
Una filosofia dell'azione umana che si apre alla solidarietà e si realizza nel raggiungimento del bene comune. La persona si determina come un essere sociale, in cui il naturale egoismo si accompagna al bisogno altrettanto naturale di solidarietà. Il principio di sussidiarietà sancisce il riconoscimento del diritto all'azione del singolo e dei gruppi sociali che perseguono insieme l'obiettivo del bene comune. Il presente saggio intende evidenziare al lettore la centralità di tale principio ripercorrendone la storia e l'incidenza lungo il corso degli ultimi cento anni della storia politica, economica e civile del nostro Paese. Tale ricerca di senso viene condotta inoltre indagando la capacità della sussidiarietà di ispirare il Codice di Camaldoli, documento programmatico delle forze cattoliche italiane elaborato nel 1943, e la Costituzione italiana.
Può una teologia della credibilità centrata sul Rivelatore per eccellenza, Gesù Cristo, e sulla testimonianza della Chiesa, offrire segni convincenti a chi ancora non crede? Il volume esamina senza sconti le implicazioni dell'annuncio del Vangelo nel contesto socio-culturale contemporaneo, accettando che la razionalità filosofica e scientifica facciano da "contrappunto", con le loro obiezioni, alla pretesa cristiana. La Parte I del volume si propone di fondare la legittimità di una teologia della credibilità, sia approfondendone le motivazioni in sede biblica e teoretica, sia rivolgendosi alle modalità della predicazione della Chiesa lungo la storia. La Parte II entra in dialogo con quegli aspetti del pensiero scientifico che sembrano maggiormente sfidare il messaggio cristiano, studiando in qual modo quest'ultimo, anche di fronte al contesto culturale generato dalle scienze, mantiene viva la sua significatività per gli uomini e le donne del nostro tempo. Un'analisi concettuale e una sistematica argomentativa fruibile, con le opportune mediazioni, anche in sede pastorale e catechetica, fornendo a coloro che vi operano un aiuto prezioso per il loro lavoro ecclesiale per la nuova evangelizzazione.
In edizione latino italiana, un opera di grande ricchezza per l'esegesi e il commento biblico, che ha riscosso nei secoli un grande successo. Fra i libri dell'Antico Testamento, l'Ecclesiaste è quello che ha in ogni tempo suscitato particolarmente interesse per l'identità del suo autore, per l'organizzazione non sistematica della materia e, soprattutto, per la visione pessimistica sia della vita che dell'intera realtà. "Vanità delle vanità e tutto è vanità": è la frase che, come sconsolato ritornello, scandisce i passaggi più intensi e significativi. San Bonaventura commenta il Libro con tale sapienza da ottenere presso i posteri un successo straordinario, testimoniato dalla quantità dei codici giunti fino a noi e dalle numerose imitazioni. L'opera è preceduta da un'ampia introduzione, in cui il santo presenta le due città all'interno delle quali ognuno deve scegliere la propria collocazione: la Babilonia della libidine perversa e la Gerusalemme delle celesti delizie. Quindi, dopo aver illustrato le quattro cause dell'opera (materiale, finale, efficiente e formale), commenta brevemente il prologo al commento dell'Ecclesiaste, scritto da san Girolamo.
In cerca della dracma perduta: sta qui il senso del percorso tracciato dal dialogo tra Giulia Galeotti e Lucetta Scaraffia. Perché tutti conoscono la parabola del buon pastore, mentre ignorano quella che Luca racconta poco prima? Perché nessuno ricorda la parabola della donna che cerca la dracma perduta delle dieci che aveva nascosto, e che poi, una volta trovatala grazie a una lucerna, condivide la sua gioia con le amiche? Raccontata da Gesù per descrivere la sollecitudine di Dio verso chi si smarrisce, la parabola è però finita nel dimenticatoio. Come, più in generale, nella storia della Chiesa, sembrano finite nel dimenticatoio le donne. Che ruolo hanno avuto dai tempi di Gesù a oggi? Cosa hanno dato e cosa hanno ricevuto nel corso della storia millenaria dell'istituzione ecclesiastica? Perché ancora oggi la Chiesa sembra sorda alla voce e all'esperienza femminile? Davvero la misoginia è un tratto precipuo del cattolicesimo?
