
Possiamo sapere chi era veramente Gesù? È possibile distinguere verità e mito in quello che la tradizione ci ha tramandato? A venti secoli di distanza, il racconto della sua vita e del suo insegnamento continua a esercitare un grande fascino sull'immaginazione umana. L'autore ripercorre i linguaggi, le fonti contemporanee, i reperti archeologici, le strutture sociali ebraiche e romane. Tiene conto dell'evidenza espressa dai Vangeli, ma considera anche altri scritti, compresi i misteriosi «vangeli gnostici».Agli studenti di Teologia fondamentale e di Storia del cristianesimo, ma anche a chi si interroga sulla credibilità storica della figura di Gesù, questo volume offre una risposta precisa nei riferimenti e semplice nell'esposizione.
Delle Lettere di Paolo il volume propone:- il testo della Bibbia CEI 2008 con introduzione e note dalla Bibbia di Gerusalemme; - il testo greco; - la versione interlineare in lingua italiana.In aggiunta alla ricchezza della Bibbia di Gerusalemme e al testo in lingua originale, grazie alla versione interlineare lo strumento consente anche a chi non conosce o conosce solo parzialmente la lingua antica di coglierne le specificità e il ritmo, per una fruizione più piena di un contenuto che non è solo testo sacro ma anche opera letteraria. Adatto anche a un pubblico laico.
A causa delle crisi dottrinali sul rapporto fra umanità e divinità di Cristo, la kenosi, l'abbassamento del Figlio di Dio, ha spesso richiamato l'attenzione dei teologi. Tuttavia, la lettura «dogmatica» non deve oscurare quella etica: dall'abbassamento di Cristo deriva, infatti, un insegnamento morale che esorta il cristiano a rinunciare a se stesso. In realtà, scrivendo la sua lettera ai Filippesi, Paolo si propone di rispondere a una precisa domanda: «In che senso il Figlio di Dio ha orientato la nostra vita umana quando "assunse la condizione di servo"?».
La Teologia pastorale o pratica ha un suo oggetto specifico (il qui e ora della storia), un metodo (denominato teologico-empirico critico) e si occupa della prassi dentro il contesto attuale in cui si esprime. Il suo agire, infatti, consiste nell'offrire opportunità d'incontro dell'uomo con Dio e di Dio con l'uomo in un preciso e determinato tempo e momento storico. La sua relazione con la prassi, - questo è il suo principale problema da sempre - non si esplicita in modo funzionale o strumentale, ma attraverso l'attuazione, di volta in volta, di un virtuoso circolo ermeneutico, nel quale interagiscono teoria e prassi, grammatica e pratica, nel pieno rispetto di ciascuna, senza sottovalutazioni o confusioni di competenze. L'interrogativo di fondo a cui la Teologia pastorale è chiamata a rispondere è «come» la comunità cristiana può operare nel qui e ora per annunciare, celebrare e testimoniare il Vangelo del Regno. Le risposte sono radicate nella Scrittura, nella Tradizione e nel Magistero ed esprimono fedeltà ai segni dei tempi cioè alle sfide che, di volta in volta, la situazione sociale, culturale ed ecclesiale pone. Tali risposte sono il frutto di uno stretto e continuo dialogo con le discipline teologiche sorelle e con le scienze umane. Proprio perché strettamente ancorata alla storia, la Teologia pastorale racconta percorsi mutevoli e sempre innovativi, mai racchiudibili in schemi fissi, validi universalmente. Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili a un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.
Pentateuco - il «libro contenuto in cinque astucci» - allude ai contenitori nei quali venivano custoditi i primi cinque rotoli delle Scritture ebraiche: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri, Deuteronomio, chiamati dal Talmud anche «cinque quinti della Legge». Ciascuno ha un inizio e una conclusione, sempre segnalati dal punto di vista letterario con chiarezza, e un proprio innegabile profilo sia dalla prospettiva degli eventi narrati, sia sul piano teologico. Il numero cinque ha dunque un preciso significato e indica un insieme i cui componenti non possono essere fusi o confusi fra loro se non tradendone l'originaria organizzazione. D'altro canto, il Pentateuco non è la semplice addizione progressiva di cinque diverse opere rilegate insieme, ma un complesso ben definito e strutturato, intangibile, che Israele chiama nelle sue Scritture «libro della Legge di Mosè» o «Legge di Mosè». Il volume si colloca in una collana di testi rigorosi e agili ad un tempo, rivolti soprattutto al pubblico di università, facoltà teologiche, istituti di scienze religiose e seminari.
«L'udienza particolare con Giovanni Paolo II è avvenuta il giorno 21. Ed è durata circa quindici minuti. Dopo aver passato otto guardie, presentato quattro volte il "biglietto" della Prefettura della casa pontificia e attraversato cortili, corridoi e saloni. Il papa, con un gesto, mi ha invitato a parlare, seduti entrambi intorno a un tavolo». Prefazione di Alfio Filippi.
Alzi la mano chi ha davvero amato il capitolo finale delle Avventure di Pinocchio, dove il protagonista – dopo essere stato vegetale (legno) e animale (ciuchino) – diventa «un bambino per bene» in carne e ossa. Dopo un intero racconto di marachelle e avventure, il finale si spegne in modo moralistico e sciapo. Ma Collodi intendeva davvero questo? Oppure nella sua scrittura c’è qualche indizio che ci porta a pensare ad una burla dell’autore nei confronti dei lettori?
Note sull'autore Daniela Marcheschi, docente e studiosa di letteratura italiana e scandinava, ha curato i «Meridiani» Mondadori delle opere di Carlo Collodi, di cui dirige l’Edizione nazionale. È autrice di saggi tradotti in molte lingue.
L'edizione quadriforme del libro di Isaia propone: - il testo ebraico masoretico (TM);- il testo greco nella versione dei Settanta (LXX);- il testo latino della Nova Vulgata, redatta nel post-concilio; - il testo della Bibbia CEI 2008, normativo per la liturgia italiana, con paralleli essenziali a margine e segnalazione dei termini difformi dall'ebraico; - la traduzione interlineare italiana di ebraico e greco, eseguita a calco e orientata a privilegiare gli aspetti morfologico-sintattici del testo originale. Utile per recepire il testo biblico in lingua originale e affrontare le difficoltà delle lingue antiche.
"Chi può narrare le potenti opere del Signore?" (Sal 106,2)
Modelli di intervento di Dio nella storia
XLIII Settimana Biblica Nazionale (Roma, 8-12 settembre 2014)
A cura di Flavio Della Vecchia e Anna Passoni Dell'Acqua
"Sii lodato, mio Signore, da coloro che perdonano per il tuo amore."