Il libro
La novità del testo consiste nel proporre una sintesi aggiornata degli studi sul rapporto tra emozioni e potere. L’idea centrale è che, all’interno delle organizzazioni, le emozioni vengono rappresentate a favore di un pubblico – capi, collaboratori, colleghi, clienti, concorrenti – che di volta in volta si tende a influenzare, stupire, spaventare.
Attraverso una serie di casi aziendali, si mostra come l’esibizione di gioia, paura, noia, ansia, imbarazzo venga utilizzata per sostenere o, all’opposto, destabilizzare il potere e dunque l’ordine organizzativo.
Il curatore
Stephen Fineman insegna presso la School of Management dell’Università di Bath (Gran Bretagna). Studioso di fama internazionale, è stato uno dei pionieri negli studi sul ruolo delle emozioni nell’organizzazione.
Il libro
L’anoressia e la bulimia nervosa rappresentano le patologie psichiatriche più complesse che un bambino o un adolescente possa sperimentare.
Questo libro raccoglie le esperienze di professionisti di fama internazionale in tale ambito di problemi e fornisce un contributo di grande valore sull’ampia gamma di questioni che un buon clinico deve conoscere al riguardo: dalla psicofarmacologia alle psicoterapie, dall’epidemiologia alla comorbidità con altre patologie psichiatriche, dai disturbi alimentari nei maschi alle tecniche di neuroimaging.
I curatori
Tony Jaffa, neuropsichiatria infantile, lavora al Phoenix Centre di Cambridge, specializzato nel trattamento di adolescenti con disturbi alimentari.
Brett McDermott dirige il Mater Child and Youth Mental Health Service di Brisbane, Australia, e insegna all’Università del Queensland
La violenza costituisce una delle più potenti spinte alla disgregazione nella vita degli individui e nelle collettività. Le sue origini biologiche, psicologiche e sociali sono in parte note, ma è mancata finora, da parte degli studiosi, l'indicazione di una gerarchia o di una specifica organizzazione di queste concause. Felicity de Zulueta si oppone al punto di vista secondo cui la violenza è innata e ne riconduce l'origine a una situazione traumatica infantile che, in determinate circostanze ambientali, manifesta anche a distanza di tempo il proprio potere distruttivo. Per questa seconda edizione il testo è stato completamente aggiornato, in particolare per quanto concerne ambiti fondamentali come le ricerche più recenti sull'attaccamento e sulla sua relazione con la violenza, i temi della prevenzione, della resilienza e dell'altruismo, le basi psicosociali dell'abuso di potere, della tortura e del genocidio, il razzismo e la disuguaglianza di genere, le basi psicosociali dei fondamentalismi moderni e del terrorismo.
Il libro
Sergio Bordi è stato uno dei più autorevoli membri della Società psicoanalitica italiana e il volume raccoglie in modo sistematico suoi testi inediti, che colmano una mancanza nella letteratura di ambito psicoanalitico.
Gli scritti scelti rispecchiano i temi fondamentali degli studi di Sergio Bordi e mostrano la sua visione clinica e teorica, con un’attenzione particolare ai cambiamenti avvenuti nella terapia psicoanalitica e allo statuto epistemologico della psicoanalisi.
L'autore
Sergio Bordi (1929-2006), studioso di grande originalità, molto attivo anche nella formazione, è stato un pioniere del rinnovamento della psicoanalisi italiana.
L'obiettivo degli autori è trasformare il criminal profiling, la disciplina che si occupa di costruire i profili dei criminali per facilitarne l'identificazione, in una scienza e in una tecnica credibili, capaci di offrire un supporto affidabile alle indagini condotte dalle forze dell'ordine. Oggi i metodi dei profiler si fondano principalmente sulla conoscenza intuitiva e su occasionali folgorazioni psicologiche, mantenendo viva l'idea che questa disciplina sia un'arte piuttosto che una scienza. Hicks e Sales mostrano quali siano i metodi di analisi e costruzione dei profili scientificamente fondati. La prima parte del volume propone una ricostruzione storica e una revisione critica dello statuto in gran parte non scientifico dell'attuale disciplina, la seconda fornisce solide basi per la creazione di un settore di investigazione criminale fondata sulle prove piuttosto che sulle intuizioni.
