
Chi era l’uomo passionista? Quanto incideva il vissuto quotidiano nel suo «fermo proposito» di raggiungere la pienezza della carità evangelica? Questa ricerca, che spazia dal 1720 al 1970, ha cercato di rispondere a questi e ad altri analoghi interrogativi.
La vita quotidiana di una comunità di persone consacrate dovrebbe essere fonte di gioia e di pieno appagamento esistenziale. Ciò accade se viene improntata a un grande spirito di fede nel soprannaturale e se viene modulata in un clima di famiglia, costante, semplice e sereno, nel rispetto dei ruoli, dei servizi e delle possibilità concrete. Questa serenità non è difficile rintracciarla nelle testimonianze di tanti religiosi passionisti che nella vita comune hanno trovato il loro ambiente ideale per il raggiungimento della perfezione nella carità. Tra gli altri si potrebbe citare, alla vigilia del primo centenario della sua canonizzazione, san Gabriele Possenti dell’Addolorata (13 maggio 1920). La pace e la gioia vissute da san Gabriele dell’Addolorata in comunità sono il sottofondo che ha ispirato questa ricerca, utile a conoscere meglio vita, spiritualità e missione della congregazione dei Passionisti, giunta al traguardo del suo terzo centenario di fondazione (1720-2020).
Saul, un giovane ufficiale della guardia segreta del sommo sacerdote Annah a Gerusalemme, è costretto a ricercare Adir e Avigail, una coppia di sposi fuggiti dalla città e sospettati di essere esponenti di una setta molto pericolosa. Attraverso le sue indagini, che si intrecciano con le vicende dei due sposi, entrerete in contatto con l’esperienza della comunità dei primi cristiani e della famiglia come «Chiesa domestica». Sarete condotti quindi ad approfondire e sperimentare la luce che questa esperienza dà alla diversità del maschile e femminile nella coppia, all’essere genitori e alle lotte che si possono attraversare per rimanere uniti nell’amore.
La lettura e gli esercizi proposti sono rivolti soprattutto a coloro che hanno celebrato il Sacramento del Matrimonio e a coloro che vi sono interessati. Possono essere svolti sia da soli che in gruppo.
Michele è il condottiero, il principe, il «capo» degli angeli. È l’Arcangelo che Dio invia agli esseri umani in qualità di guida sulle vie della vita. Il libro sistematizza la dottrina teologica e la storia a riguardo di san Michele e degli Angeli, presentandole in una modo affascinante, innovativo ed estremamente interessante per i lettori.
La percezione attraverso i sensi è la condizione necessaria per riconoscere la realtà. Ogni percezione è una comunicazione o comune-unione con sé, con gli altri, con ciò che ci circonda. In un mondo in cui tutto è sempre più virtuale (dalla comunicazione al lavoro, all'apprendimento, alla socializzazione, alle relazioni) questo libro afferma come non sia possibile amare senza utilizzare i cinque sensi e senza un corretto uso della corporeità. Un viaggio attraverso la medicina, la psicologia e la teologia alla scoperta di come funzionano i sensi e come attraverso essi sia possibile conoscere e soprattutto amare.
Godere del fatto di essere un genitore è ciò di cui tratta questo libro: vivere e conoscere se stessi e il mondo con maggiore felicità, pazienza, gentilezza, sicurezza di sé e capacità di comunicare l'amore. La mindfulness (consapevolezza) è un esercizio per la mente che chiunque può fare se ne impara la filosofia, ci crede e vi dedica pochi minuti al giorno. La mindfulness è per tutti. Per questo motivo ho scritto questo libro e ho registrato le meditazioni. Come genitori scoprirete che la consapevolezza vi darà l'opportunità di trovare il meglio di voi stessi e di esprimerlo ai vostri figli e al mondo che vi circonda. Sarete dei genitori migliori se vi prendete del tempo per essere quello che insegnate ai vostri figli ad essere. Sydne I temi delle meditazioni: Stress; Aspettative; Presenza; Essere non giudicanti; Attaccamento; Sostegno; Limiti; Sonno; Perseveranza; Compiti; Adolescenti; Compassione ed empatia; Valori; Gratitudine ed umiltà; Spiritualità.
