
In queste pagine Renzo Bonetti ci fa vedere, respirare, sperimentare che la fede fa la differenza nel modo con cui si vive il proprio essere coppia, il proprio essere famiglia, nella vita concreta. Due sposi cristiani non sono solamente la somma dei loro difetti o delle loro virtù: sono su questa terra un riflesso della Trinità. Il punto non è solamente essere una buona coppia, ma una coppia che vive il suo collegamento alla sorgente dell'amore, che è l'essere immagine e somiglianza. La famiglia ha le fondamenta sulla terra, ma ha il tetto in paradiso: è qui, ma è per fare "di là", per formare la famiglia dei figli del Padre. La fede fa la differenza sempre: nello sguardo da avere sui propri figli e su qualsiasi figlio, ma anche sulla vita che si sta spegnendo; nell'affrontare le difficoltà di coppia, quelle dovute ai figli e quelle esterne alla famiglia. La fede fa la differenza anche nello scopo ultimo del far famiglia: sarà infatti la bellezza che riconvertirà le giovani generazioni alla vita di coppia e di famiglia. Se invece si fermeranno all'avere una sicurezza, una compagnia, una casa come punto di riferimento, la mutua e reciproca assistenza, non gusteranno mai qualcosa del paradiso che è l'amore. La fede produce un'umanità che emana bellezza, pur nelle difficoltà e nei limiti della vita di ogni giorno.
Questo saggio offre un’originale sintesi del percorso di riflessione che, come non-ebreo ai piedi del Sinai, l’autore ha maturato mettendosi alla scuola di Israele e dei suoi maestri. Una riflessione che lascia trasparire la formazione filosofica dalla quale proviene, senza tuttavia mai tradire l’argomentare rabbinico che rimane per lui lo strumento di indagine privilegiato, in grado di cogliere nei testi della tradizione particolari talvolta quasi impercettibili ma capaci di dare nuova luce – spesso inaspettata – a personaggi e narrazioni.
L’obiettivo è rimettere a tema il rapporto tra parole e cose, tra parole e realtà. Si tratta di una esplorazione libera, alla ricerca della parola che “manca” per poter parlare di ciò che “precede” qualsiasi tentativo di definizione, nella continua ricerca di approfondimento di tematiche di MATERIA ebraica che da molti anni lo appassionano.
Un dialogo vivace che tocca tutti i punti caldi della riflessione ecclesiale sulla famiglia, ripercorrendone l'evoluzione e affrontando senza timidezze le questioni aperte. Il "principio famiglia" è la proposta che emerge dall'insieme della riflessione, ad illuminare la pastorale. Il mistero di Cristo Sposo della Chiesa Sposa sintetizza il dialogo di alleanza tra Dio e gli uomini e manifesta la presenza della Chiesa come "Famiglia di Dio" dove tutti sono chiamati a vivere l'amore, e dove la misericordia accolta e vissuta trasfigura le ferite in storie di salvezza. Un principio cristologico ed ecclesiologico che pone ogni aspetto pastorale e ogni vocazione nella sua giusta luce.
Siamo grati a queste pagine perché come genitori ci hanno messo a confronto con una modalità nuova di affrontare il periodo dell'adolescenza dei nostri figli: educarli alla creatività! In ognuno di loro esiste uno spirito creativo, una capacità particolare di esprimersi, un potenziale che noi educatori dobbiamo imparare a far fiorire. Gianni e Rossana ci aprono gli occhi sui rischi concreti ma anche sui desideri e i bisogni che i nostri figli hanno di confrontarsi con noi, coppia genitoriale, e poi in modo specifico con il genitore omologo. Ci regalano uno spaccato sulle grandi punte di idealismo, generosità, lealtà che i nostri adolescenti vivono perché mossi da un cuore che è grande e per molti aspetti indomito! Ecco cosa potremmo fare assieme ai nostri figli: sognare, correndo il rischio di incappare in un brutto risveglio, ma avendo la gioia di aver percorso un tratto di strada insieme tenendo vicini i nostri cuori. Dalla Prefazione di Nicoletta e Davide Oreglia: "Educare vuol dire tirare fuori dai nostri adolescenti la loro carica creativa per aiutarli a costruire il loro indispensabile progetto di vita."
Il contributo che Cettina Militello ha dato alla teologia e alla Chiesa è ben noto: tutti conosciamo la sua passione "ecclesiale"; tutti le siamo debitori per quanto lei, nei lunghi anni della sua docenza e del suo impegno accademico e pastorale, ci ha offerto. Tutti, sia pure a diversi livelli, sperimentiamo il dono della sua amicizia. Le sue pubblicazioni e i suoi insegnamenti hanno toccato svariati temi e problematiche. Chiunque voglia dire qualcosa sulla Chiesa, sul laicato, sul femminile, sulla donna nella Chiesa e nella teologia, sulla Madre del Signore, sull'ecumenismo, sulla vita religiosa, sull'architettura, sulla liturgia incrocia la ricerca della prof. Militello. In occasione del suo settantesimo compleanno il Coordinamento Teologhe Italiane le dedica questa raccolta di saggi per tenere viva la discussione sui temi-chiave della ricerca teologica di Cettina Militello.