Il libro
L’idea è che al male prodotto dalla storia si possa rimediare attraverso azioni civili e risarcimenti di natura economica. Il dubbio è che indennizzi e class actions possano fornire davvero una risposta appagante alle istanze di riconoscimento rivendicate dalle vittime dei pregiudizi della storia.
Idea e dubbio vengono sottoposti a un’analisi serrata da un giurista che sa resistere alla tentazione di ogni partito preso, consapevole dei limiti immanenti al diritto ma anche delle efficaci capacità regolative dello stesso.
L'autore
Antoine Garapon, magistrato, ha fondato l’Institut des hautes études sur la justice, con sede a Parigi. Nella collana Saggi ha pubblicato Del giudicare (2007).
Il libro
L’uso e l’abuso di cocaina stanno diventando uno tra i più gravi problemi sociali, educativi e clinici che gli operatori dei più diversi settori si trovano ad affrontare.
A partire dall’esperienza concreta dei clinici che lavorano in prima linea, il testo propone un panorama completo delle conoscenze scientifiche sulla diagnosi e sulle strategie terapeutiche, offrendo un preciso modello di gestione del trattamento, basato sull’interpretazione del consumo di cocaina come ricerca di un Sé maniacale.
I curatori
Paolo Rigliano, psichiatra e psicoterapeuta, dirige una struttura psichiatrica territoriale dell’Ospedale San Carlo di Milano. Nella collana di Psicologia clinica ha pubblicato Doppia diagnosi (2004) e Gay e lesbiche in psicoterapia (2006).
Emanuele Bignamini, psichiatra e analista della Società italiana di psicologia individuale, dirige il dipartimento Dipendenze 1 della ASL Torino 2.
Bromberg è fra gli analisti contemporanei che più hanno contribuito a modificare la visione psicoanalitica del funzionamento mentale, che vede come un collage di organizzazioni e prospettive multiple e discontinue capaci di integrare, cioè tollerare, le esperienze grazie a un senso illusorio di continuità e a ripetute negoziazioni. In questo nuovo libro, Bromberg riprende le illuminanti esplorazioni nella dissociazione e nel processo clinico avviate in Standing in thè Spaces. Destare il sognatore possiede però un valore aggiunto: integra e fa dialogare le osservazioni cliniche con altre discipline quali le neuroscienze, la neurobiologia dell'attaccamento, la ricerca cognitiva, gli studi sugli effetti del trauma. Guidando il lettore nell'esperienza umana che sta al centro dell'incontro clinico, Bromberg ci indica quello che è per lui il compito dell'analisi: aiutare il paziente a vivere e a collegare i suoi stati del Sé, così da restituirgli la sensazione di "chi egli sia". I sogni vengono così concepiti non come testi da decifrare, ma come tramite per entrare in contatto con la normale varietà degli stati del Sé. In questa prospettiva, paziente e terapeuta possono costruire insieme una consapevolezza condivisa attraverso l'esplorazione delle reciproche cecità dissociative.
La diagnosi in psicologia clinica raccoglie i contributi di alcuni tra gli esperti in questo ambito. Il volume è diviso in due parti: nella prima vengono analizzate natura e funzioni della diagnosi psicologica, nella seconda sono illustrati i principali strumenti di valutazione e le nosografie di riferimento. Gli argomenti trattati riguardano il rapporto tra la diagnosi e la formulazione del caso, il ruolo della soggettività del clinico e del paziente nel processo di valutazione psicologica, la relazione tra personalità e psicopatologia, il contributo delle neuroscienze. Vengono inoltre esaminati i punti di forza e i limiti di alcuni sistemi e strumenti diagnostici internazionali - dal DSM alla SWAP, dal PDM all'OPD -, le cause dei più frequenti errori diagnostici, il rapporto tra diagnosi psichiatrica e diagnosi psicologica, l'uso dei test nel processo di valutazione e il problema della restituzione della diagnosi.