Lucetta Scaraffia è docente di Storia contemporanea presso l’Università degli Studi di Roma «La Sapienza». Storica e giornalista, è editorialista de «Il Messaggero» e dell’«Osservatore Romano» – per il quale coordina il mensile Donne chiesa mondo – e collabora con «Il Sole 24 Ore». È autrice, tra l’altro, di Due in una carne. Chiesa e sessualità nella storia (2008, con Margherita Pelaja), La santa degli impossibili. Rita da Cascia tra devozione e arte contemporanea (2014, Vita e Pensiero), Papa Francesco e le donne (2014, con Giulia Galeotti). Per Vita e Pensiero ha anche curato il volume Pregare, un’esperienza umana. L’incontro con il divino nelle culture del mondo (2015, con Franco La Cecla).
OPUSCOLO PER LE FAMIGLIE
“Misericordia” deriva dall’ebraico “rahamin”, ossia grembo, viscere materne. Attraverso l’incontro, nell’Annunciazione, tra il corpo accogliente di Maria e la Verità è possibile una nuova creazione. Durante l’Avvento, il giorno dell’Immacolata, l’8 dicembre, inizia il Giubileo dedicato alla Misericordia. Come suggerito dal papa, ci mettiamo in cammino con Maria: «La dolcezza del suo sguardo ci accompagni in questo Anno Santo, perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio. Nessuno come Maria ha conosciuto la profondità del mistero di Dio fatto uomo. Tutto nella sua vita è stato plasmato dalla presenza della misericordia fatta carne» (Papa Francesco, Il volto della misericordia).
Con i bambini per riscoprire le proprie radici familiari e l'importanza dei legami nella storia di una famiglia. Partendo dal significato della parola misericordia (rahamin = viscere materne, grembo) un percorso a tappe sulle parole di Papa Francesco perché tutti possiamo riscoprire la gioia della tenerezza di Dio, "un sentimento profondo, naturale, fatto di tenerezza e di compassione, di indulgenza e di perdono". Uun libro che si può usare e conservare anche come "spazio della memoria" della storia della propria famiglia. Età di lettura: da 6 anni.
Alle radici della Spiritualità di Comunione. Il volume è frutto della lunga esperienza di Zanghì accanto a Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari. Con lei l'autore ha partecipato all'attività del centro culturale del Movimento, la Scuola Abbà. Il testo cerca di fare emergere le novità culturali del Carisma della Lubich. La lettura si fonda sulle intuizioni che la fondatrice ha vissuto a seguito di un'esperienza mistica chiamata "Paradiso del '49", per l'intensità raggiunta e la data in cui essa ha avuto luogo. Tale esperienza si è conservata in alcuni scritti nei quali, sotto la forza della luce divina, la Lubich andava annotando quanto era chiamata a vivere in quei giorni, pagine che costituiscono "radice e vertice" della spiritualità dei Focolari e che introducono ad una comprensione profonda del carisma e del messaggio che sottende la missione dell'Opera di Maria fondata sul comandamento nuovo di Gesù "che tutti siano uno".
Uno strumento per la meditazione quotidiana basato sulle letture del giorno, che si arricchisce dei ritratti dei santi del mese e delle testimonianze di chi vive e mette in pratica gli insegnamenti del testo evangelico, e da significative note esegetiche. Il sussidio quest'anno contiene alcuni elementi di novità rispetto alle edizioni passate: -Commenti spirituali ai brani evangelici "popolari", fatti prevalentemente da laici, non necessariamente specialisti. Note esegetiche ai brani evangelici brevi e non tecniche, anch'esse accessibili ad un vasto pubblico. Esperienze flash di Vangelo vissuto provenienti da tutto il mondo e tutti i contesti sociali e culturali.Brevi ma succosi profili di "testimoni": santi del mese, ma anche semplici cristiani (cattolici o di altre confessioni) che con la loro vita coerente fino all'ultimo si possono definire esemplari. Non mancano "testimoni" di altre fedi, sì da offrire una gamma varia di persone che hanno arricchito l'umanità con la loro vita e il loro messaggio.
Un documento straordinario della vita, della personalità e della cultura di Pier Damiani. In prima edizione italiana.
Una nuova traduzione italiana del testo che segna l'apice e l'origine del pensiero sociale della Chiesa. L'opera affronta le questioni del giusto salario, dell'ingordigia della borghesia, dell'erosione della morale causata dal trionfo dell'egoismo rapace, con straordinarie capacità di analisi. In essa non si ferma sul terreno morale ma polemizza con il pensiero liberale e con quello socialista, misurando le insufficienze e le ingiustizie propugnate dai loro programmi politici. La stessa "Rerum novarum", l'enciclica che inaugura la dottrina sociale della Chiesa, attingerà molte delle sue argomentazioni da tale scritto. Tradotto nelle principali lingue, pubblicato in italiano nel 1870, è ora edito in una nuova traduzione, emendata da fraintendimenti linguistici, più disinvolta nei riferimenti ideologici.