Max Weber, in questo libro, ripercorre i temi religiosi più importanti (dalla teodicea alle dottrine della redenzione, dalla condotta di vita etica alle concezioni dell'aldilà) alla luce del rilievo dei ceti e delle classi sociali che di volta in volta se ne fanno portatori e veicoli. Intellettuali e artigiani, sacerdoti e maghi, proletari e contadini, danno voce nel corso della storia a diverse esigenze ed aspettative religiose che Weber riesce a sussumere sotto diversi tipi ideali. Ne emerge un affresco attuale per il confronto tra le civiltà e le religioni, in cui l'autore segue il filo rosso di uno dei suoi temi per eccellenza: l'analisi delle ragioni per cui "solo in occidente" si è data la costellazione religione - capitalismo.
Le osservazioni raccolte in questo volume costituiscono un insieme di riflessioni sulla natura e sul metodo della filosofia. L'immagine del lavoro del filosofo che si ricava da queste pagine è quella di un "lavoro su di sé", in cui le difficoltà da superare concernono non l'intelletto, ma la volontà e i sentimenti. La filosofia è un tentativo di resistere alle seduzioni del linguaggio, di non seguire le sue false piste, che da sempre tutti sono indottii a percorrere. La soluzione di un problema filosofico, quando la si trova, è banale. Eppure il cammino per arrivare alla soluzione non è così semplice e richiede una grammatica e soprattutto un metodo.
Il settore non profit è al centro di un crescente interesse non solo da parte degli operatori sociali, dell'opinione pubblica e dei decisori politici, ma anche degli studiosi. Con questo volume gli autori compiono una ricognizione complessiva sul terzo settore e avviano al contempo un nuovo filone di ricerca, sulla cosiddetta via italiana alla storia del non profit, e in particolare della cooperazione sociale con i suoi caratteri spiccatamente imprenditoriali.
L'obiettivo dichiarato di queste Lezioni - tenute da Foucault a Berkeley nel 1983 - è quello di ricostruire, attraverso la problematizzazione del concetto di verità, "una genealogia dell'atteggiamento critico nella filosofia occidentale". Il metodo seguito è quello dell'analisi filologica. Protagonista di questo seminario foucaultiano è infatti una parola, il termine "parresia", che connota, nella lingua greca, l'attività di colui che dice la verità. Seguendone il percorso nelle tragedie di Euripide, nei testi "socratici" di Platone, e via via in quelli di Aristotele e Plutarco, Epitteto e Galeno, Foucault restituisce a pieno le tensioni etiche della società greca, e insieme propone la questione centrale del suo metodo di indagine.
Nel 1798, per effetto dei grandi rivolgimenti prodotti a scala europea dalla Rivoluzione francese, si verificò a Roma un evento del tutto straordinario: l'espulsione del papa dalla città e la nascita di un regime repubblicano. Improvvisamente, la fine della peculiare mescolanza del potere temporale e di quello spirituale restituivano a Roma il ruolo di città "normale", non più segnata dalla sacralità di un potere teocratico. Il libro di Marina Caffiero indaga in modo originale e inedito questo episodio della nostra storia, e con esso i temi della costruzione di una nuova mentalità e di una nuova identità politica, alle soglie dell'età contemporanea, a partire dagli aspetti più quotidiani delle pratiche e dei discorsi della democratizzazione.
Qual è il senso del medioevo? In che cosa gli siamo debitori? Perché studiarlo o insegnarlo? In questo breve, densissimo scritto, uno storico insigne prova a cimentarsi con le domande più radicali, e solo apparentemente più ovvie. In questa nuova edizione, ampliata e riveduta, l'autore partendo dai luoghi comuni e dai distinguo degli specialisti arriva a definire il medioevo un grande "laboratorio", un cantiere dove lavorano molteplici esperienze e idee.
Ogni religione del mondo, ogni civiltà, ogni epoca ha trovato un unico modo per esprimere il comune sentire dell'uomo che si rivolge al suo dio: la preghiera. Dalle invocazioni dei popoli senza scrittura agli inni dell'antichità classica greco-romana, dalle testimonianze della tradizione giudaica e cristiana a quella islamica: si raccolgono qui le più belle preghiere dell'umanità. Si scopre altresì che al di là delle differenze culturali, geografiche, storiche e di lingua, sempre e in ogni luogo, l'uomo che prega percorre un medesimo cammino spirituale.
Il libro di Vittoria Franco, filosofa attivamente impegnata in politica, nasce dall'intento di chiarire - nello stile più agile, essenziale, e al tempo stesso rigoroso - il quadro dei diritti in gioco e delle implicazioni etiche che ne conseguono: il diritto alla salute, innanzitutto, insieme al diritto alla maternità e alla paternità responsabili e a quello di crearsi una famiglia. E a fianco ai diritti e ai connessi problemi di libertà di coscienza, sono esaminate ad una ad una le parole chiave del dibattito: embrione, fecondazione eterologa, cellule staminali, criocanservazzone. Emergono così i quesiti essenziali su cui siamo chiamati a misurarci.
Il libro dedicato più di vent'anni fa da Pierre Grimal alla storia del giardino costituisce ancor oggi una chiave d'accesso essenziale a uno dei temi cruciali della nostra storia culturale. Luogo deputato dell'incontro tra natura e artefatto, il giardino è il filtro simbolico attraverso il quale gli uomini hanno sempre cercato di configurare il loro stesso rapporto con la natura. "L'uomo - è stato scritto - nasce in un giardino. Tutte le leggende collocano il luogo d'origine dell'umanità in un recinto protetto, nel grembo materno che custodisce la vita". Da quella idea originaria si sviluppa tutta una serie di impianti e modelli che sono il portato diretto delle diverse culture civili che le hanno di volta in volta prodotte.
Nelson Mandela raccoglie in questa antologia il meglio dell'immaginario fiabesco africano. Le storie più belle e antiche, raccontate nella forma in cui ce le restituiscono oggi le metamorfosi prodotte da secoli di peregrinazioni. Ma anche alcune storie nuove che fanno da corollario al corpus della tradizione. Ad arricchirne la forza e i colori, un corredo di illustrazioni, appositamente create da sedici artisti africani. Il popoloso universo di uomini e animali che abitano questo continente con la loro generosa umanità e l'istintiva disponibilità al sorriso è colto attraverso gli squarci folgoranti dell'arida essenza dell'Africa, tramite il caleidoscopio dei suoi colori assoluti, del bagliore accecante del sole, della foschia azzurra delle montagne. All'orizzonte il benevolo sollievo offerto dall'acqua e dalle foglie. "Le mie storie più care", le definisce Mandela. Storie antiche quanto l'Africa, raccontate attorno ai falò della sera da tempo immemorabile, universali nella loro capacità di ritrarre gli animali e la loro umanissima magia.