
Il libro esamina i grandi cambiamenti che le nuove tecnologie stanno approntando rispetto ai concetti di base dell'esistenza umana, ponendo in evidenza i più importanti fuochi di metamorfosi e gli slittamenti di significato inaugurati dalle prassi biomediche e dall'immaginario del virtuale. Termini come cyborg, morte cerebrale, intelligenze non umane, clone, avatar, identità mutante mettono a dura prova le tradizionali coordinate antropologiche e le cornici epistemologiche chiamate a interpretarli. Ci troviamo di fronte a una profonda rivoluzione culturale capace di affascinare taluni e atterrire altri, che richiede però un'attenta riflessione nei suoi prospetti paradigmatici e nei suoi innumerevoli risvolti. Non è possibile affrontare le grandi questioni di bioetica riferibili alla vita e alla morte, ai concetti di accanimento terapeutico ed eutanasia, agli scenari inaugurati dall'ingegneria genetica e dalle staminali senza comprendere le modifiche che la dimensione umana ha vissuto negli ultimi due decenni. La filosofia post-umanista offre delle risposte nuove rispetto agli scenari che si presentano, conoscerle vuol dire avere degli strumenti in più per affrontare le sfide del XXI secolo.
La formazione dell'identità europea è caratterizzata, secondo Mattéi, dalla nascita di uno sguardo che si distanzia dal proprio oggetto e, declinandosi all'infinito, permette di illuminare e preservare la verità di quanto osserva, anche dell'"altro" più remoto. Tracciare la storia della nascita di tale sguardo, a partire dall'incrocio fra mito, letteratura e filosofia, significa stabilire la specificità di quello che è l'unico elemento in grado di definire propriamente l'identità europea. Senza rinnegare le radici stesse da cui è nata l'Europa, Jean-François Mattéi cerca di "tenere la rotta" di una valorizzazione della cultura europea che renda giustizia alla sua storia mediterranea, ai contributi originari del mito e della religione, del pensiero artistico e filosofico, ma, soprattutto, alla dimensione della trascendenza, costitutiva di ogni esperienza artistica, spirituale e teoretica. Come già mostrava Walter Benjamin, senza di essa, ai cittadini europei pare essere rimasta solo la possibilità di muoversi nel mondo dell'economia e delle merci come automi dallo "sguardo vuoto".
Brevi e rigorosi saggi che presentano la scoperta, il significato e le applicazioni dei princìpi e delle teorie che regolano l'evoluzione del nostro Universo fisico. Oltre a esporre e spiegare le principali tappe nella storia della fisica - come le leggi di Keplero per il moto dei pianeti e la legge di gravitazione di Newton - Joanne Baker affronta la complessità a volte sconcertante delle moderne teorie scientifiche, dalla legge di Planck al principio di esclusione di Pauli, dal gatto di Schrödinger alla teoria delle stringhe. I capitoli, ciascuno di quattro pagine, sono completati da una serie di interessanti inserti: biografie e citazioni di fisici illustri, linee del tempo e diagrammi esplicativi. Una introduzione alla fisica moderna che spiega anche i concetti più complessi in modo chiaro e accessibile a tutti.
In questo libro stimolante e divertente, David Ruelle esplora i processi intellettivi che avvengono nella mente degli scienziati, trasportando il lettore nel vivo della pratica matematica. Come funziona il cervello di un matematico? Per rispondere a questa domanda Ruelle ricorre all'introspezione e a una serie di vivaci racconti sui principali protagonisti della matematica del Novecento: da Alan Turing e Kurt Godel ad Alexander Grothendieck, Rene Thom, Bernhard Riemann e Felix Klein. In una girandola di excursus storici e di aneddoti personali, prende forma una rassegna delle idee matematiche più importanti dall'antichità a oggi, delle menti che le hanno concepite e delle loro implicazioni filosofiche. La matematica appare quindi come il contesto più opportuno per affrontare questioni universali quali il significato, la bellezza e la natura stessa della realtà.
