
I fallimenti nella mentalizzazione determinano disregolazione emotiva, impulsività, comportamenti violenti e autodistruttivi. Questa guida pratica al trattamento dei disturbi di personalità basato sulla mentalizzazione (Mentalization-Based Treatment - MBT) offre un modello per la comprensione del disturbo borderline e del disturbo antisociale di personalità. Il volume guida il clinico attraverso la struttura del trattamento e spiega come illustrare ai pazienti il modello teorico della mentalizzazione per aiutarli a dare senso ai propri sintomi. Descrive inoltre le caratteristiche del processo terapeutico, volto a stabilire una capacità di mentalizzazione più coerente. Il manuale offre infine strumenti per affrontare le difficoltà di mentalizzazione che si riscontrano nelle famiglie e nei sistemi sociali, dando indicazioni utili anche per i familiari e le persone più vicine al paziente, che spesso non vengono adeguatamente coinvolti nel trattamento.
"Il ricercatore, nel suo sforzo di esprimere matematicamente le leggi fondamentali della Natura, deve mirare soprattutto alla bellezza?" Così scrive il grande fisico teorico Paul Dirac, le cui riflessioni sono raccolte qui per la prima volta. Il principio di bellezza matematica svolge secondo Dirac una duplice funzione. Nel contesto della scoperta, la bellezza determina la direzione della ricerca, nel contesto della giustificazione - ed è questa la, tesi più forte -, la bellezza è la qualità che permette di giudicare una teoria, più ancora dell'accordo con le osservazioni. Nella sua scienza, Dirac usò con impareggiabile efficacia il criterio di bellezza come un modo per trovare la verità.
Com'è possibile che l'idea di umanità, tipica dell'Illuminismo, trovi collocazione nei "tempi bui" brechtiani, in cui le guerre mondiali, i totalitarismi, la Shoah hanno decretato il fallimento dell'eredità umanistica europea? Questa domanda attraversa l'intera opera di Hannah Arendt e diventa occasione per una riflessione sul modo in cui storia personale, passione per la verità e relazioni di dialogo e di amicizia possono fornire l'autentico contesto della politica. Il saggio offre un'immagine rara di Hannah Arendt, illuminando i tratti emotivi e appassionati della sua idea dell'agire e del pensare, mai consegnati a una dottrina, ma enunciati con estremo riserbo e, soprattutto, praticati lungo l'intero corso della sua esistenza. Presentato in occasione del conferimento del premio Lessing (1959), il testo si propone come strumento per ripercorrere la figura di una grande pensatrice e intellettuale del Novecento, aggiornando la lettura delle opere più note e riprendendo il dialogo con i temi principali del suo pensiero.
Integrando la ricerca contemporanea sulla psicopatologia con la teoria psicoanalitica, "Il disagio del narcisismo" presenta alcune strategie cliniche per affrontare situazioni complicate che possono emergere nella cura di pazienti con disturbo narcisistico di personalità. La definizione stessa del narcisismo può essere difficile, per via della natura polimorfa del disturbo. Il volume accetta la sfida e offre una serie di approcci psicoanalitici e psicoterapeutici per adattare la terapia al paziente anziché costringere il clinico e il paziente a aderire rigidamente a un trattamento manualizzato. Un capitolo sugli aspetti culturali del narcisismo tratta del fascino che il disturbo narcisistico di personalità di recente ha esercitato sulla società nel campo politico e attraverso alcuni personaggi pubblici, soprattutto nell'epoca dei social media. A prescindere dall'impostazione del trattamento - psicoanalisi, psicoterapia, cura farmacologica, ricovero ospedaliero - vengono descritti i differenti approcci che consentono di affrontare in modo efficace una variegata popolazione di pazienti problematici.
II modello di adolescenza elaborato dalla psicologia e dalla psicoanalisi a partire dal primo Novecento sembra oggi inadeguato a descrivere il periodo della transizione dall'infanzia all'età adulta. La fisionomia dell'adolescente appare mutata. In particolare, le profonde trasformazioni sociali e culturali che hanno segnato gli ultimi settant'anni, la rivoluzione digitale anzitutto, hanno rimodellato via via le caratteristiche delle generazioni che si sono succedute. Nel nostro tempo, l'adolescenza si estende ben oltre i vent'anni, a volte sembra non terminare mai. Occorre chiedersi se l'adolescenza dei trattati di psicologia esista ancora o non si debba invece ridefinire questa età attraverso i molteplici comportamenti che esprime. Con il supporto di esempi concreti ed evocative citazioni tratte dal mondo dell'arte, Massimo Ammaniti descrive i diversi percorsi di ragazze e ragazzi per i quali il tempo della crescita si congela. E i genitori? Di fronte alla difficoltà del compito, oscillano spaesati tra complicità e assenza, consapevoli di dover ridefinire il proprio rapporto con i figli.
