
Le perle di Igino Giordani raccolgono un gran numero di brevi e folgoranti frasi di uno scrittore, giornalista e politico italiano, direttore della Biblioteca Apostolica Vaticana e cofondatore del Movimento dei Focolari con Chiara Lubich.
Questa ricerca sul potere della scienza e della tecnica, che ha visto la collaborazione di docenti, membri del Centro Cattolico di Bioetica dell'Arcidiocesi di Torino ed esperti di diverse discipline, presenta lo sviluppo del progresso tecno-scientifico, le narrazioni con cui viene proposto e le sue implicanze nella vita dell'umanità. Nella prima parte si pone in risalto non solo come la tecnica venga interpretata da molti autori contemporanei come unica fonte di salvezza e dai post-umanisti come fonte di immortalità, ma anche i rischi connessi a questo approccio che, anziché favorire lo sviluppo integrale dell'uomo, finisce per disumanizzarlo.La seconda parte considera il valore ma anche i dilemmi che alcune applicazioni che la tecnica oggi permette pongono alla riproduzione umana, alle scienze cognitive, alla comunicazione di massa, all'ecologia, alla finanza e all'educaZione delle nuove generazioni. L'ultima parte propone infine una valutazione etica e teologica della questione.
Ci auguriamo che questo lavoro possa favorire una serena e impegnata riflessione sul servizio che la scienza e la tecnica possono offrire all'umanità, ma possa anche mettere in guardia dall'affermarsi di un imperio tecno-scientifico senza progetto, affinché diventi ancor oggi possibile fare in modo che la libertà umana lo orienti e lo metta "al servizio di un altro tipo di progresso, più sano, più umano, più sociale e più integrale"
Scriveva san Gerolamo: l’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo. Il vangelo è l’annuncio buono, indispensabile per illuminare la vita di ogni uomo. La lettura diretta e personale dei vangeli non è purtroppo molto praticata. L’obiettivo principale di queste meditazioni sui vangeli festivi è proprio quello di favorire una lettura personale e meditata dell’intero vangelo. La particolarità di queste riflessioni è costituita dalla presenza di racconti, aneddoti, detti provenienti da diverse tradizioni religiose e culturali. In questo libro ce ne sono almeno un’ottantina. Servono a rendere più vivaci e interessanti le meditazioni, ma anche a far vedere come il vangelo entri in contatto con ogni cultura e ogni tradizione religiosa. Le meditazioni di questo libro sono dedicate al ciclo liturgico dell’anno A, dove abitualmente si legge il vangelo di Matteo. Il titolo riprende la domanda fatta dal giovane ricco a Gesù:
«Maestro, che cosa devo fare di buono per avere la vita eterna?» (Mt 19,16). Si tratta di una domanda fondamentale che ogni persona dovrebbe costantemente rivolgere a se stessa. L’intero vangelo di Matteo è certamente di grande aiuto per capire come Gesù risponda a questa domanda e che cosa s’attenda dai suoi discepoli.
Chi era l’uomo passionista? Quanto incideva il vissuto quotidiano nel suo «fermo proposito» di raggiungere la pienezza della carità evangelica? Questa ricerca, che spazia dal 1720 al 1970, ha cercato di rispondere a questi e ad altri analoghi interrogativi.
La vita quotidiana di una comunità di persone consacrate dovrebbe essere fonte di gioia e di pieno appagamento esistenziale. Ciò accade se viene improntata a un grande spirito di fede nel soprannaturale e se viene modulata in un clima di famiglia, costante, semplice e sereno, nel rispetto dei ruoli, dei servizi e delle possibilità concrete. Questa serenità non è difficile rintracciarla nelle testimonianze di tanti religiosi passionisti che nella vita comune hanno trovato il loro ambiente ideale per il raggiungimento della perfezione nella carità. Tra gli altri si potrebbe citare, alla vigilia del primo centenario della sua canonizzazione, san Gabriele Possenti dell’Addolorata (13 maggio 1920). La pace e la gioia vissute da san Gabriele dell’Addolorata in comunità sono il sottofondo che ha ispirato questa ricerca, utile a conoscere meglio vita, spiritualità e missione della congregazione dei Passionisti, giunta al traguardo del suo terzo centenario di fondazione (1720-2020).