Ci troviamo, oggi, dinanzi a un incredibile potenziamento dei mezzi a disposizione per comunicare, lavorare, produrre, incrementare, potenziare e migliorare la gamma delle nostre prestazioni. È come se, per la prima volta nella nostra storia, si facesse largo l'idea che in linea di principio non v'è più alcun ostacolo alla possibilità di disporre in modo incondizionato non solo del mondo, ma anche di noi stessi. Tuttavia, in questa sterminata proliferazione di dispositivi funzionali, qualcosa sembra paradossalmente non funzionare come dovrebbe. La "macchina" gira a una velocità inaudita, ma in questo vortice - che la nostra quotidianità subisce come un destino inevitabile - fatichiamo a trovare una collocazione capace di donare senso alle nostre azioni. Il disorientamento è totale. Cultura dell'effimero, iperattivismo sfrenato, comunicazione senza contenuti, sono alcuni dei fenomeni analizzati nelle pagine del libro, con l'obiettivo di disegnare il profilo dell'epoca in cui viviamo, e aiutarci a capire "dove siamo finiti". Ma anche da dove, forse, è possibile ricominciare. Il volume costituisce un'impietosa riflessione sull'ideologia contemporanea e sui suoi meccanismi di dissimulazione; da ogni pagina traspare l'insofferenza e il disagio nei confronti di una cultura rassegnata e opportunista, del tutto incapace di assumersi la responsabilità per una progettualità di lungo respiro.
Il volume raccoglie, per la prima volta in italiano, i principali saggi di un grande pensatore e teorico della ragione, protagonista e vittima di una stagione di grandi passioni. I temi trattati, tutti di grande attualità, vanno dalla laicità della scuola alla divisione dei poteri, dal costituzionalismo liberale ai diritti umani e all'eguaglianza delle condizioni, dai diritti delle minoranze alla matematica applicata alle scienze politiche e umane; temi che fanno scoprire quello che si può definire il vero "prototipo" dell'illuminista, purtroppo ancora poco conosciuto in Italia. Un libro, quindi, concepito come una vera e propria introduzione a una delle più complesse e articolate opere di un autore fondamentale dell'età dei lumi.
L'autore illustra i meccanismi della clonazione, o meglio delle clonazioni, perché ne esistono diverse forme. Cosa viene donato esattamente? Quali sono le tecniche più utilizzate? Quali le prospettive per il futuro? Dopo una chiara esposizione dei concetti biologici di base, Wegnez risponde a questi e altri interrogativi, descrivendo gli esperimenti più recenti, le applicazioni terapeutiche, le questioni etiche, sociali, legislative ed economiche poste dalla clonazione. Facendo piazza pulita di leggende, miti, illusioni e false speranze, Wegnez spiega come mai la clonazione non consentirà di salvare specie in via di estinzione, né di donare animali preistorici, ma potrà forse aiutare l'uomo, per esempio, a bonificare terreni inquinati, a rilanciare l'agricoltura e a ovviare alla cronica carenza di donatori "fabbricando" in laboratorio organi complessi come il cuore o il rene.
Una storia del libro nel mondo antico che prende le mosse dal sistema alfabetico greco e latino e passa in rassegna i problemi connessi alla civiltà scrittoria: la conoscenza della scrittura e della lettura nel mondo greco e romano; i materiali scrittori, inorganici e organici; le forme principali del libro antico, rotolo e codice; i libri illustrati. Sono inoltre discusse le principali fonti su circolazione e commercio librario nel mondo greco-romano, e su luoghi, modi e tempi di conservazione. Infine vengono prese in esame le biblioteche pubbliche e private nel mondo greco e romano: storia, architettura e funzionamento. Questa edizione, rivista e aggiornata rispetto all'originale tedesco (1992), è fondata sul riesame delle fonti antiche e arricchita da un supplemento bibliografico e da un apparato di indici.

