
"La sfida di una predica inculturata consiste nel trasmettere la sintesi del messaggio evangelico, non idee o valori slegati. Dove sta la tua sintesi lì sta il tuo cuore" (papa Francesco, Evangelii Gaudium, 143). Non c'è sintesi senza analisi e non c'è analisi senza sintesi, perché la sintesi è il compimento dell'analisi. Un'analisi senza sintesi è distruzione e una sintesi senza analisi è confusione. Alla scuola di Tommaso d'Aquino le due procedure si bilanciano armoniosamente. Ma se a livello dell'analisi il fondamento della speculazione tomista si trova nella dicotomia potenza-atto, a livello di sintesi il fondamento si trova nella idea di ordine. La proposta che qui si presenta è un approfondimento della visione sintetica, individuando nella nozione di causa esemplare, o meglio di exemplar, il fondamento. Con Tommaso e oltre Tommaso questa nozione viene esplorata come struttura originaria del reale.
Quante volte all'idea di avvocato si associano virtù non proprio cristiane? Eppure l'avvocato svolge nella società l'essenziale funzione di tutela del diritto alla libertà, dell'inviolabilità ed effettività della difesa, assicurando nel processo la regolarità del giudizio e del contraddittorio. Ed è soggetto ad un codice di condotta essenziale alla realizzazione della sua funzione a tutela dell'affidamento della collettività, della correttezza dei comportamenti e della qualità ed efficacia della prestazione professionale. L'entrata in vigore del Nuovo Codice Deontologico Forense (pubblicato sulla GU 16.10.2014 n. 241) ci offre l'occasione di una lettura comparata delle questioni 67-71 della II-II della Somma Teologica. Brilla nell'opera dell'Aquinate quell'autodichìa che regge la prova del tempo e legittima con fondamento teologico ciò che la legge impone con una logica di ordine pubblico e di civiltà giuridica. Introduzione di Iside Pasini, avvocato del Foro di Brescia. Traduzione di Tito Sante Centi e di Roberto Coggi: è presente solo la traduzione italiana delle questioni 67-71 de La Somma Teologica, II-II.
È il commento di Tommaso al Vangelo secondo Luca. Consiste nell'analisi del testo versetto per versetto, analisi compiuta usando in prevalenza le citazioni più belle e profonde degli autori cristiani greci e latini dei primi secoli. È una miniera inesauribile di interpretazioni efficaci del Vangelo. L'edizione è integrale, cioè riporta il testo latino di Tommaso con la traduzione italiana a fronte.
È il commento di Tommaso al Vangelo secondo Luca. Consiste nell'analisi del testo versetto per versetto, analisi compiuta usando in prevalenza le citazioni più belle e profonde degli autori cristiani greci e latini dei primi secoli. È una miniera inesauribile di interpretazioni efficaci del Vangelo. L'edizione è integrale, cioè riporta il testo latino di Tommaso con la traduzione italiana a fronte.
"Guai a me se non predicassi il Vangelo! (1 Cor 9,16), è un ammonimento dell'apostolo Paolo che ha sempre accompagnato il mio ministero apostolico della predicazione. Anzi si è fatto più intenso e pungente, a mano a mano che alla mia riflessione si chiariva come dato primario per la comprensione di questo ordine di provvidenza la sorprendente misericordia di Dio, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità (1 Tm 2,4). Proclamare la realtà di questo amore trascendente è stato il senso e lo scopo della mia esistenza e quindi anche della mia predicazione. In questo volume raccolgo le omelie che ho proposto nel corso del tempo ordinario dell'Anno liturgico. Sono il segno non appariscente, ma di grande rilievo apostolico del mio ministero. L'obiettivo costante è quello di annunciare un messaggio di gioia, perché evangelizzare significa primariamente annunciare la gioia di Gesù Cristo. Questo è un nucleo irrinunciabile: un Vangelo che si comunichi nella tristezza o porti alla tristezza è un perfetto controsenso. È una gioia che essenzialmente nasce dalla comunione con una salvezza avvenuta: imbattermi nel Vangelo significa che la mia salvezza c'è già, ed è già mia se solo accetto di arrendermi ad essa. È una gioia che ricava la sua sostanziale consistenza da un avvenimento, dalla concretezza di una persona: la persona di Gesù di Nazaret, Figlio di Dio, crocifisso, risorto, oggi vivo, unico Salvatore e Signore." (dalla Prefazione)
"Guai a me se non predicassi il Vangelo! (1 Cor 9,16), è un ammonimento dell'apostolo Paolo che ha sempre accompagnato il mio ministero apostolico della predicazione. Anzi si è fatto più intenso e pungente, a mano a mano che alla mia riflessione si chiariva come dato primario per la comprensione di questo ordine di provvidenza la sorprendente misericordia di Dio, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità (1 Tm 2,4). Proclamare la realtà di questo amore trascendente è stato il senso e lo scopo della mia esistenza e quindi anche della mia predicazione. In questo volume raccolgo le omelie che ho proposto nel corso del tempo ordinario dell'Anno liturgico. Sono il segno non appariscente, ma di grande rilievo apostolico del mio ministero. L'obiettivo costante è quello di annunciare un messaggio di gioia, perché evangelizzare significa primariamente annunciare la gioia di Gesù Cristo. Questo è un nucleo irrinunciabile: un Vangelo che si comunichi nella tristezza o porti alla tristezza è un perfetto controsenso. È una gioia che essenzialmente nasce dalla comunione con una salvezza avvenuta: imbattermi nel Vangelo significa che la mia salvezza c'è già, ed è già mia se solo accetto di arrendermi ad essa. È una gioia che ricava la sua sostanziale consistenza da un avvenimento, dalla concretezza di una persona: la persona di Gesù di Nazaret, Figlio di Dio, crocifisso, risorto, oggi vivo, unico Salvatore e Signore." (dalla Prefazione)
