La «passione» di El Alamein non è fatta di alcun compiacimento guerresco, non si alimenta del mito politico della ricerca di un primato o di una egemonia. Ha piuttosto qualcosa che unifica identità, senso del dovere e pietas cristiana: un sentimento dignitoso e doloroso della guerra e della sconfitta che si tiene lontano dal disfattismo ma non cede mai alla tentazione dell'eroismo. Di scienza militare, di tattica, di manovre, nel diario c'è molto poco. C'è piuttosto la guerra nella sua immediatezza, nel suo concitato manifestarsi, nel groviglio delle confusioni che comporta la stessa intensità della battaglia.
Fisico dalla particolare sensibilità filosofica, Carl Friedrich von Weizsäcker si propone di rintracciare il filo unitario che collega le filosofie della natura del pensiero antico alle più recenti e sofisticate teorie fisiche, come la meccanica quantistica e la teoria delle particelle elementari. L'autore interpreta le concezioni degli scienziati della natura e dei grandi fisici rivoluzionari, offrendo una galleria di ritratti che ripercorre la storia della scienza naturale nel corso del pensiero occidentale da Platone a Heisenberg.
Ascanio Celestini, teatrante e affabulatore, attraverso materiali della tradizione e della memoria, mette in moto una straordinaria macchina dell'oralità. Accanto a storie più conosciute, legate a personaggi famosi e appartenenti alla tradizione popolare italiana ed europea, si sentono risuonare echi del Vicino Oriente; fino ad arrivare alle fiabe nuove, che raccontano realtà moderne, fiabe che cambiano mentre vengono raccontate. E cambiano proprio perché devono essere raccontate ancora e ancora, con il mutare dell'occasione e del pubblico, come faceva nonna Marianna, che «raccontando, ci metteva davanti agli occhi cose che lei non aveva mai visto, e riusciva a dirci cose che altrimenti non potevano essere dette».
J. E. Stiglitz, economista, affronta i nodi irrisolti dell'economia globale. La condizione prevalente è oggi quella di una grande incertezza, determinata da un'imperfetta distribuzione delle informazioni, e dalla connessa difficoltà di porre in atto adeguate politiche di stabilizzazione. La globalizzazione porta infatti con sé il paradosso di porre domande nuove agli Stati-nazione, ma di ridurre al tempo stesso drasticamente la loro capacità di affrontare simili domande. Oggi, la globalizzazione è priva di istituzioni in grado di affrontare le conseguenze. Abbiamo un sistema di governance globale, ma ci manca un governo globale.