Il presente lavoro è una visita discreta, attraverso le Agende, alle giornate dell'arcivescovo Angelo Giuseppe Roncalli, delegato apostolico in Turchia e Grecia e amministratore del Vicariato latino di Istanbul dall'inizio del 1935 al termine del 1944. È come dissetarsi a una fontana dalla quale zampilla la fresca acqua della carità nei gesti della vita quotidiana. Al termine di questo percorso, storico per il periodo temporale interessato, ma sempre attuale per il valore testimoniale del suo contenuto, emerge tutta la ricchezza delle opere di misericordia corporale e spirituale contenuta nei gesti semplici e quotidiani di Angelo Giuseppe Roncalli. Quello che è stato un itinerario spirituale personale è diventato, poi, il sentiero indicato a tutta la Chiesa quando, divenuto Papa Giovanni XXIII, all'apertura del Concilio Ecumenico Vaticano II pronunciò le indimenticabili parole: "Ora la Sposa di Cristo preferisce usare la medicina della misericordia invece di imbracciare le armi del rigore...".
È possibile affrontare il tema delle relazioni e dei conflitti familiari da un punto di vista costruttivo: quello della comunicazione non violenta. Ognuno di noi, infatti, può assumersi la responsabilità dei sentimenti che prova e trasmettere i propri messaggi in maniera corretta, principalmente al proprio coniuge. Dobbiamo superare l'idea che l'altro sia "un avversario" e considerarlo invece un alleato nella ricerca delle soluzioni. In questo senso, anziché sfuggirlo, occorre coltivare la capacità e il coraggio di "stare nel conflitto" per gestirlo al meglio e, nel limite del possibile, risolverlo. I conflitti sono necessari per la nostra maturazione e, quando li accettiamo e li consideriamo una sfida per crescere, diventiamo persone più forti, nella vita come nel matrimonio. Un metodo efficace per affrontare i conflitti in modo corretto e pacifico.
Certo può sembrare strano accostare i quattro vangeli e l'ipercubo, la teoria di Cantor degli insiemi e della loro cardinalità al mistero stesso di Dio, l'insieme vuoto e la costruzione dei numeri naturali all'Incarnazione e alla kenosis del Figlio di Dio, gli spazi metrici, gli omeomorfismi tra insiemi e le funzioni continue al regno di Dio, o, ancora, le varietà topologiche all'esperienza della carità. Si tratta di recuperare un modo di pensare capace di vedere le cose non solo in se stesse come nell'approccio scientifico, ma anche come simboli. E anche in questo senso il confronto con la matematica, che vive di simboli, appare di grande interesse. Come altri hanno utilizzato altre arti per parlare della bellezza del cristianesimo, così ci si può legittimamente servire della astratta e limpida bellezza della matematica per parlare di Gesù Cristo. Dalla Postfazione di Ferruccio Ceragioli. "La matematica è bellezza, poesia, fantasia e allora, coraggio, lasciamola parlare un po' di Cristo!"
Papa Francesco ha parlato dei Promessi sposi ai fidanzati così: "In questo capolavoro si racconta la storia di due fidanzati che hanno subìto tanto dolore, hanno fatto una strada piena di tante difficoltà, fino ad arrivare infine al matrimonio. Non lasciate da parte questo capolavoro sul fidanzamento che la letteratura italiana ha offerto a voi". Questo libro è pensato per le giovani coppie di fidanzati, perché rileggendo in controluce la storia di Renzo e Lucia scoprano la fatica e la bellezza della maturazione di un amore. Ma è rivolto anche a chi organizza o partecipa a corsi parrocchiali di preparazione al matrimonio cristiano, a chi è già sposato da un po' e, ovviamente, a chi ama Manzoni. O, meglio, è destinato a chi ama, e basta. "Il fidanzamento è una strada di maturazione nell'amore, passo a passo, senza bruciare le tappe, fino al momento del matrimonio." (Papa Francesco)
Qualcuno potrebbe pensare che la Lectio Divina sia un metodo da seguire, come se si potesse inquadrare il rapporto dell'uomo con Dio in regole e tempi. La Lectio Divina non è un metodo. E' il cammino della Parola di dio nel cuor di una persona e, contemporaneamente, il suo cammino entro la Parola.
La Lectio Divina è quindi, prima di tutto, dono, esprime la gratuità di Dio. Dio parla all'uomo e gli rivela il Mistero, la Storia della Salvezza. la risposta dell'uomo è ascolto e docilità.