
Fede, Tradizione, Religioni, quarto e ultimo volume del Trattato di Teologia fondamentale in contesto scientifico, esamina la teologia della fede, la trasmissione della rivelazione nella storia e la teologia delle religioni. Il volume esamina le forme assunte oggi dalla fede e dalla non credenza, in particolare l'influsso della scienza sull'accoglienza del cristianesimo. Centrata sul ruolo dello Spirito Santo, nella tradizione si sottolinea l'ampiezza del soggetto e il compito dei fedeli laici. In modo innovativo, il volume suggerisce di sviluppare una teologia delle religioni che includa le istanze veritative della filosofia e delle scienze.
Il Salterio delinea lo schema del dramma vissuto dal giusto, messo alla prova, e poi riscattato. L'esperienza del salmista, riletta in chiave cristiana, è profezia e anticipazione di ciò che patirà Gesù: penetrando in questa realtà di sofferenza vissuta, egli l'ha portata fino in fondo e ne ha manifestato il senso. In tal modo, diversi aspetti del mistero di Cristo sono espressi e approfonditi nei versetti dei Salmi, che egli interpreta con la sua vita e il suo messaggio, dando ad essi pieno compimento.
Il Credo Niceno-costantinopolitano - unità di base dell'insegnamento cristiano - definito e commentato dai Padri della Chiesa. Il quarto volume della collana raccoglie testi relativi al ministero dello Spirito, alla persona e ruolo dello Spirito santo nella giustificazione, salvezza e vita santa.
Come può l'azione di Dio nella storia spiegare Auschwitz o altre drammatiche esperienze dell'umanità. Una certa lettura della Bibbia ha portato a credere che la fede nel Dio della storia trovi riscontro in un suo intervento a livello fattuale, dal carattere spesso meraviglioso e stupefacente. In realtà, a leggere con attenzione tanto l'Antico quanto il Nuovo Testamento, appare chiaramente come l'azione di Dio si manifesti nella logica dell'incarnazione, quando l'essere umano collabora responsabilmente con l'intervento dello Spirito e interiorizza la dinamica della risurrezione come forza della vita divina che entra nella storia superando le diverse forme della morte.
Chiara Lubich ha attraversato buona parte del Novecento, e vissuto l'avvio del III Millennio, cogliendo i tratti distintivi di un cambiamento d'epoca ed intercettando con il suo messaggio centrato sull'unità le principali questioni che riguardano l'assetto e la direzione di marcia dell'era contemporanea. Per questo, una più matura comprensione della sua esperienza storica e del suo pensiero consentono oggi di rintracciare significative consonanze con altri protagonisti dell'epoca contemporanea, che spesso non si sono mai incontrati tra loro, ma dialogando per così dire a distanza, hanno aperto nuove prospettive e proposto nuovi sguardi per la vita personale e collettiva dell'umanità.
Da dove viene l'anima di ciascuno di noi? Questo enigma è al centro del De anima et eius origine, un'opera di Agostino ingiustamente trascurata e qui riproposta in una nuova traduzione annotata. L'opera in quattro libri fu composta tra il 419 e il 420, in risposta alle critiche di un giovane cattolico ex rogatista di nome Vincenzo Vittore. Agostino (354-430) espone le proprie convinzioni mature intorno all'anima umana coniugando sapientemente argomentazione razionale ed esegesi scritturistica, da un lato rivendica la propria certezza sulla natura incorporea dell'anima creata da Dio, dall'altro sottolinea come sia necessario sospendere prudentemente il giudizio sulla questione, secondaria ai fini della salvezza, della sua origine.
Pier Damiani è il più prolifico ed elegante scrittore dell'XI secolo. Nelle sue lettere, qui tradotte per la prima volta integralmente in italiano, affronta i temi più scottanti della sua epoca, in un momento di grandi rivolgimenti politici, economici, sociali e religiosi, mentre i tempi nuovi della civiltà Occidentale si affacciano con prepotenza. Nutrito di cultura letteraria e patristica eccezionale per il suo tempo, in questo gruppo di lettere affronta problemi teologici (l'onnipotenza di Dio), esegetici, di riforma monastica ed ecclesiale e di direzione spirituale (di rilievo le lettere alla imperatrice Agnese).
Le persone non nascono tutte uguali. E' una grande verità che scoprii a quattro anni. E fu la mia prima, e ultima, amara delusione. A pronunciare queste parole e Midoriya, il protagonista del manga My Hero Academia, un ragazzo che, nonostante la sventura di essere nato senza alcun potere in un mondo di supereroi, diventa il più grande Hero di tutti i tempi. La vicenda di Midoriya, come quella di altri personaggi raccontati in questo libro, ci immerge nel mondo degli adolescenti per aiutarci a comprenderne le crisi e le trasformazioni. Rileggendo in chiave psicanalitica i manga e le serie TV più popolari tra i giovani, Alberto Rossetti delinea i processi attraverso cui si formano le identità delle nuove generazioni e ci racconta il modo in cui i prodotti culturali sanno elaborare temi cruciali per l'adolescenza come la diversità, il sesso, l'amicizia e l'ambiente.
Il volume contiene le lettere di san Francesco di Sales degli anni 1605-1610; queste lettere nell'edizione di Annecy sono pubblicate nei volumi XIII, XIV e XXI. Nell’epistolario salesiano per un verso ritroviamo rispecchiata la poliedrica e versatile personalità del santo, in un umanità sempre più impregnata del beneplacito divino. Per altro verso, ci affacciamo su una balconata speciale da cui guardare molti avvenimenti che hanno caratterizzato in quegli anni la storia franco-savoiarda: una straordinaria testimonianza culturale dell’epoca. La caratteristica spesso informale dell’epistolario salesiano, che talvolta indugia anche ne toni familiari, getta una luce vivida sia sull'uomo e sul pastore sia sui fatti e sulle persone cui si rivolge. Sintetico e valido il giudizio degli editori nel 1623: "Il lettore abbraccia in una sola vista i principali avvenimenti dell'epoca, gli affari più gravi che l’agitano, viene a contatto con la stessa società e penetra fin nel segreto delle coscienze. Ma soprattutto ritrova san Francesco di Sales intero e vivente".
Una mappa per orientarsi tra le grandi idee economiche di oggi e di ieri. Le coordinate sono quelle dell'Economia Civile, che oggi è diventata una prospettiva di studio sull'economia a partire da parole chiave come reciprocità, fraternità e pubblica felicità.

