
Una storia della Germania in due volumi, dalla caduta dell'Impero romano sino alla recentissima riunificazione dopo la caduta del muro di Berlino. La ricerca si concentra sul rapporto tra democrazia e nazione. La vicenda tedesca, infatti, è segnata dal nazismo e Winkler pone quell'epoca al centro della sua riflessione: non solo scrive pagine di grande rigore ed equilibrio, ma sceglie di misurare tutta la storia tedesca con quell'evento. L'indagine cerca anche di valutare la supposta inevitabilità del fenomeno alla ricerca di tracce nei periodi precedenti che ne motivino l'insorgenza. Un'opera monumentale, ma non un monumento a un paese raccontato senza reticenze, narrandone grandezze e miserie, tragedie e riscatti.
A quasi trent'anni di distanza dalle prime ricerche ed esperienze condotte da Murray Schafer e dai suoi collaboratori, gli "studi sul paesaggio sonoro" hanno al loro attivo un notevole corpus di elaborazioni teoriche e un buon numero di indagini sul campo. Più o meno a partire dallo stesso periodo in cui è nata l'attività di ricerca sul paesaggio sonoro, si è sviluppata anche una produzione sonora di "musica ambientale" che, in varie forme e in parallelo alle correnti di arte ecologica, ha posto il rapporto con l'ambiente al centro del processo creativo. La concomitanza della nascita delle due nuove pratiche culturali costituisce lo stimolo per avviare una riflessione sullo statuto che l'attività musicale ha avuto nella civiltà occidentale.
Come nasce il "caso Fiat"? Cosa ha determinato la più grave crisi del maggiore gruppo industriale privato italiano? Seguendo il filo rosso delle strategie dell'industria torinese, cerca di rispondere a queste domande Gino Scotti, che per oltre quindici anni ha ricoperto ruoli importanti nelle Direzioni del Gruppo Fiat.
Il punto di partenza di questo profilo di san Paolo consiste nell’idea che il nesso tra esperienza di vita ed elaborazione teologica sia assolutamente fondamentale per comprendere la complessa personalità e l’opera dell’apostolo, considerato a ragione come il «fondatore» del cristianesimo. Il percorso di Klaus Berger – uno dei più importanti studiosi tedeschi di teologia neotestamentaria di area protestante – si snoda dunque intrecciando la narrazione della vita di Paolo all’esposizione del suo pensiero teologico attraverso le lettere, il contesto in cui esse furono scritte, i loro destinatari. Nelle lettere prende corpo un pensiero filosofico e teologico che ha lasciato un segno profondo nella storia della teologia cristiana. Il concetto di «pericolo» e quello di «chiamata» rappresentano i due punti chiave dell’esposizione di Berger. Quella dell’apostolo Paolo è stata tutt’altro che una vicenda biografica lineare, vista la sua ascendenza ebraica, la sua formazione culturale e religiosa alla scuola dell’ebraismo rabbinico all’interno del contesto culturale e storico dell’ellenismo. «Chiamata» e «pericolo» sono concetti antitetici, che esprimono una forte tensione, quella che segna la vita e l’opera dell’apostolo. Il pericolo è connesso precisamente ai trascorsi di Paolo, alla sua formazione originaria. Si tratta ovviamente di un passato che continua a far sentire la sua presenza nella biografia personale, spirituale e intellettuale dell’apostolo: è il suo passato giudaico che pesa sul suo nuovo orizzonte cristiano; la chiamata rappresenta invece il futuro, il percorso attraverso il quale si realizzerà la prospettiva della nuova salvezza. La precisione e il rigore dell’argomentazione si sposano con il ritmo narrativo della ricostruzione biografica, e fanno di questo libro uno strumento utilissimo per comprendere i temi della riflessione cristiana dei primi secoli che hanno influenzato il pensiero teologico cristiano e la riflessione filosofica dell’Occidente.