
Negli ultimi decenni, la letteratura apocrifa ha catturato l'interesse del grande pubblico. Questo volume raccoglie un itinerario catechetico sull'immagine di Gesù Cristo a partire dagli scritti che la tradizione non ha accolto all'interno del canone del Nuovo Testamento. Il lettore sarà introdotto in modo semplice e rigoroso all'affascinante ricchezza delle cristologie della letteratura apocrifa dal primo secolo sino ai giorni nostri, permettendogli di apprezzarne i contesti e l'attualità pastorale. Il viaggio lo porterà ancora oggi a distinguere "Gesù" dagli "altri Gesù", e a riscoprirsi sedotto dalla voce di Cristo custodita e tramandata fedelmente dalla tradizione vivente della Chiesa.
«L'ascolto è particolarmente delicato quando ci si trova in situazioni di profondo dolore: lo sappiamo, chi soffre ha diverse modalità di esprimere il proprio disagio. Qualche volta sono lamenti, qualche volta possono essere grida di protesta, qualche volta - forse è capitato anche a voi - sono dei ragionamenti con cui uno cerca di dare una spiegazione a sé stesso della propria situazione, magari trovando anche delle giustificazioni» (Carlo R.M. Redaelli). «In questi anni, come pastorale della salute, abbiamo provato a declinare in maniera diversa il nostro "essere curanti a fianco dei curanti", come pure "a fianco dei sofferenti", e abbiamo capito che c'è bisogno di tutto noi stessi. È necessario il coinvolgimento totale delle nostre persone, che parta anzitutto dal riconoscimento dei nostri limiti e delle nostre ferite, per poterci poi affiancare ai sofferenti evitando il rischio di risultare poco credibili» (Massimo Angelelli)
In questi decenni i Ministri straordinari della Comunione hanno contribuito a rendere più vicino alle membra sofferenti della Chiesa il Corpo di Cristo, e la necessità di una riflessione orante è sempre stata presente alla Chiesa italiana.
Il libro presenta e esamina il ricco tesoro di linguaggi e messaggi che accompagnavano e sostanziavano, descrivendone simbolicamente le motivazioni, il concreto agire caritatevole della Chiesa di Roma e del Romano Pontefice. La carità, virtù essenziale, rappresenta dunque a pieno titolo un "linguaggio pontificio" di grande interesse religioso, storico e culturale.
I diaconi, per loro natura, camminano in una direzione profetica: la loro attenzione per il mondo della salute è un richiamo per la Chiesa tutta a prestare attenzione a chi attraversa momenti di sofferenza o porta nella propria carne i segni della fragilità. Il volume si presta alla proposta di un cammino vocazionale per quanti già operano in pastorale della salute su mandato e in stretta collaborazione con il Vescovo proprio e scoprono il "di più" che viene da Dio: come suggerisce spesso papa Francesco, questa è l'ora di una Chiesa in uscita.
Mons. Enrico Solmi, in questo libro agevole ma esaustivo, analizza dai molteplici punti di vista sociale, giuridico e etico i grandi e fondamentali temi del fine vita dai modelli bioetici all'eutanasia in un momento storico in cui sono quantomai di interesse e rilievo. Con in vista sempre l'interesse sommo della persona umana.
Il libro di Tobia narra le vicende di un uomo che affida la propria vita a Dio e nella preghiera trova la forza per affrontare le difficoltà e le sofferenze. Dio interviene con la sua mano provvidente e fa trovare nelle forze della natura la potenza della guarigione. Tobia è l'immagine di chiunque si trovi a percorrere strade sconosciute e situazioni che sarebbe meglio evitare e che trova nella fede la possibilità di dare un senso alla vita, così da rialzarsi e proseguire.
Il libro propone la figura del diaconato in generale e dell'azione nelle "periferie esistenziali" nell'ambito della pastorale della salute, basata sulla concezione di Chiesa offerta dal Concilio ecumenico Vaticano II e sulla comprensione dell'azione ecclesiale e del discernimento in comune secondo la visione di Sergio Lanza. Si dedica quindi a presentare la visione di Chiesa e di teologia dell'azione ecclesiale per un'appropriata elaborazione, progettazione, attuazione e verifica, insieme con un'adeguata comprensione del ministero nel suo insieme. Viene proposta una configurazione del diaconato individuando la sua specificità nella 'direzione' dell'attuazione di progetti e programmi di azione, elaborati in discernimento sinodale dall'intero soggetto ecclesiale 'presieduto' - in dialogo - in particolare con i poveri e in sintonia anche con le istanze del territorio.