soltanto".
Cristina Simonelli e Stella Morra, con una sintonia quasi perfetta, ci declinano una teologia che non solo non disdegna la letteratura, l’arte, lo stupore dei tramonti e le immagini dell’ordinario, ma addirittura ad esse scandalosamente, ereticamente, attingono per narrare un’altra teologia. Quella che non muove dai principi ma dalle piccole cose. Anzi reperisce e rinviene le tracce della presenza di un Dio-amore, di un Dio-vita, di un Dio-pace dalla sapienza delle scritture altre e dall’esperienza altrui, dai sentimenti che ci rendono umani e dalle espressioni che ci rendono simili.
Che cos'è il Giubileo? Perché papa Francesco l'ha voluto? Perché la Chiesa parla ancora di indulgenze? Se cerchi una guida pratica che ti risponda con chiarezza e simpatia, questo libro fa per te! A cosa serve confessarsi? Cos'è la Porta Santa? Quali sono le chiese da visitare durante il pellegrinaggio? Troverai indicazioni concrete su come muoverti andando e arrivando a Roma... Vicino a casa mia c'è qualche evento collegato? Posso farmi un... Giubileo domestico? ...con suggerimenti per chi non intende o non può spostarsi.
"Scrittori di Scrittura" è un progetto che presenta al pubblico le opere di alcuni autori che si sono cimentati nella riscrittura di un brano biblico secondo la propria sensibilità. Ogni volume è corredato della breve introduzione esegetica di un biblista e della traduzione del testo originale dall'ebraico o dal greco. "Non so da dove spuntassero fuori quei nuvoloni neri e quasi mi venne il dubbio che, al nostro buon Signore, quella benedetta processione gli stesse un tantino sulle scatole, voglio dire, mi venne da pensare che a nessun padre farebbe piacere che gli si ricordi ogni santo anno la morte del figlio. Quando poi si trattava di un unicogenito ingiustamente assassinato, insomma, avrebbe avuto tutte le ragioni di questo mondo e anche di quell'altro.
Donne tradite da chi diceva di amarle e poi le ha "buttate via". Donne tradite dalle loro famiglie che non hanno saputo trovare abbastanza amore per accoglierle e offrire loro un'altra possibilità di vita. Donne tradite anche dalla Chiesa, perché hanno trovato in essa "o più esattamente in uomini della Chiesa, regole di moralità disastrose, invece di trovarvi una primaria difesa". Questo libro, dopo una prima pubblicazione nel 1937, venne "custodito" per molti anni da Elisa Salerno, che solo nel 1950 lo pubblicò con lo pseudonimo di Maria Pasini. Elisa Salerno, femminista cristiana dei primi del '900, sa affrontare con coraggio e determinazione temi che, con altri volti e altre storie, sono ancora profondamente attuali. Ripubblicare il testo all'interno della collana Sui generis, con alcuni contributi utili a comprendere meglio il contesto storico e l'impegno dell'autrice, ci aiuta a non dimenticare le tradite del nostro tempo; ci obbliga a non "voltare la faccia" di fronte alle violenze di ogni tipo perpetrate contro le donne. Rileggere, nelle parole della Salerno, la sua passione per la "causa santa della donna" e la sua denuncia sulla "doppia morale" nei confronti dei due sessi, ci interpella sulla responsabilità di ognuno nel "prendere la parola" per denunciare ogni violenza, sostenere chi ne è vittima e non tradire il nostro poter essere donne e uomini per relazioni e tempi nuovi.
Il buon Dio fa piovere gocce di benedizione sul capo di tutti i suoi figli: sui giusti e sugli ingiusti, indistintamente. La misura della perfezione di Dio Padre, rivelataci da Gesù, è l'illimitatezza della sua misericordia che, come i raggi del sole e le gocce della pioggia, vuole raggiungere tutti gli uomini, sempre e dovunque. Il ricordo della benedizione di Dio diventa in questo libro un'invocazione quotidiana che, nei ritmi delle stagioni, dell'anno liturgico e di quello civile, dona sempre una goccia di misericordia in qualsiasi situazione della nostra vita, lasciandoci anche un sorriso sulle labbra.
Oggi il tema del perdono non interessa solo l'ambito specificamente religioso, ma anche quello psicologico, sociale, umano. Esso è infatti un mezzo efficace per curare le ferite del passato e per affrontare con coraggio le difficoltà del futuro. Il perdono è soprattutto una liberazione interiore da quanto ci tiene schiavi della nostra negatività, quella che ci costruiamo e quella che gli altri ci impongono con le loro offese. Perdonare significa quindi rompere il circolo vizioso che ci porterebbe a rispondere al male con il male, all'offesa con l'offesa, creando così una catena infinita di sofferenze. Grazie al perdono possiamo finalmente sentirci liberi di immaginare e costruire il nostro domani. "Il servizio che le religioni possono dare per la pace e contro il terrorismo consiste proprio nella pedagogia del perdono." (Giovanni Paolo II)
Ecco il decalogo biblico in "salsa familiare" per voi, genitori disperati, che pensate di dover sostenere una guerra con il vostro figlio/a adolescente. In realtà non c'è nessun vero "nemico", anche se a volte "loro" si presentano così o sembrano vedere così "noi". Queste pagine sono il tentativo di scendere in trincea con voi. E di giocare così pulito da far capire, a questi benedetti e amati figli, che quando il gioco si fa duro... i duri cominciano a giocare. E a vincere.
Un dialogo incalzante tra due amici sulla povertà li porta al cuore del messaggio cristiano. "Scrittori di Scrittura" è un progetto che presenta al pubblico le opere di alcuni autori che si sono cimentati nella riscrittura di un brano biblico secondo la propria sensibilità. Ogni volume è corredato della breve introduzione esegetica di un biblista e della traduzione del testo originale dall'ebraico o dal greco. "E poi, dai, basta, cos'è quest'estetica del pauperismo! Si vive male da poveri, si puzza, ci si ammala, ci si veste di merda, è tutto complicato, si va in depressione, non si può azzardare mai un progetto... Posso essere né povero né ricco? Posso essere ceto medio?".
Perché si canta durante l'offertorio? Cosa dice il celebrante sottovoce quando si inchina? Perché trasformare un sacrificio d'amore (in croce) in una tavolata? A queste e altre domande rispondono le pagine del libro, che si rivolge a catechisti, animatori, operatori parrocchiali ma anche a semplici fedeli desiderosi di comprendere meglio i tanti significati del rito eucaristico. Mettendo insieme preparazione teologica e passione liturgica, profondità e umorismo, l'autrice svela la ricchezza millenaria della Messa e favorisce, con piccoli ma preziosi suggerimenti concreti, una partecipazione più consapevole e attiva all'appuntamento domenicale.