Saul, un giovane ufficiale della guardia segreta del sommo sacerdote Annah a Gerusalemme, è costretto a ricercare Adir e Avigail, una coppia di sposi fuggiti dalla città e sospettati di essere esponenti di una setta molto pericolosa. Attraverso le sue indagini, che si intrecciano con le vicende dei due sposi, entrerete in contatto con l’esperienza della comunità dei primi cristiani e della famiglia come «Chiesa domestica». Sarete condotti quindi ad approfondire e sperimentare la luce che questa esperienza dà alla diversità del maschile e femminile nella coppia, all’essere genitori e alle lotte che si possono attraversare per rimanere uniti nell’amore.
La lettura e gli esercizi proposti sono rivolti soprattutto a coloro che hanno celebrato il Sacramento del Matrimonio e a coloro che vi sono interessati. Possono essere svolti sia da soli che in gruppo.
Michele è il condottiero, il principe, il «capo» degli angeli. È l’Arcangelo che Dio invia agli esseri umani in qualità di guida sulle vie della vita. Il libro sistematizza la dottrina teologica e la storia a riguardo di san Michele e degli Angeli, presentandole in una modo affascinante, innovativo ed estremamente interessante per i lettori.
La percezione attraverso i sensi è la condizione necessaria per riconoscere la realtà. Ogni percezione è una comunicazione o comune-unione con sé, con gli altri, con ciò che ci circonda. In un mondo in cui tutto è sempre più virtuale (dalla comunicazione al lavoro, all'apprendimento, alla socializzazione, alle relazioni) questo libro afferma come non sia possibile amare senza utilizzare i cinque sensi e senza un corretto uso della corporeità. Un viaggio attraverso la medicina, la psicologia e la teologia alla scoperta di come funzionano i sensi e come attraverso essi sia possibile conoscere e soprattutto amare.
Godere del fatto di essere un genitore è ciò di cui tratta questo libro: vivere e conoscere se stessi e il mondo con maggiore felicità, pazienza, gentilezza, sicurezza di sé e capacità di comunicare l'amore. La mindfulness (consapevolezza) è un esercizio per la mente che chiunque può fare se ne impara la filosofia, ci crede e vi dedica pochi minuti al giorno. La mindfulness è per tutti. Per questo motivo ho scritto questo libro e ho registrato le meditazioni. Come genitori scoprirete che la consapevolezza vi darà l'opportunità di trovare il meglio di voi stessi e di esprimerlo ai vostri figli e al mondo che vi circonda. Sarete dei genitori migliori se vi prendete del tempo per essere quello che insegnate ai vostri figli ad essere. Sydne I temi delle meditazioni: Stress; Aspettative; Presenza; Essere non giudicanti; Attaccamento; Sostegno; Limiti; Sonno; Perseveranza; Compiti; Adolescenti; Compassione ed empatia; Valori; Gratitudine ed umiltà; Spiritualità.
Nel mondo cominciano a scomparire opere d'arte collegate a Dante Alighieri, al posto delle quali i ladri lasciano messaggi con brani del sommo poeta. Alla polizia non resta che una scelta: rivolgersi all'investigatrice di furti d'arte più in gamba in circolazione, così in gamba che tutti, persino i suoi figli, la chiamano Sherlock Holmes. E saranno proprio i suoi figli a formare con lei una squadra investigativa efficiente e brillante: Luca, atleta costretto su una sedia a rotelle, genio del computer, e Sofia, campionessa di arti marziali che Dante proprio non lo sopporta, ma che per l'indagine lo scoprirà e s'innamorerà della sua arte immortale. Mentre i furti si moltiplicano e le polizie di tutto il mondo non sanno dove sbattere la testa, la squadra, con l'aiuto di Marco, ex rivale ora amico di Luca e sensibile al fascino di Sofia, lavorerà sodo su ogni indizio, fino a trovarsi di fronte a una sconvolgente realtà. Ma le sorprese non finiscono mai...
Quanti like ricevi o dai ogni giorno? Sei sempre consapevole del contenuto o dell'autore a cui dai la tua preferenza? Nella nostra giornata compiamo tante azioni abitualmente, senza rendercene conto. Nell'esperienza di fede come nelle relazioni quotidiane in cui usiamo la tecnologia ricorrono le stesse dinamiche, che descriviamo con gli stessi termini, ma qual è il loro rispettivo valore? Cosa le accomuna e in che cosa sono diverse? La liturgia è la fonte e il culmine da cui si nutre e a cui giunge la nostra fede. Può aiutarci a vivere meglio anche le dinamiche proprie del tempo dei social?