Dopo aver addomesticato la meccanica quantistica, in questo volume Leonard Susskind e Art Friedman affrontano la teoria classica dei campi, che è alla base della gravitazione di Newton e dell’elettromagnetismo di Maxwell: una delle più grandi conquiste della fisica classica. Con fulminanti trovate umoristiche e gli stessi alter ego che ci hanno accompagnato nella Meccanica quantistica, Susskind e Friedman ci trascinano in uno spassoso viaggio attraverso l’universo di Einstein, svelandoci le sottigliezze della relatività ristretta e il suo rapporto con la teoria elettromagnetica. La combinazione di rigore e umorismo rende il testo una guida alla fisica ideale per chiunque voglia andare oltre la semplice divulgazione, ma non sa da dove iniziare. Relatività ristretta e teoria classica dei campi è una lettura obbligata per qualsiasi “apprendista scienziato” che voglia cimentarsi con la struttura profonda della fisica.
Il premio Nobel Eric Kandel ci porta qui alla scoperta di ciò che i disturbi cerebrali rivelano sulla natura umana. Partendo dalle sue pionieristiche ricerche, l’autore indaga una delle questioni fondamentali che dobbiamo affrontare: come nasce la nostra mente a partire dalla materia fisica del cervello? Gli 86 miliardi di neuroni del cervello comunicano tra loro attraverso connessioni molto precise.
Se queste connessioni sono interrotte o alterate, i processi cerebrali che danno origine alla nostra mente possono venirne disturbati, portando a malattie come la depressione, la schizofrenia, il morbo di Parkinson e l’autismo.
La mente alterata illustra come i fondamentali studi di queste alterazioni possano approfondire la nostra comprensione di pensiero, sentimento, comportamento, memoria e creatività, e forse portare, in futuro, alla formulazione di una teoria unificata della mente.
Il corpo di un ragazzo con in tasca un sacchetto di terra del suo paese, l’Eritrea; quello di un altro, proveniente dal Ghana, con addosso una tessera di donatore di sangue e una della biblioteca pubblica del suo villaggio; i resti di un bambino che vestono ancora un giubbotto la cui cucitura interna cela la pagella scolastica scritta in arabo e in francese. Sono i corpi delle vittime del Mediterraneo, morti su barconi fatiscenti nel tentativo di arrivare nel nostro Paese, che raccontano di come si può “morire di speranza”.
A molte di queste vittime è stata negata anche l’identità. L’emergenza umanitaria di migranti che attraversano il Mediterraneo ha restituito alle spiagge europee decine di migliaia di cadaveri, oltre la metà dei quali non sono mai stati identificati. Questo libro racconta, attraverso il vissuto di un medico legale, il tentativo di un Paese di dare un nome a queste vittime dimenticate da tutti, e come questi corpi, più eloquenti dei vivi, testimonino la violenza e la disperazione del nostro tempo.
Bollas esplora alcune tendenze sorte in Occidente negli ultimi due secoli, rilevando un cruciale "cambiamento del clima intellettuale": l'importanza attribuita alla connettività istantanea ha soppiantato riflessività e introspezione, il modo in cui definiamo il nostro Sé si è significativamente trasformato. Questo orientamento avrebbe raggiunto l'apice nell'attuale dilagare della psicofobia: un rifiuto delle psicologie del profondo che ha spianato la strada all'affermarsi di scelte fondate sull'odio. Per ritrovare un più equiibrato concetto di sé all'interno della società, è indispensabile fare dell'insight psicologico il fulcro di un nuovo tipo di analisi culturale e sociale. Questo libro sarà apprezzato da chiunque desideri comprendere le sfide con cui la comunità globale dei nostri giorni è chiamata a confrontarsi.
Affermare una teoria e vivere il contrario è una contraddizione, una menzogna, una libertà? E se un genio, maligno, animasse la produzione dei grandi pensieri? Rousseau scrive un trattato sull’educazione, non malgrado, ma grazie all’abbandono dei suoi cinque figli. Kierkegaard redige i suoi testi religiosi mentre vive da libertino. Simone de Beauvoir fonda la filosofi a del femminismo pur godendo di una relazione servile con il suo amante americano. Foucault celebra il coraggio della verità e organizza il segreto della sua malattia... Nessuna compensazione, ma scissione di un pensiero che nutre le sue idee con la forza del diniego. Chi siamo quando pensiamo? Molteplici, senza dubbio. Invece di denunciare le loro ipocrisie, François Noudelmann mostra come i grandi filosofi possano creare le loro personalità multiple grazie alle loro teorie. Analizza la menzogna più complessa, quella che si dice a se stessi, attraverso le angosce, le fughe e le metamorfosi di questi filosofi dal doppio io.