...S'è cercato di tracciare il profilo d'una donna della borqhesia, che della borqhesia ha uissuto aqi e disaqi, senza viverne il peccato di culto della ricchezza e dei piaceri, con un anelito sempre crescente alla perfezione. Come chiede il Siqnore, s'è valsa delle ricchezze per procurarsi amici in cielo: e se n'è procurati tanti d' oqni stato": così Iqino Giordani conclude il profilo da lui dedicato a Speranza Folonari e ora pubblicato in un' edizione arricchita di nuoui documenti e note. Madre di otto fiqli (di cui quattro donati si a Dio nel Movimento dei focolari, e nel quale si consacrò poi lei stessa), rimasta vedova ancora giovane Speranza, affidandosi totalmente a Dio, continua per tutta la vita il suo impeqno di carità operosa, attenta e diliqente, fino all'ultima tappa che la trova, ancora una volta, pronta a dire il suo "sì" senza incertezze.
Più che una biografia su "la vita e i miracoli" di san Domenico di Guzman, la presente opera si propone come una riflessione o rilettura teologica della personalitàumana ed evangelica di Domenico di Guzman, il santo di Calaruega, e del suo progetto apostolico, che diede origine all'Ordine dei Prédicatori. Essa si muove tra i due criteri che il Concilio Vaticano II ha messo in evidenza per il rinnovamento della vita religiosa: il ritorno al carisma della fondazione e l'adeguamento alle condizioni cambiate dei nostri tempi. Con tale intento sono stati studiati l'ambiente storico e le origini domenicane (prima parte), il profilo umano ed evangelico di Domenico di Guzman (seconda parte), Il progetto apostolico di Domenico: I.:Ordine dei Predicatori (terza parte); la quarta parte del libro ha per titolo: Il progetto domenicano oggi. Sfida e impegno. L'intento dell'opera è la presentazione del progetto di fondazione di Domenico di Guzman, in forma attuale. L'urgenza dell' evangelizzazione dimostra l'attualità di questo progetto, ma costituisce allo stesso tempo una sfida e un impegno per il presente e il futuro di tutti i membri dell'Ordine.
Riscoprire l'uomo al di là della leggenda: questo lo scopo della presente biografia del curato d'Ars. Marc Joulin ricostruisce, lungo il filo degli avvenimenti, una vita a un tempo ordinaria e straordinaria. Ordinaria, perché non c'è nulla di più ordinario di un prete rimasto per quarant' anni parroco di campagna, poco istruito, poco eloquente, senza prestigio. Straordinaria, perché straordinario è attirare ogni giorno centinaia di pellegrini venuti a compiere il passo che scoraggia attualmente tanti cristiani: confessarsi! Rimettendo al giusto posto fatti meravigliosi e manifestazioni demoniache, il volume ci mostra in Giovanni-Maria Vianney un prete senz' altro austero, ma soprattutto un uomo la cui naturale vivacità è temperata da un'inesauribile pazienza, la cui bontà è impregnata di un'estrema affabilità, il cui humour corregge incessantemente una sensibilità troppo acuta, e la cui disponibilità avrebbe voluto essere sconfinata. Un uomo per il quale il segreto della felicità sta in due parole: amare Dio.
Diario di fuoco, 30 aprile 1963: "Oggi si celebra la vergine senese, colei che per prima m'incendiò dell'amore di Dio". Così scriveva Igino Giordani in una delle sue opere più personali e rappresentative, evidenziando il proprio legame speciale con la santa che seppe, incarnare lo spirito ardente di una li combattente per la fede in un'epoca di odio, veleni e miserie. Fu anche per questa ragione che Giordani scelse di rendere omaggio a Caterina da Siena con una biografia; è un ritratto di Caterina viva, che la segue nelle tappe del suo breve itinerario umano: la preparazione, la contemplazione, l'azione, la passione, la morte. Un ritratto dominato dal binomio "fuoco e sangue", cifra caratteristica della spiritualità della santa senese e che ne riassume la forza, l'intrepidezza, la carità, la grazia, l'umanità.