Nel mondo cominciano a scomparire opere d'arte collegate a Dante Alighieri, al posto delle quali i ladri lasciano messaggi con brani del sommo poeta. Alla polizia non resta che una scelta: rivolgersi all'investigatrice di furti d'arte più in gamba in circolazione, così in gamba che tutti, persino i suoi figli, la chiamano Sherlock Holmes. E saranno proprio i suoi figli a formare con lei una squadra investigativa efficiente e brillante: Luca, atleta costretto su una sedia a rotelle, genio del computer, e Sofia, campionessa di arti marziali che Dante proprio non lo sopporta, ma che per l'indagine lo scoprirà e s'innamorerà della sua arte immortale. Mentre i furti si moltiplicano e le polizie di tutto il mondo non sanno dove sbattere la testa, la squadra, con l'aiuto di Marco, ex rivale ora amico di Luca e sensibile al fascino di Sofia, lavorerà sodo su ogni indizio, fino a trovarsi di fronte a una sconvolgente realtà. Ma le sorprese non finiscono mai...
Quanti like ricevi o dai ogni giorno? Sei sempre consapevole del contenuto o dell'autore a cui dai la tua preferenza? Nella nostra giornata compiamo tante azioni abitualmente, senza rendercene conto. Nell'esperienza di fede come nelle relazioni quotidiane in cui usiamo la tecnologia ricorrono le stesse dinamiche, che descriviamo con gli stessi termini, ma qual è il loro rispettivo valore? Cosa le accomuna e in che cosa sono diverse? La liturgia è la fonte e il culmine da cui si nutre e a cui giunge la nostra fede. Può aiutarci a vivere meglio anche le dinamiche proprie del tempo dei social?
Il perdono racchiude molti significati e può essere guardato da varie prospettive. Questo libro si accosta ad esso col particolare sguardo della psicoanalisi che, oltre ad essere un metodo di cura, è anche un modo originale di pensare l’essere umano e la sua mente. Visto in questa ottica, il perdono di sé e dell’altro risulta figlio della comprensione, cioè di quello sguardo caldo e umano che non si accontenta di agguantare il colpevole per inchiodarlo alla sua colpa, ma va a scandagliare nelle pieghe della vita delle persone (compresa la nostra) per cogliere le ragioni profonde e spesso inconsce dei loro gesti. Perdonare non significa azzerare la responsabilità e la colpa per rendere tutti buoni e innocenti, ma semplicemente «umanizzare il colpevole», cioè vederlo nella sua dimensione umana restituendogli la sua storia, la sua malattia, i suoi traumi, chiunque esso sia, noi o gli altri.
Non ci si può imporre di perdonare perché «fa bene alla salute», perché «bisogna darci un taglio». Nell’ottica psicoanalitica il perdono, quando riesce, scaturisce spontaneamente come conclusione di un lungo e faticoso viaggio attraverso le parti più nascoste di sé e degli altri. Per questo è stato scritto che il perdono è «un dono dell’analisi».
Queste pagine rappresentano dunque un contributo a vivere la comprensione, la benevolenza e la misericordia nei confronti degli altri ma anche di noi stessi, perché anche noi abbiamo bisogno di perdonarci per il male che ci siamo procurati e per il dolore che abbiamo causato ad altri, magari inconsapevolmente.
Per più di quarant’anni ho raccolto nella stessa stanza di analisi le sofferenze delle vittime ma anche dei carnefici, tutti alla ricerca di aiuto per guarire le ferite subite e fare i conti con quelle inferte a creature innocenti e inermi, compreso a se stessi. Sarà a loro che spesso lascerò la parola durante il libro, ma soprattutto nella terza parte in cui troveranno posto i percorsi analitici di otto persone con cui ho condiviso per anni la sofferenza e la fatica.
"La calunnia è uno degli strumenti privilegiati dell'accusatore di Dio e dell'uomo (Satana) e serve per dividere, distruggere, confondere e infangare il bene. La calunnia è il veleno e la cattiveria gratuita verso una persona che diventa il bersaglio e il capro espiatorio della propria vita. Il diavolo ha scelto di essere cattivo per sempre, ma lo ha detto anticipatamente prima di fare il male; invece gli uomini scelgono ogni istante di essere buoni o cattivi. Nella vita bisogna imparare ad incassare colpi, solo così si può essere bravi pugili. La calunnia uccide, ma il perdono guarisce, libera e fa risuscitare i morti! La calunnia distrugge l'opera di Dio, perché nasce dall'odio. Essa è figlia del «padre della menzogna» e vuole annientare l'uomo, allontanandolo da Dio." (Papa Francesco)
Basato su sei anni di esperienza come incaricato della cura pastorale degli immigrati africani cattolici di lingua inglese nella diocesi di Padova, il libro si offre come una linea guida, una proposta, un'indicazione utile per un'attività pastorale fondata sulla «carità verso il prossimo», in quanto precetto di Dio.