"Guai a me se non predicassi il Vangelo! (1 Cor 9,16), è un ammonimento dell'apostolo Paolo che ha sempre accompagnato il mio ministero apostolico della predicazione. Anzi si è fatto più intenso e pungente, a mano a mano che alla mia riflessione si chiariva come dato primario per la comprensione di questo ordine di provvidenza la sorprendente misericordia di Dio, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità (1 Tm 2,4). Proclamare la realtà di questo amore trascendente è stato il senso e lo scopo della mia esistenza e quindi anche della mia predicazione. In questo volume raccolgo le omelie che ho proposto nel corso del tempo ordinario dell'Anno liturgico. Sono il segno non appariscente, ma di grande rilievo apostolico del mio ministero. L'obiettivo costante è quello di annunciare un messaggio di gioia, perché evangelizzare significa primariamente annunciare la gioia di Gesù Cristo. Questo è un nucleo irrinunciabile: un Vangelo che si comunichi nella tristezza o porti alla tristezza è un perfetto controsenso. È una gioia che essenzialmente nasce dalla comunione con una salvezza avvenuta: imbattermi nel Vangelo significa che la mia salvezza c'è già, ed è già mia se solo accetto di arrendermi ad essa. È una gioia che ricava la sua sostanziale consistenza da un avvenimento, dalla concretezza di una persona: la persona di Gesù di Nazaret, Figlio di Dio, crocifisso, risorto, oggi vivo, unico Salvatore e Signore." (dalla Prefazione)
Il Rosario è una preghiera vocale e meditativa. Per favorire la meditazione questo piccolo libro riporta per ogni mistero della vita di Gesù un breve testo dell'Antico e uno del Nuovo Testamento, una clausola che aiuta a ritornare con attenzione al mistero stesso (ad es. nel mistero del Natale: "... Gesù, il Salvatore che hai dato al mondo"), un'orazione conclusiva e un'immagine per "vedere" il mistero. Oltre ai 15 tradizionali e ai 5 della Luce, una proposta originale sono cinque misteri "complementari": Nascita di Maria Immacolata, Annunciazione a Giuseppe, Epifania, Ingresso di Gesù a Gerusalemme, Visione della gloria di Dio. Contiene 35 illustrazioni a colori.
Gender/genere, nella sua accezione più recente, significa il ruolo sociale, psicologico e comportamentale che ogni persona può scegliere e cambiare liberamente nel corso della sua vita, a prescindere dalla sua identità genetica e anatomica. Chi sono coloro che hanno introdotto questa nuova accezione e questa distinzione tra genere e identità genetica? Perché l'hanno introdotta? Quali sono le reali esigenze e gli obiettivi concreti perseguiti dalla prospettiva del gender? Quale visione della persona umana è proposta? Sulla base di fonti documentarie di prima mano tenteremo di dare una risposta a queste domande. Non si tratta di pure e astratte teorie, che interessano solo pochi esperti. Si tratta piuttosto di una prospettiva che ha ottenuto risultati concreti a livello politico, giuridico ed educativo, come questo saggio documenta. Evitando con rigore odiose contrapposizioni e slogan emotivi, con un metodo oggettivo e razionale analizzeremo criticamente gli argomenti usati dai promotori del gender, come l'uguaglianza, la non-discriminazione, il rispetto, l'educazione sessuale, la lotta all'omofobia e al bullismo, e l'equipollenza di ogni orientamento sessuale.
Che cosa devo fare? Questo è l'interrogativo dell'Etica. L'etica riguarda l'agire umano, è una scienza pratica e non speculativa. Studia l'agire in vista di raggiungere un fine che può essere conseguito liberamente. La morale è essenzialmente scienza della libertà, perché è con la libertà che l'uomo realizza se stesso. La persona umana è un essere che vive in società. Il progetto di vita e i fini perseguiti da una persona devono coniugarsi con quelli di altre persone. In ragione di questi dati di esperienza comune sorge la Politica. Questa è un'altra branca della Filosofia, e studia le virtù e i doveri dell'uomo in quanto è inserito in una comunità sociale. In sintesi i gli argomenti trattati: i grandi paradigmi morali; il fine ultimo dell'uomo; la pienezza della felicità secondo san Tommaso d'Aquino; legge e coscienza; le fonti della moralità; l'atto umano e le passioni; le virtù morali; il peccato; l'impegno morale nella cultura della persona e della società; che cosa è la filosofia politica; i grandi paradigmi politici; la persona soggetto primario della politica; il bene comune; il potere politico: autorità e sovranità; le virtù politiche: prudenza, obbedienza, giustizia; la legge civile e lo Stato di diritto; diritti e doveri dell'uomo; la dottrina sociale della Chiesa; la risposta cristiana ad alcuni problemi socio-politici; l'amore e la pace, valori supremi di una politica planetaria.