Giovanni Battista de La Salle è un santo al cui nome sono legate istituzioni assai note che continuano il suo carisma; meno nota forse è la sua esistenza terrena, vissuta all'insegna di un' adesione alla volontàdi Dio che gli ha chiesto scelte eroiche: ricco di famiglia, è vissuto in povertà tra i poveri; sacerdote, ha fondato la prima congregazione laicale nella Chiesa; laureato in teologia, ha codificato una pedagogia innovativa e la struttura della scuola popolare moderna. E l'affermazione pronunciata sul letto di morte ben riassume la trasparenza della sua santità: «Adoro in tutto la volontà di Dio su di me». La presente biografia vuole mette re in luce il cammino del La Salle nel realizzare la vita che Dio gli ha chiesto, camminando giorno per giorno alla sua presenza, e rispondere a quanti desiderano conoscerlo come pedagogista e istitutore di grande attualità, ma soprattutto a quanti, sia genitori sia educatori, vedono in lui un ideale da incarnare e trasmettere ai giovani.
Francescano, professore universitario, ministro generale dell'ordine minoritico, filosofo e teologo, scrittore mistico: la figura di san Bonaventura, una delle massime espressioni dell'umanesimo cristiano, è tratteggiata nella presente biografia in tutta la sua ricchezza e complessità. Francesco Corvino mette a fuoco i diversi aspetti dell'attività e della personalità di Bonaventura in stretto rapporto con l'ambiente storico in cui il pensatore visse. Nell'età dei Comuni e dei parlamenti la personalità di Bonaventura ci appare come quella di un "intellettuale impegnato", che per diciassette anni sostenne il ruolo di leader del francescanesimo, il movimento più radicalmente innovatore di quel secolo. Dell'opera compiuta da Bonaventura in questo ruolo viene qui data una nuova valutazione, perché ci si limita agli scritti sicuramente autentici. Il suo pensiero viene soprattutto caratterizzato come un ampio e coerente sviluppo del tema della dignità dell'uomo; e si tenta quindi un raffronto con analoghe posizioni assunte dall'umanesimo rinascimentale
Biografia di Elisa Baldo, proclamata Serva di Dio nel 1952 e della quale e in corso il processo di canonizzazione.
È tutto da buttare il mondo diverso di chi vive di espedienti, si vende per un po' di soldi o cerca di tirare avanti il più possibile una vita già condannata dalla droga o dalla «peste del ventesimo secolo»? Chiara Amirante e i suoi amici non la pensano così. Anche a contatto con i drammi e le storie quotidiane di un'umanità che la società "normale" tende ad espellere o a recintare, può accendersi una luce, e la vita può trovare un senso e diventare dono. Un libro positivo e limpido che parla di cose che accadono tutti i giorni in tante «Stazioni Termini» di tutto il mondo.
Nuovi orizzonti: una dimensione di vita diversa, che passa per la decisione di dedicare la propria esistenza agli altri, agli ultimi. Con spontaneità la giovane autrice ci racconta come il suo folle progetto è divenuto realtà, superando problemi di ogni genere. Una storia attuale, che sorprende per la normalità con cui è vissuta una scelta che a qualcuno potrebbe suonare come una rinuncia, e che costituisce l'ideale completamento di Stazione Termini, il libro che ha fatto conoscere l'autrice al grande pubblico.
Nuovi orizzonti: una dimensione di vita diversa, che passa per la decisione di dedicare la propria esistenza agli altri, agli ultimi. Con spontaneità la giovane autrice ci racconta come il suo folle progetto è divenuto realtà, superando problemi di ogni genere. Una storia attuale, che sorprende per la normalità con cui è vissuta una scelta che a qualcuno potrebbe suonare come una rinuncia, e che costituisce l'ideale completamento di Stazione Termini, il libro che ha fatto conoscere l'autrice al grande pubblico.
"Guardando Ernesto Oliviero pregare ebbi l'impressione di vedere un'anima accovacciata ai piedi di Dio e mi venne spontaneo associarlo al ritratto che fece Chesterton i san Francesco: un innamorato di Dio. Mi sono detto: san Francesco è stato veramente un innamorato di Dio e se Ernesto me l'ha ricordato, perchè non seguire le varie fasi della vita di san Francesco per scrivere le fasi dell'innamoramento di Dio vissuto da Ernesto?" (A. Comastri) "Mi vengono in mente le parole di Norberto Bobbio, illustre uomo di pensiero, nostro comune amico, che scrive di Ernesto queste considerazioni che faccio mie: Ernesto è il più alto esempio che io abbia avuto di fronte a me, nella lunga vita, di uomo dedito alla carità attiva, che non si arresta di fronte alla sofferenza, non predica che bisogna fare il bene, ma lo fa in ogni momento dlla sua azione quotidiana." (M. D'Alema)